venerdì 23 marzo 2012

VECCHIA PUZZETTA, QUANTO TEMPO È PASSATO! (edizione 2012)

Cerco di essere spiritosa ma non ci riesco, vorrei solo far finta che questo sia un giorno come un altro (e non certo un giorno da glorificare).
L'unico giorno che glorificherò sarà quello in cui mi sentirò un vero essere umano.
Eniuei...

THE SLEEPING VALE dopo il trauma della nascita il 23-03-1979

...chi me l'ha fatto fare di nascere...

and THE AWAKE VALE il 23-03-2012
(la foto non è artistica, è sfumata di proposito perché non mi si veda)

(però devo ammettere che il primo dei miei due menti
è proprio sexy...)

giovedì 22 marzo 2012

UMS È DIVENTATO UN LIBRO VERO...almeno per me!

È solo una versione autoprodotta (farcita di bestemmie in fase di caricamento file sull'apposito sito + altre di post produzione perché mi sono dimenticata di mettere l'indice dei capitoli alla fine, CAZZO DI BUDDHA!!!) però mi emoziona vederla così come se fosse un libro vero...ah, le mie Cotante Ciuffole crescono *proud mode on*
Adesso aspetto le due copie in formato A4 da mandare alle case editrici che ho scelto, e poi posso dimenticarmi anche di questa storia e andare avanti.
Show must go on...

PS: era dal 2010 che l'Uomo Con La Pipa aka Christopher Anthony Wolstenholme mi turbava col suo pippare così sexy (ho un UP di FOTOLOG che lo prova), ora l'idea di far leggere in giro una cosa nata da una mia ossessione mi fa un effetto così strano che non so come descriverlo (è una cosa tipo AJHFJAKFAKLGHAJ...o giù di lì)...

martedì 20 marzo 2012

MOMENTI DI INUTILITÀ

"Cosa mangi?" "Eh, la crusca..." "La crusca? E com'è?"
"Hmmm,  fa CAGARE!" (cit. James Tont)
Sto avendo un momento di inutilità totale.

Il momento di inutilità totale (che fa un po'"minuti dell'odio" orwelliani) è preceduto dalla sensazione di assoluto scoramento che si prova guardando due borse piene di spesa e pensando che c'è da mettere via tutto e fare altre mille cose prima di cena, ma ha il suo pieno sviluppo quando ci si ritrova col culo sulla sedia, si sospira e si pensa "Ok, c'è qualcosa che non va nella mia vita".

Momento topico della giornata:
ho capito di avere qualche problema quando ho valutato seriamente la possibilità di acquistare un libro improntato sullo sfruttamento positivo del periodo mestruale (e non sono neanche in premestruo!!!!). Alla fine poi ho comprato delle gomme da masticare biodegradabili che dopo due minuti sanno di gomito (per quanto ciucciare un gomito e non degli zuccheri artificiali mi faccia sentire in pace con me stessa).

A PROPOSITO DI FUFFA...
Domani mattina mi arrivano altri tre libri.
È una compulsione, non c'è niente da fare.

domenica 18 marzo 2012

IL TÈ NEL DESERTO

"Lasciò vagare lo sguardo sull'esterna desolazione spazzata dal vento. La luna nuova era ora scivolata dietro l'orlo tagliente della terra. Lì nel deserto, ancor più che in mare, aveva l'impressione d'essere sulla cima di una grande tavola, e l'orizzonte le appariva come l'orlo dello spazio. Immaginava un pianeta a forma di cubo sospeso al di sopra della terra, tra questa e la luna, sul quale fossero stati trasportati non si sa come. La luce sarebbe stata dura e irreale proprio come nel Sahara, l'aria altrettanto secca e rigida, ai contorni di paesaggio sarebbero mancate le riposanti curve terrestri proprio come avveniva in tutta quella vasta regione. E il silenzio, proprio dell'ultimo grado, avrebbe lasciato posto soltanto al fruscio dell'aria. Toccò il vetro del finestrino: era di ghiaccio."

"Secondo la logica, una dichiarazione del genere non avrebbe dovuto rassicurarla, eppure il fatto ch'egli fosse d'accordo con lei le riusciva di grande conforto. Tuttavia,  l'altro continuò: "L'errore che lei commette è d'avere paura. Quello è il grande sbaglio. I segni ci vengono dati per il nostro bene, non a nostro danno. Ma, avendo paura, lei si confonde nel leggerli, e fa cose sbagliate quando avrebbe dovuto farne di giuste.""

"Poi si alzò, infilò il soprabito, prese il burnus che Tunner le aveva lasciato e, senza voltarsi, uscì. Chiuse a chiave dietro di sé e mise la chiave nella borsetta. Al portale, la guardia fece l'atto di fermarla. Lei gli augurò la buonasera e passò oltre, spedita. Subito dopo sentì l'uomo, da una stanza interna, gridare qualcosa a un altro. Respirò di sollievo e proseguì, scendendo verso l'abitato. Il sole era scomparso; la terra era come un singolo tizzone ardente che, solo sul focolare, si raffreddi rapidamente, diventando nero. Un tamburo batteva nell'oasi. Più tardi, probabilmente, vi sarebbero state danze nei giardini: la stagione delle feste era cominciata. A passi rapidi lei scese la collina e andrò dritta al negozio di Daoud Zozeph, senza guardarsi intorno nemmeno una volta."


Paul Bowles

mercoledì 14 marzo 2012

CIABATTE E ALTRE MERAVIGLIE

Non posto da una vita, lo so.
Domani posto roba.
Anzi robbbba.
Posto robbba.
Non che abbia chissà cosa da dire, a parte che causa raffreddore ho finito giusto oggi di sgracchiare nei fazzoletti e soffiarmi il naso di continuo, e ho iniziato l'editing per la mia adorata psico e sto procedendo con la velocità della mia R4 il giorno prima di portarla dallo sfasciacarrozze e ho la testa PIENA e dico PIENA e riscrivo PIENA di idee ma non ho tempo di buttarle giù.
Ok, credo di averlo già scritto ma mi ripeto volentieri: non sottovalutate MAI la mia capacità di imbastire post anche lunghi parlando di cazzate.
Mai.
Never.

Domani forse scrivo un post decente, intanto ecco una foto delle mie nuove ciabatte:

lunedì 5 marzo 2012

L'AGGIORNAMENTO CHE NON MI POTEVO RISPARMIARE

Cosa c'è di meglio che iniziare una nuova settimana scartavetrandosi la gola infiammata con un bicchiere di succo di limone buttato giù a scool?
A parte pulirsi il culo con le ortiche credo nient'altro.
Va bene, so che sto facendo la lagna insopportabile per un po' di raffreddore ma non sono abituata ad ammalarmi, e così quelle due volte l'anno che succede sento il dovere morale di informare il mondo intero del mio disagio, di quanti fazzoletti ho usato, di che palle sia avere gli occhi che lacrimano tanto da non poter neanche leggere. Stanotte poi è stata una cosa stranissima, credo di aver trascorso sei ore ad appisolarmi e a svegliarmi per tossire e soffiarmi il naso a ripetizione eppure stamattina alle otto meno un quarto ero in piedi e abbastanza in me da fare colazione e poi andare al supermercato, dove ho sudato sette camicie, quattro paia di mutande e cinque canottiere per prendere tre cose e farmi il conto con la pistolina per i codici a barre che era messa peggio di me, faceva le magie e mi duplicava le buste di minestrone, e la cassiera di supporto che mi guardava con amore materno perché con 'sti occhi acquosi sembro il gatto con gli stivali di Shrek.
Lo so, la mia vita è talmente eccitante e invidiabile che a volte mi chiedo perché mi lamento.
Che in verità non mi sto lamentando, ufficialmente non mi lamento più da almeno un anno, faccio soltanto qualche appunto, e basta, sono esausta per il tanto tossire e spero di recuperare le energie per andare a Bologna dopodomani.
Ciao.