giovedì 17 febbraio 2011

FORSE

Ho avuto paura di scrivere negli ultimi giorni.
Paura di accendere il pc, di affrontare qualunque cosa, fosse un blog, un'email o un social network.
Ho avuto paura di scrivere, di leggere, di mangiare, di dormire, di ascoltare musica, di fare tutto quello che facevo fino a una settimana fa e non so come sono finita dentro questo gorgo.
Ho paura del mio corpo, di ogni sua più piccola reazione nonostante l'esame dei miei fluidi interni dica che sono sana come un pesce. Il dolore o le sensazioni anomale si spostano da una parte all'altra del corpo a seconda del male che decido di avere, se penso che resterò paralizzata o che mi sta venendo il tumore. LE SENTO quelle sensazioni come se fossero vere e tutto il resto lentamente sparisce.
Le giornate si consumano in fretta perché dormo troppo, perché la mattina non ho il coraggio di alzarmi dal letto; non riesco più a vedere e sentire le persone che amo, e il mondo diventa caotico, troppo grande, inaffrontabile. Giro per le strade in cerca di sollievo ma singhiozzando, e non mi interessa niente di quello che possono pensare le persone che mi vedono perché io non vedo loro, e cammino e sono così tesa che la sera le gambe mi fanno male come se avessi corso una maratona. Poi mi sembra che gli occhi si siano indeboliti, mi sembra di non riuscire a mettere a fuoco le scritte o gli oggetti troppo lontani e allora il dolore alle gambe sparisce come per miracolo ma si trasforma in fastidio agli occhi. È sempre lì, cambia soltanto posizione, e la parte di me che non riesce ad accettare che sia lei stessa la causa di ogni fastidio mi domina, mi impedisce di vivere.
Ma almeno in questo momento l'ho fregata: sto scrivendo questo post, e lo voglio appuntare nella lista dei passi avanti.
Forse posso ancora tornare alla normalità...

lunedì 7 febbraio 2011

SONO IO

"Cara Valentina,
tu sei riuscita a risalire sulla barca rovesciata dalla forza del mare." 

domenica 6 febbraio 2011

NON CHIEDERE

Se sai che le mie sensazioni sono ridicole in quanto inesistenti, NON CHIEDERMI COME STO, per favore!! 

Oggi mi sento la faccia che si sta addormentando.
Sento la pelle sotto al mento e intorno alle labbra che tira, e a niente vale il continuare a punzecchiarmi per verificare che SENTO DOLORE, e quindi non sto perdendo la sensibilità.
È TUTTO NELLA MIA TESTA...ah, grazie al cazzo, non lo sapevo proprio!
Non riesco più a vivere, non riesco più a fare niente, penso solo ad andare a caccia di quello che ho che non va, e che sta nuotando da qualche parte dentro di me, per prenderlo e distruggerlo per sempre.
Muori, BRUTTA TROIA DI UN'IPOCONDRIACA, muori muori MUORI e lasciami in pace!!!
Muori BASTARDA, visto che hai così tanta paura di vivere, impiccati, datti fuoco basta che te ne vai una volta per tutte!!!!!!

martedì 1 febbraio 2011

GENIO DELL'AUTODIAGNOSI

*Avere come medico di base UN GERIATRA significa stare un'ora in una sala d'aspetto gremita di vecchi che scatarrano di continuo nello stesso fazzoletto e in sessanta minuti ti fanno un'anamesi completa di tutto il loro albero genealogico, nonché la lista dettagliata dei farmaci che prendono ogni giorno con nomi, composizione, posologia. Sono dei ricettari ambulanti, col rispetto parlando.
Se avessi i coglioni avrei trascorso tutto il tempo a strizzarmeli, invece ho letto un libro di Roberto Re sghignazzandomela da sola.

*Vale (*I'm Amazing-I'm Batman! Mode: ON* post camminata di mezzora al freddo con Muse a manetta) "'Sera Doc, si ricorda di me?"
Doc: "No"
Vale: "Frigo Valentina..."
Doc (smanetta a pc *tiptoptatiptop*): "L'ultima volta che è venuta da me era il 2004, quindi non si offenderà se non mi ricordo di lei..."
Vale: "2004? VERAMENTE? o___o ...comunque no, si figuri se mi offendo, ci mancherebbe!"
Doc (smanetta ancora): "Hmm...lei è stata al pronto soccorso di recente?"
Vale: "Veramente no..."
Doc: "Ha chiamato la guardia medica?"
Vale: "Ah sì, ho fatto un chiamino sabato"
Doc: "Come mai?"
Vale (assume espressione u_u): "Mi è caduto un paletto di alluminio sulla testa e volevo capire se dovevo andare a farmi controllare..." (cit. da chiamata alla Guardia Medica -NEL PANICO-: "Pensa che dovrei fare una TAC?!?!!?!?!")
Doc (qualche secondo di compatimento): "Beh ma un paletto di alluminio è leggero..."
Vale (enfatizza espressione u___u): "Ma sì, infatti, è che mi è caduto proprio giù dritto sopra la testa e volevo solo sapere come comportarmi" (cit. Vale post bottarella in testa: "ODDEA, È UN TRAUMA CRANICO!!! ORA MI VIENE UN EMATOMA SUBDURALE!!!! RISCHIO LA MORTE AIFHAòNFAòBAF ODDEI!!!!)
Doc: "In assenza di sintomi come vertigini, vomito... (elenca sintomi che conosco per filo e per segno dato che ormai sono un fottuto manuale diagnostico di qualunque cosa) può stare tranquilla"
Vale (u__u): "Sì infatti, quando ho visto che stavo bene non mi sono allarmata" (trad. = Ho trascorso tutto il fine settimana a sentire i sintomi di un trauma cranico quando in realtà avevo la cervicale infiammata per la tensione nervosa. Ma sono un fottuto GENIO dell'AUTODIAGNOSI, Doc!).
*GENIO DELL'AUTODIAGNOSI MODE: ON*
*Immagino che per la gente normale fare gli esami del sangue sia routine ma per me, A-Normal Girl, sono stati uno scoglio contro cui ho sbattuto la testa per anni senza riuscire a superarlo, così adesso che ho fatto l'impegnativa per esami del sangue completi, esami delle urine e già che c'ero un'ecografia mammaria (ma sì, in fondo pago già per farmi esplorare la passera, che sarà mai pagare ANCHE per farmi pastrugnare le pocce????!) mi sento un'altra persona. 
No, davvero, sono orgogliosa di me.
Me ne sbatto se lo dico in giro e la gente ride. Rido anch'io...rido perché sono contenta, rido perché ho fatto da sola una cosa che avevo paura di fare, tiè!!! e perché ogni passo avanti va festeggiato.

Non vedo l'ora che sia lunedì per parlare con la Psic.
Mi sembra di star riprendendo il controllo della mia vita, e vorrei tanto che durasse possibilmente per sempre, non finché avrò un altro sbalzo ormonale, o all'ipocondriaca che vive in me tirerà di nuovo il culo...