mercoledì 30 luglio 2014

RIGHE FAI-DA-ME

Giorno 2 di vere pulizie, PARTE 2.

... ovvero quando si aprì un varco nel mio armadio e trovai la strada per Narnia.
No, in verità è successo che ho preso in mano uno scatolone senza avere la più pallida idea di cosa ci fosse dentro, e appena l'ho sollevato il fondo ha ceduto e mi sono crollati dieci chili di testi scolastici, ricerche, compiti in classe sui piedi. 
Una fatica decidere che cosa tenere e che cosa buttare... i libri li ho tenuti TUTTI ovviamente, tutti meno un manuale di esercizi e consigli dietetici di Jane Fonda perché mi ha riportato alla mente un chilotone di brutti ricordi che proprio non mi servivano.
Solo una cosa:
le righe fatte a mano.
Ho trovato anche una marea di diari e di fogli volanti in cui avevo scritto cose (perlopiù cazzate) sulla mia vita quotidiana, e per circa una mezzora sono stata tentata di tenere 'sto malloppo per una rilettura, ma poi ho chiuso gli occhi, preso un bel respiro e li ho infilati nella borsa con le carte da bruciare: è ora che certe faccende vadano ad ardere nel camino coi cartoni vuoti della pizza. Va bene continuare ad avere quindici anni per fangirlare su tutti gli attori e i cantanti che mi piacciono, ma mi occorre anche una controparte che smetta di ragionare e di reagire emotivamente come un'adolescente. Ho deciso che mi concederò UNO scatolone per i ricordi, uno soltanto, così sarò costretta a fare una scelta accurata e soprattutto a tenere soltanto le cose davvero belle e importanti del mio passato (chiudendo un occhio su schifezze tipo l'apparecchio mobile per i denti... oh, non sono riuscita a buttarlo, che vi devo dire??). Per ora ci ho messo dentro una scatola da scarpe piena di lettere e biglietti di auguri, qualche cartolina, un paio di scarpette da ballo, un paio di bretelle di mio papà e una cassetta di Giuni Russo che un'estate abbiamo ascoltato ininterrottamente per ore, andando in giro con il suo furgone super scassato.
Ho staccato alle undici e un quarto dopo aver fatto appena una pausa verso le otto e mezza per mangiare un panino, e solo perché all'ottavo scatolone pieno di carabattole che prendevo in mano mi sono imposta uno stop. Non l'avessi fatto a quest'ora sarei ancora là, in mezzo a un casino da campo profughi e non mi sarei concessa un po' di metallo quotidiano prima di dormire.
E domani si ricomincia...

FAMIGLIA DEL MULINO BIANCO: FATTI UN GIRO!

Giorno 2 di vere pulizie, PARTE 1.

«... concentrati a non crollare, emotivamente parlando.»
Questa è solo una premessa per il lavoro quotidiano, ben sintetizzata nelle parole della Mari dopo che le avevo spiegato perché non riesco a trovare due secondi di tempo per scriverle una mail decente, nonostante mi manchi tanto. Sto liberandomi la casa e il cervello, le ho detto, perché in fondo sapevo che lei avrebbe capito al volo che cosa intendessi dire in realtà.
Image and video hosting by TinyPicNon voglio fare discorsi stronzi, né generalizzare o sguazzare nel mio melodramma o sentirmi intimamente fiera di far parte di un esclusivo club di sfigate con padri violenti e/o psicolabili, ma è innegabile che è più facile essere empatici e capire gli altri quando si è cresciuti in circostanze simili. Non è per affermare che questo fa di me una persona migliore di altre, se avessi vissuto con la famiglia del Mulino Bianco potrei nello stesso modo capire di più chi avesse vissuto con simili famiglie del Mulino Bianco, è solo un atteggiamento che mi fa sentire capita e accettata.
Image and video hosting by TinyPicIn una parola, FELICE.

Penso che questa cosa delle pulizie liberatorie mi stia facendo davvero bene.
Cioè, sto reagendo bene a una delle mie varie terapie fai-da-te, senza fuochi di Sant'Antonio, cagotti né altri sfoghi. Forse è per questo che piove da una vita e mezza... (... questo, oppure Dio ha deciso di affogarci di nuovo).

MARY POPPINS' BAG? BITCH, PLEASE!

Giorno 1 di vere pulizie: che dire?

Ho fatto bene a comprare una mascherina per proteggermi dalla polvere, altrimenti a quest'ora starei ancora starnutendo e avrei un naso che neanche il Pagliaccio Baraldi. Poi sinceramente io avevo già ripulito le camere da letto a gennaio (rimediandoci una rinite), quindi, da dove cazzarola sono saltati fuori DUE SACCHI E MEZZO di vestiti e biancheria da buttare? 
Le soluzioni sono due: o la mia casa produce ciarpame da sola oppure i miei mobili sono senza fondo peggio della borsa di Mary Poppins.
Adesso nell'armadio e nei cassetti ci sono i rotolacampi e si sente l'eco, e tra le varie cose ho scoperto di avere nr. 7 tovaglie di tutte le misure e i colori tra cui una da dodici, una da quattro e una da sei persone complete di tovaglioli (quando cacchio le ho comprate che non mi ricordo???) e molte con le mucche (tutti regali di mamma). Ho due coppie di asciugamani bianchi bordati di pizzo (regali della suocera) troppo belli e delicati per essere usati, i centrini all'uncinetto fatti dalla defunta zia Pina, una spazzola rotante con phon incorporato per farsi la piega "As seen on TV" (... mamma? Roba tua, vero?), una coppia di asciugamani rossi di Natale di dubbia provenienza (nel senso che non mi ricordo se sono regali o se li ho comprati io), nr. 6 borsellini omaggio della Boscolo Travel di varie misure, un ombrellino bianco (la domanda è: perché sta nell'armadio e non nel portaombrelli?), due borsette che tipo dentro ci stanno un burrocacao e le chiavi di casa e basta, un cappellino rosso stile "Royal Wedding" (WTF??! O_o), uno scatolone PIENO di canottiere e magliettine di Red's che non andrebbero bene neanche alla mia nipote piccola e nientepopòdimenoche un pigiama estivo del marito (ignoravo che mio marito potesse possedere un pigiama estivo dato che dorme in mutande da maggio a ottobre).
Non approfondiamo poi il discorso sulle scarpe, ma solo perché stavano in un altro armadio che ho appena iniziato a svuotare e anche perché dopo i sandaletti a cono non sono più sicura di voler approfondire tale discorso. Voglio dire, ci sono andata in giro con quei coni gelato da piedi, cristoddio.
Insomma, tanto per concludere il piccolo bilancio iniziale potrei dire che il problema non sta nel possedere troppi vestiti bruttissimi, vecchi come il cucco, strausati e coi pelucchi da eccesso di lavatrici, e nemmeno nell'aver avuto il coraggio di tenere delle ballerine con spelacchiature da usura malamente coperte con l'indelebile nero, bensì nel fatto di aver sparso questa merda per tutti gli armadi di casa.

Vabè, comunque per oggi ho finito e posso andare a sfondarmi di video dei Metallica finché non mi escono delle chitarre dalle orecchie (non so come commentare questa mia parentesi metal se non con le parole della Titta: «Vale, non è mai troppo tardi per diventare una metallara!»).

martedì 29 luglio 2014

NOVEMBRE, ESCI DA QUESTO LUGLIO! (cit.)

Tutte queste remore, queste giustificazioni, queste FISIME, maledette fisime...
Mi preoccupo sempre prima e troppo di quello che gli altri possono pensare, di quello che possono provare per mia colpa o mio merito ed è così che mi scordo di non essere la suora di Fantozzi, quella che vuole curare tutti a forza, e di non essere Dio né di avere la responsabilità del mondo intero sulle spalle. Quella battuta che ho sentito in "Alegrìa"... «Whatever you do, it changes someone's life forever» ce l'ho stampata nella mente come un marchio a fuoco, mi piace, la condivido, ci ragiono, ed è per questo che non riesco ad essere diversa da come sono. Nei giorni migliori ci rido, in quelli peggiori non mi sopporto, ma è così che sono.

Sto ribaltando la casa un'altra volta, ma stavolta è più drastica, l'ho saputo ancora prima di cominciare a svuotare armadi e cassetti, l'ho capito nel momento in cui ho comprato dei sacchi neri così grandi e spessi che dentro ci potrei stare anch'io. Ho bisogno di un taglio netto, di un taglio cattivo, per capire che va bene ricordare le cose belle del passato ma io non sono più quella persona, e finché avrò vestiti e oggetti che cercano di riportarmi a quella che non sono più mi sentirò sempre in dovere di guardarmi alle spalle. Sono stanca di pensarci e di meditarci su, adesso ho bisogno di agire e ripulirmi. Sono stanca di rinnegarmi, stanca di pensare che vorrei essere qualcun altro come se chiunque al mondo fosse migliore di me. Può darsi che una voce nella mia testa continui a ripetermelo a vita, anzi, è probabile che lo farà, ma non sono costretta a darle ascolto. Quello è solo il mio Ego, e io non sono il mio Ego. Adesso che ho capito che cosa devo fare sento solo l'impulso di agire in questo senso, senza ripensamenti.

PS: qua è autunno, in giro com'è??

giovedì 10 luglio 2014

Finalmente stasera un'ora di zumba, ovvero la gioia di buttar giù peso senza dovermi spaccare il culo a furia di squat, senza ricordarmi ogni singolo secondo che pago un tot per sudare la Madonna e aver male dappertutto per giorni.

Comunque oggi è ufficialmente autunno: ho ritirato fuori dall'armadio le mie splendide crocs fiorate e ho messo i calzini perché avevo i piedi gelati. Vabè, è arrivato un po' in anticipo, ma così quei disfattisti che ce l'avevano su col surriscaldamento globale avranno finito di rompere i coglioni.

giovedì 3 luglio 2014

IT'S ALL SO MAINSTREAM...

Stamattina è cominciata con una sveglia in ritardo, in tutti i sensi.
Ho aperto gli occhi e la prima cosa che ho pensato è stata «Oddio, che giorno è oggi???!». Stavo sognando di andare in giro con la Vera, ci fermavamo in un bar e io chiedevo dei tramezzini che non avessero carne. Non ne avevano di pronti così me li hanno preparati al momento, solo che erano dolci, alle creme come pasticcini. Peccato che mi sono svegliata prima di provarne uno.
Questa settimana è volata e come al solito ho pensato troppo, ecco perché stamattina non sapevo nemmeno che giorno era.
Ho appena scritto una mail alla sister, con un filo di senso di colpa perché dopo averle fatto perdere tempo a leggere tremila parole di email su una trama a cui avremmo potuto lavorare insieme le ho detto senti, sinceramente... la odio quella trama, non ci voglio lavorare.
Voglio lavorare alle song fics, non voglio fare altro per tutta l'estate dato che noi in ferie ci andremo in autunno, con il fresco, quando tutti gli altri staranno lavorando. Ferie estive? Troppo mainstream.

mercoledì 2 luglio 2014

MEH.

E poi una mattina di luglio ti ritrovi a guardare foto di case spaventose con sottofondo di dance anni Novanta e mangiando insalata russa vegan.
Non è per darmi arie da alternativa, è che realmente tutti stanno programmando le ferie e io niente, mangio e guardo foto che mi spaventano anche se mi spaventano, che genio, poi mi lamento che di notte dormo male.