martedì 18 febbraio 2014

NON RINNEGO NIENTE

Quest'ultimo post era nelle bozze da un sacco di tempo e non sapevo proprio che farne, se pubblicarlo o cancellarlo come ho fatto con tutti i post precedenti sull'argomento Lennie, ma oggi mi andava di pubblicarlo e mica perché mi freghi qualcosa se Sua Maestà lo legge o meno ma solo perché questo è il mio blog e ci scrivo quello che mi pare.
Ogni tanto ci ricado, nel vizio di chiedermi se una cosa va bene o non va bene per la pubblicazione, come se ci fosse una commissione schierata in parata che si legge ogni riga e mi dà un voto con la paletta.
In fondo anche questo, e le mie debolezze e la mia rabbia fanno parte di me, perché dovrei rinnegarle?

GUESS WHAT...

Questa è per la mia "no longer best friend".
Il 26 giugno del 2013 scrivevo una mail ad un'altra persona (con il mio inglese maccheronico -terribile) discutendo con lei di rapporti interpersonali soffocanti, di errori che avrei voluto non commettere più e cose del genere.


«Do I told you about my last bestfriend, who is no longer my bestfriend?
We've known each other on the net, six years ago. One day she took a train and travelled at least 3 hours to come to see me, and when I saw her get off the train I've been sure that I would have loved her for the rest of my life, like a sister or better like a part of my soul.
From that day, I've started to do my best for her...to do EVERYTHING to be loved.
I wrote emails, and poems and short and long stories for her. 
I can't remember how many presents I've bought for her...big present, small presents...everything that she could like.
There have been just another bestfriend in my life, a girl I would have died for, and we've been best friends for five years, but one day she found a boyfriend and everything went wrong. I've started to be jealous, and to be aggressive because of jealousy, to make her unhappy till she has got away from me. I've never seen her again, but I've spent seven years thinking about that girl and our friendship, and when I meet my last bestfriend I didn't wanted to make the same mistakes I made before, but...guess what I did.
I thought I would have never lived without her, and you can't imagine the pain I've felt when she started to feel the pressure and so she vanished.
I don't know how many times we've quarreled in the past six years, and how many nights I've spent thinking of her and crying, or damning the day we've known, but the truth is that I can't expect her to do what I want. I can love someone else with all my heart, but I have to deal with the fact that this person is free not to reciprocate.»


Cara Lennie, ecco qui la considerazione che avevo di te e del nostro rapporto.
Mentre tu pensavi che ti considerassi come un cesso in cui riversare tutta la mia merda io facevo autoanalisi, tanto per cambiare, e lo facevo senza darti colpe né accusarti di niente. Ragionavo sui miei errori e sulle mie aspettative sbagliate ed esagerate.
Queste parole adesso non le scrivo con rabbia, ma come una semplice constatazione: per un po' ho pensato sinceramente di essere stata una cogliona a non ricambiare la tua cattiveria, toccando ogni tuo punto debole come hai fatto tu con me per poi voltarti le spalle e andarmene come se non avessi fatto niente di male, magari pensando che in fondo le mie parole piene di veleno non avrebbero avuto conseguenze su di te e non prendendomi la responsabilità di quello che mi era uscito dal cervello, ma adesso sono contenta di non averlo fatto.
Sono contenta e sono orgogliosa di aver ascoltato la parte migliore di me, di aver cercato di capirti nonostante tutto. Pensavo anche che fosse stupido scrivere altri post e frasi e frecciate su di te perché era pur sempre una manifestazione di un qualche interesse, che sentivo quando invece avrei voluto darti un bel calcione e in culo e andare avanti con la mia vita, ma era anche quella soltanto una fase che dovevo superare.
Ciao cara, spero che la vita ti sorrida e che riuscirai a realizzare tutti i tuoi fantastici sogni... quelli che "per scaramanzia" non hai mai voluto rivelarmi.

sabato 1 febbraio 2014

IN UNA SCALA DA 1 A 10

Lo faccio presente subito, nell'introduzione: QUESTO È UN POST FELICE, SCRITTO DA UNA DONNA FELICE.

No, non sono diventata miliardaria e no, non ho ricevuto contratti con prestigiose case editrici, non stanno per girare un film tratto da un mio romanzo e non ho cominciato a sniffare cocaina. 
Ditelo a zia
quanto vi piacciono
i post demenziali, ditelo!
Molto più semplicemente martedì scorso ho cominciato una nuova cura di ferro e a soli quattro giorni di distanza mi sento rinata... perché va bene essere un po' malinconica e avere la lacrima facile, pensavo «In fondo sono fatta così», ma sentirmi esausta nonostante dieci ore di sonno, perdere un sacco di capelli, avere sempre gli occhi impastati e le gengive sanguinanti e le gambe tese anche solo per aver fatto su e giù dalle scale una volta NO, non andava affatto bene. Di solito presto molta attenzione a quello che mangio, e a non avere carenze di nessun tipo, ma stavolta il ferro mi è sfuggito, l'ultima cura fatta risale ad agosto dell'anno scorso e poi più niente, quindi capisco perché avevo tutti i sentimenti in rivolta.
Meno male che me ne sono accorta, ero sul punto di andare dal dottore per farmi prescrivere degli antidepressivi perché non ne potevo più di stare male.
Insomma, in poche parole basta post pieni di MELODRAMMA almeno per un po' (ma io spererei per più che «un po'»), quindi ditemi, in una scala da 1 a 10 quanto siete felici al pensiero di ricominciare a leggere un monte di cazzate, eh? QUANTO???!