mercoledì 24 novembre 2010

GROW UP

Ok, ho capito che mi posso fare da parte.
Più chiaro di così il messaggio non poteva arrivarmi, ma va bene, sottoscrivo senza alcun problema perché sembra incredibile detto da me, ma non mi sto ripetendo il solito: "Ah, ma chi se ne frega!!" che vuol sottintendere "Me ne frega eccome..."...è che proprio non ce la faccio a mettermi qui a fabbricarmi una tonnellata e mezza di paranoie.
Quando ho detto alla Ele che ero stanca di farmi le seghe mentali, perché se nella vita arrivi a toccare il fondo mille volte vuol dire che di pare te ne sei fatte a non finire, ero sincera e non ho cambiato idea. Quella parte di me che sotto sotto sperava in una risposta diversa, e che si immaginava un riavvicinamento (lento, graduale, ma almeno possibile) ha sanguinato un po' ma va bene così, perché come insegna Krishnananda non ha senso rinnegare il nostro bambino emotivo. Fa parte di noi, e possiamo guarirlo solo se cerchiamo di capirlo, e allora capisco che anche se dicevo "Hey, non mi aspetto niente" qualcosa in realtà la volevo, e se non averla ottenuta non mi sta bene è un problema solo mio.
Ma sono contenta di constatare che questa "fase" ha avuto vita breve.
Ho pensato "Pazienza, me ne farò una ragione" perché si sopravvive a queste cose. Ho pensato che va bene così perché quando ho detto di essere stanca di farmi le seghe mentali ero sincera con la mia interlocutrice, ma soprattutto con me stessa. 
A Lennie avrei avuto ancora una montagna di cose da dire...che ha avuto ragione di pensare che un giorno avrei potuto "buttare" qualunque cosa che poteva ricordarmi un'amicizia finita, perché per come ero una volta avrei reagito così, ma che adesso è diverso, e non c'è niente che butterei via a prescindere da come sono andate le cose. Al contrario, tutto quello che riesco a pensare è che sono fortunata ad avere così tanti bei ricordi perché c'è chi non ne ha e non ne ha mai avuti, o chi come me fino a un po' di tempo fa, si guardava alle spalle solo per recriminare, colpevolizzarsi o notare le mancanze. E vorrei anche dirle che non l'ho messa su un piedistallo quando non se lo meritava (e in ogni caso quello che io penso di lei non conta un cazzo. NON DEVE contare un cazzo) ma che quelle buone qualità le aveva tutte, solo che io a volte le vedevo e a volte no, ma non significa che non ci fossero, o che avessi un'opinione esagerata di lei. Del resto, sotto le nuvole il sole splende anche se non lo vediamo.
E poi, e poi...altro, ma così lo scambio di posta non avrebbe più fine, e troverei il modo di diventare pressante, e dopotutto quello che dovevamo dirci ce lo siamo dette con sincerità, allora fine della storia.
Ieri ho detto che quando amiamo davvero qualcuno ci importa solo della sua felicità, e la sofferenza che proviamo per la sua mancanza se non fa più parte della nostra vita (o il senso di colpa per il pensiero di essere stati la causa di una rottura...i famosi "Se non avessi detto, se allora avessi fatto..."...) può passare in secondo piano.
E allora che passi in secondo piano.
Che crescere non sia facile lo sapevo, l'importante è non dimenticarmi che è possibile.

Nessun commento:

Posta un commento

Siamo in un blog libero, dì un po' quello che te pare!