venerdì 26 ottobre 2012

ALLELUIA

Oggi proprio una giornata del cazzo, ma diamo pure la colpa agli ormoni che tanto ci sono abituati e non si offendono.
È che divento ipersensibile, e dopo che sono stata dalla nonna che mi ha parlato del nonno mi ritrovo dentro la macchina parcheggiata con la testa schiacciata sul volante a piangere e smocciolare.
Ma non importa, domani vado a Bassano e come prima cosa mi fiondo al Pick Up, che ho tutta la discografia dei White Stripes da recuperare (certo, un po' alla volta...) e gli Interpol da provare. Poi vedo l'Anita e la stresso un po' con la mia nuova ossessione musicale, e per finire ci scappa un aperitivo per festeggiare la messa in vendita di "UNDER MY SKIN - Appena sotto la pelle" su Amazon.
Non ho idea di quale sia il criterio di classificazione nel sito, però mi sono piazzata così bene già da subito che non so, qualche minuto di Conga ci starebbe anche.

CLASSIFICA GENERALE "NOVITÀ": 92° posto su 100
CLASSIFICA IN "FAMIGLIA E RELAZIONI": 4° posto
CLASSIFICA IN "FAMIGLIA E RELAZIONI sez. "LIBRI" (non ho capito che cacchio di classifica sia comunque questi sono i dati): 16° posto
CLASSIFICA "ROMANZI ROSA": 41° posto (sono salita dal 45° di oggi)

Sospetto di aver soltanto usato bene i tag questa volta, le storie d'ammmore checché se ne dica continuano ad attirare una buona fetta di lettrici (non sono tutte anormali come me, che mentre si facevano i preparativi per le nozze leggevo il "Dizionario dei serial killer", peraltro ricevuto in dono (APPREZZATISSIMO!) a San Valentino), ad ogni modo evviva, mi faccio un po' di coraggio, e penso anche al fatto che con la possibilità di ricevere un estratto aggratis del libro per valutare se acquistarlo o meno, chi alla fine l'ha preso deve avere apprezzato almeno un po'.
Va bene, sono tronfia di me e lo ametto.
Lo zio Tony (Anthony Robbins) sarebbe orgoglioso di me: ho agito dopo anni di letargo.
Alleluia.

Alleluia.

Alleluia.


NB: «No struggle no stories»

martedì 23 ottobre 2012

COME ON SHAKE YOUR BODY BABY DO THE CONGA

Sono le 23.52 e devo usarmi violenza per cacciarmi sotto la doccia e a dormire.
Che poi mi chiedo, che ci vado a fare a letto visto che ultimamente le mie notti sono popolate da sogni dimmerda?? Non posso fare mattina e basta??!
Mi domando anche perché non posso vivere secondo uno dei precetti di Osho che tanto mi piacciono, e che si può riassumere in: FAI SOLO QUELLO CHE TI PIACE.
Ma dubito che Osho avesse un bucato da fare e una casa da pulire e due ovaie che gli davano il tormento. Mangio come uno squalo e vivo come un bradipo (ma faccio anche zumba, eh!), e sono sempre convinta che un giorno cambierò il mondo con le mie opere, solo mi chiedo chi le scriverà dato che io non ne ho il tempo per i sopraccitati motivi (dormo 12 ore al giorno e mangio →cose incredibili come panini integrali con humus di ceci e salsa alle zucchine a colazione).

Ho voglia di fare, davvero, ma sono attiva solo di notte quando dovrei dormire, di giorno non se ne parla.
Ho da fare il cambio di stagione, e domani ho promesso di andare a trovare mia nonna e poi ho dei capelli veramente indecenti, non mi posso neanche guardare.

Va bene, mi uso violenza e almeno vado a fare la doccia, poi decido per il resto.

PS: nel caso qualcuno si fosse perso i miei aggiornamenti sui vari social network o non avesse sentito questa cosa direttamente da me (poiché sto scassando infinitamente la minchia a tutti COM'È NEL MIO STILE) ci tenevo a farvi sapere che Jack White mi ha fottuto il cervello  Image and video hosting by TinyPic

sabato 13 ottobre 2012

DEUS IRAE

«Strano, pensò. Ci preoccupiamo solo della nostra piccola città; una vittoria esterna, nel resto del mondo, da parte del Dio dell'Ira non ci turba -ci limitiamo a curare il nostro giardinetto. Ecco come ci ha ridotto la guerra, considerò. I nostri orizzonti sono affondati; la nostra visione del mondo si è rattrappita. Siamo come delle vecchie, che grattano nella polvere con gli artigli reumatici. Che raschiano lo stesso ridotto perimetro di caccia di nutrimento. Eccomi qui, allo scoperto, impaurito; voglio tornare a Charlottesville, ed è probabile che l'inc si senta come me. Siamo stranieri che viaggiano per il mondo, infelici e stanchi, presi dal desiderio di tornare alla loro terra.
 Una immagine femminile gli si avvicinò, a piedi nudi sul suolo desolato, le braccia protese.
 L'estensione del Grande C.»

Philip K. Dick, Roger Zelazny

mercoledì 3 ottobre 2012

VOLGARISSIME SCUSE

Otto anni fa ho scritto un romanzo di 120 pagine che ha per protagonista una ragazza di nome Camilla, detta Ginger per il colore dei capelli, che suona la chitarra e canta in un gruppo con altre tre amiche (e lo trovo un fatto curioso dato che ancora non mi piaceva nessun gruppo, ascoltavo solo musica pop di merda da quattro soldi e una stagione appena).
Non so esattamente perché mi è successo, ma ho aperto una scatola per cercare una vecchia busta di ritagli di giornale e invece mi è capitato in mano questo malloppo, che avevo scordato e che adesso mi fa una gran tenerezza.
Otto anni sembrano una vita, e 120 pagine sono state una sberla emotiva che mi serviva proprio, giacché in questi giorni non faccio che piangermi addosso e pensare che ho perso la voglia di scrivere che avevo una volta (e che ho mal di pancia tutti i giorni) e che forse non la recupererò più.
Ma non è mica la prima volta che lo dico, credo di avere ancora una tonnellata di diari che provano quante altre volte ho giurato che avrei mollato, che mi sarei dedicata a fare qualunque altra cosa che non fosse scrivere perché tanto non ero capace di farlo, scrivevo schifezze, tutti erano più bravi di me, non aveva senso provare, tanto l'editoria è una merda e vanno avanti solo i paraculati e via di seguito. Sono tutte volgarissime scuse per non tentare, volgarissime scuse per rimandare, per non affrontare la paura di fallire, che poi il concetto di "fallimento" non esiste, al massimo si ottiene un risultato diverso da quello che si era sperato ma non si fallisce.
Lo dico sempre a tutti, incoraggio chiunque mi parli dei suoi progetti futuri e relativi tentennamenti...vai, buttati, devi provare, non hai niente da perdere...perché non sono capace di seguire i consigli che tanto generosamente dispenso al prossimo??!

MA GLI ANDROIDI SOGNANO PECORE ELETTRICHE?

«Silenzio. Riverberava come un bagliore dalle pareti e dai pannelli di legno; lo percuoteva con una tremenda energia assoluta, come venisse generato da un'immensa turbina. Saliva dal pavimento, dalla consunta moquette grigia. Si sprigionava dagli elettrodomestici rotti o semiguasti della cucina, macchine morte che non avevano mai funzionato da quando Isidore era andato ad abitare in quella casa. Stillava dall'inutile lampadario in salotto e andava a mischiarsi a sé stesso, ad altro silenzio, che calava dal soffitto macchiato di mosche. Riusciva in effetti a emergere da qualsiasi oggetto vi fosse nel campo visivo di Isidore, come se il silenzio volesse sostituirsi a ogni cosa tangibile. Quindi assaliva non solo le orecchie, ma anche gli occhi; in piedi davanti al televisore inerte, Isidore percepì il silenzio visibile e, a modo suo, vivo. Vivo! Ne aveva spesso avvertito l'austero avvicinarsi in precedenza; quando arrivava gli esplodeva in casa senza alcun rispetto, evidentemente incapace di attendere. Il silenzio del mondo non riusciva a tenere a freno la propria avidità. Non poteva aspettare ancora. Non quando aveva già virtualmente vinto.»

Philip K. Dick

martedì 2 ottobre 2012

I Muse fanno male alla mia vita emozionale

Sapevo che sarebbe finita così, in un modo emotivamente devastante, ma saperlo in anticipo non mi sta rendendo il momento più sopportabile.
Adesso sto qui da sola, come una demente, pensando di cagionarmi del dolore fisico per non patire più quello che mi causano i chakra mentre si sfaldano uno dopo l'altro.
Chris, mi fai male dentro!

Seriamente...
Questa cosa mi fa male dentro. 
Chris mi fa male dentro. 
La sua voce mi fa male dentro. 
Posso andare a tirargli una testata per ricambiare un po' di tutto questo dolore??????!!!!! O devo soffrire soltanto io???!!

Seriamente (stavolta per davvero)...
l'album in generale mi fa la cacca molla, anche se l'ho sentito solo due volte ed è presto per dare un giudizio definitivo.
Supremacy è figa e mi piace tantissimo. Madness non riesco ad ascoltarla (la skippo ogni volta dopo il primo minuto) e per quanto mi riguarda Matt se la può pure attaccare al pisello. Panic station è ridicola, mi sembra una canzone dei Backstreet Boys (è il «1,2,3,4,5 fire's in your eyes» che proprio non mi va giù. Oh, sarà un limite mio, che vi devo dire?!).
Survival per me è decisamente un gran bel pezzo. Ai primi tre ascolti l'ho detestata, devo ammetterlo, il coretto alpino mi lasciava alquanto perplessa ma poi ho imparato ad apprezzarla. E comunque la detestavo perché ancora non avevo sentito Madness (babba bia).
Follow me sembra la sorella migliorata di «The never ending story» del 1984. Porteranno anche un fortunadrago al concerto?!
Animals è tanto carina, Explorer e Big freeze devo ancora inquadrarle per bene. Unsustainable per conto mio poteva anche non esserci, Isolated system non lo so, per ora non mi dice niente, mi sembra tanto Children di Robert Miles però più moscia.
Di Save me e Liquid state non riesco a parlare, per me è puro dolore, e non ho nemmeno un mezzo biglietto per andare a sentirla live. Certo, quando c'è stata la corsa ai biglietti (che comunque avevo buone probabilità di perdere) non mi sono sbattuta, allora l'unica mia priorità era arrivare alla fine della giornata in piedi -cosa che non era affatto scontata- e adesso un po' mi dispiace, ma me ne farò una ragione. E forse è anche meglio così, la situazione è già uno sconquasso di suo, un live non so se lo posso reggere.
E questo è quanto.
...e al posto dei cd c'erano
dei cartoni di latte. Okay.
Stanotte ho avuto gli incubi. Ho sognato che ero a scuola e che al pianterreno c'era un supermercato, così a ricreazione ci facevo un salto dentro per fare un po' di spesa e comprare The 2nd Law, solo che prima prendevo dell'altro e volevo pagare quello ma alla cassa c'era una fila infinita, e quando finalmente è arrivato il mio turno la cassiera se n'è andata perché un collega doveva darle il cambio, e questo nuovo cassiere faceva il conto a tutti tranne che a me. Protestando sono arrivata a farmi fare il conto, finalmente, ma quando ho mostrato al cassiere antipatico una banconota da cinquanta euro lui mi ha detto che doveva andare in cassa centrale a recuperare degli spiccioli perché non aveva da darmi il resto.
A quel punto ho pensato "VAFFANCULO LA SPESA", ho mollato tutto lì dove stava e sono corsa al reparto musica, che avevo già visto all'ingresso, per prendere il cd. Solo che una volta arrivata a destinazione al posto dei cd c'era una parete piena di cartoni di latte di ogni tipo (Da faq????!!!) allora tutta mogia mogia e rassegnata ho iniziato a girare per il supermercato in cerca dei cd, e mi sono ritrovata a passeggiare per un piccolo paese pieno di casette e parchi giochi. E io lì come una cogliona che camminavo e intanto pensavo "Be', prima o poi il reparto musica salterà fuori no???".
Morale del sogno: i Muse danneggiano la mia vita emozionale.

lunedì 1 ottobre 2012

PERIODI

Domani è il grande giorno.

Volevo scrivere un degno post per festeggiare questo evento ma mi vengono in mente soltanto lamentele patetiche da depressione premestruale, quindi passo la mano.

Comunque domani rimane il grande giorno, e io sono quasi emozionata.