mercoledì 15 aprile 2015

SERGENTE MAMMA E ALTRE BELLISSIME CIUFFOLE

Oggi ho finalmente capito che il mio incubo peggiore non sta in nessun mostro, né morto vivente o entità innominabile che mi insegue mentre corro, scalza, per le strade della città sotto una pioggia torrenziale (sì, ho sognato anche questo, e più di una volta. No comment.): il mio incubo peggiore è quello in cui torno a vivere coi miei genitori in una delle due case in cui abbiamo vissuto tutti e tre insieme appassionatamente *insert sarcasm here* e io sono ancora, soltanto LA LORO FIGLIA, sicché mia madre può berciarmi ordini che neanche il Sergente Maggiore Hartman

Oddio, mamma, SEI TU??!!?
e mio padre può, nell'ordine, sfottermi e poi, per farsi perdonare, invitarmi a una festa "bellissima" dove servono "certe braciole da leccarsi i baffi", che tanto quando
mai si ricorderà che non mangio carne da più di quattro anni (credo che le braciole citate nel sogno fossero una rielaborazione della sopressa ricevuta in dono per Natale. Sempre carne è, insomma). E poi le stanze di casa sono sempre piene di insetti, ragni pelosi e vespe che immagino stiano lì per aggiungere un po' di schifo a un quadretto che è già l'apoteosi dello schifo. 
Sono convinta che siano state un paio di importanti manipolazioni alla schiena nell'arco di poche settimane a smuovermi cose nell'anima, e in fondo mi va anche bene così, lo prendo come un test per capire a che punto sto con la mia emancipazione dal passato/dalla famiglia (sto sempre allo stesso punto di partenza, ecco).

Nel frattempo, mentre il mio Inconscio gode nel ravanare dentro il guano del passato, telefona mia nonna per lamentarsi di non avermi più sentita, «Neanche a Pasqua!», e per accusarmi, ma molto affettuosamente, di essermi "dimenticata dei miei nonni" ... COME SE FOSSE POSSIBILE DIMENTICARSI DI COTANTA FAMIGLIA, Cristo di un Dio (aiutami tu!). 
Da brava persona quale sono, una signora civile ed educata, spiego pazientemente alla nonna che ho avuto una brutta influenza, febbre a trentanove e mezzo, tosse, raffreddore, orecchio infiammato, cazzi&mazzi, pc rotto, altricazzi&altrimazzi per poi scoprire che il reale motivo della chiamata non era tanto la lamentela quanto chiedere il solito "favorino" (che fatto strano e inusitato).
Ma in fondo non importa neanche questo, come vedete ci sto ridendo su.
L'unica cosa di cui al momento mi importa è che finalmente ieri (al quarantatreesimo giorno) mi è arrivato il ciclo, e non tanto per il timore di una gravidanza *inserire comunque un po' di sudori freddi qui* ma perché stavolta, in culo al vegetarianismo, sono stata seriamente sul punto di mangiare la testa di qualcuno.

Ma ora che le teste di tutti sono al sicuro e ho recuperato il self-control


(Image and video hosting by TinyPic)

posso tornare alla mia vecchia routine: NON scrivere per il Camp NaNoWriMo e fare invece appassionate ricerche per progetti archiviati mesi e mesi fa e che pensavo di riesumare soltanto il prossimo Halloween.
Così va la mia vita, che ve devo dì?!