mercoledì 16 novembre 2016

NaNoWriMo DAY 16 - MA CHITTESENCULA?!!?!?

Oggi, a fanculo ci mando anche la diplomazia. Lasciamo perdere tutta la questione per cui dovrei pensare ai fatti miei e non a quelli degli altri: non sempre ce la faccio, d'accordo? È dall'inizio del NaNoWriMo che sopporto i post di 'sta gallina che già il primo giorno ha scritto un milione di parole, che non c'è mai per sostenere gli altri Wrimos del gruppo, per complimentarsi o dimostrare un po' di apprezzamento. Lei fa una puntatina ogni tanto solo per ricordarci i suoi progressi, per farci sapere che al 16 di novembre ormai è vicina al traguardo... ma io ti auguro con tutto il cuore di raggiungerlo entro domani, così poi ti levi dai coglioni una volta per tutte.
Ah, dite che non è questo lo spirito del gruppo? Che tutti sono liberi di esprimersi? Sacrosanto. È quello che sto facendo anch'io. Non è che questa mi sta sulle palle perché è più avanti di me, io il NaNo me lo sto godendo giorno per giorno in tranquillità, arrivano le parole che arrivano. Mi sta sulle palle perché le persone che si vantano e non peccano un po' di modestia mi mandano il sangue al cervello e le prenderei tutte a sberle. Sottostimarsi sarà male, ma anche incensarsi non è da meno. Che poi, tra l'altro, ma chi ti si incula, esattamente? 
Qui, ora e così, dichiaro apertamente la fine della mia diplomazia a tutti i costi. Sarà stata la faccia bordeaux che mi è venuta la settimana scorsa che mi ha fatto riflettere, sarà quel che sarà, ma non riesco proprio più a trattenermi, a fingere che una persona mi vada a genio anche quando non è così.
Non ci so più stare, con le persone. Sono seria. Una volta avevo bisogno degli altri, di socializzare e di aggrapparmi a qualcuno perché la solitudine mi terrorizzava, e non credevo nella mia capacità di arrangiarmi. Quando mi isolavo, periodicamente, ci stavo da cani. Lo facevo di proposito ma per dispetto, seminando ovunque post pieni di risentimento verso persone specifiche, prevalentemente la Lennie.
La mia ex migliore amica era il bersaglio preferito dei miei dardi avvelenati perché ogni tanto si defilava, aveva bisogno di aria, di respirare, di stare per i cazzi suoi e quando succedeva io mi incazzavo sempre come un caimano. Giuro che non avrei mai, mai immaginato di arrivare a scrivere una cosa del genere ma oggi devo farlo: adesso la capisco.
Lei si dichiarava anaffettiva, e io ho senz'altro contribuito a rinforzare questa percezione - sbagliatissima!!!! - che aveva di se stessa, perché da brava egoista guardavo unicamente ai miei bisogni, mentre ora penso sinceramente che fosse saggia e intelligente. Di sicuro più intelligente di me in quel momento e in quel contesto. Credo che, nel profondo, il suo isolarsi mi ferisse perché ero gelosa della sua indipendenza.

Ma non mi metto a ravanare oltre nel passato, giuro. Quel che è stato ormai è stato, è che non posso fare a meno di guardare a come vivo oggi la socialità senza che mi scattino certi paragoni. Non sono contentissima nemmeno di aver riesumato il nome dell'ex amica, ma è l'unica persona che ho conosciuto, finora, in grado di stare per i fatti suoi senza rompere i coglioni. Non mi mandava messaggi o email per svuotare il cestino della spazzatura, come fanno quasi tutte le < < cosiddette amiche > > che frequento oggi. Non mi cercava soltanto quando aveva bisogno di sfogarsi e, soprattutto, non si lamentava (e basta) di tutto e tutti, porca mignotta. Io l'ho fatto, mi sono lamentata alla morte per un sacco di tempo con lei, ma almeno ero giustificata dall'esaurimento nervoso. Se ero fuori di testa, molto dipendeva anche da quello (e lei non aveva alcun diritto di dirmi certe cattiverie). 
Adesso non immagino nemmeno per sbaglio di fare una cosa del genere, e se ti cerco, Amica, è perché ho veramente voglia di vederti o di sapere come stai. Ma le < < amiche > > anziché apprezzare, anziché rendersi conto che magari le cerco di meno ma evito di usarle come cesso in cui scaricare la mia merda, rompono i coglioni. Sei cambiata, non sei più quella di prima, non ci sei mai, le vere amiche non si comportano così (discorso identico a quello che facevo io a chi non rispettava i miei standard... ma c'era bisogno di sottolinearlo? No, ma l'ho fatto lo stesso perché sono una donna giusta e non dimentico gli errori che ho fatto). Ragionare con questa gente è impossibile, perciò sì, è vero, avete ragione. Sono cambiata, non sono più quella di prima, non sono una vera amica, sono un'amica di merda.
Fine della storia.
Io non ci so stare, con la gente. Ma davvero. E questo post ne è una prova.

Oggi ho camminato per un'ora al freddo, in campagna, e quando mi sono finalmente seduta a scrivere ho sparato circa 1700 parole tutte in una volta, senza pause. Non è una media eccellente per il NaNo dato che sono indietro come il culo sulla tabella di marcia (e me ne frega il giusto, perché so che recupererò), ma sono soddisfatta perché quelle parole non ho dovuto pensarle, sono sgorgate spontaneamente dalle dita. 
E, dicevo, anche oggi la fotta la vediamo domani. È che se aspetto la fotta sto fresca. È che il NaNo non ha niente a che vedere con la fotta, è solo produzione a manetta, è solo pura scrittura (anche se fa cacare), è buona abitudine quotidiana. 
Mi sono resa conto che sforzandomi di scrivere anche quando ho non particolari sentimenti per la storia ci riesco, e con risultati non meno interessanti di quando scrivo travolta dai feels. Riesco a non pensare che sto scrivendo con il culo... che meraviglia, alleluia!, tre hurrà per me!!
Negli ultimi tre giorni ho scritto nuovi capitoli un po' sulla falsariga della precedente versione di WDF, ma solo un po'. Ho dato un taglio netto a buona parte del materiale che avevo, cominciando col togliere alla protagonista una voce interiore particolarmente odiosa che aveva, perché in fase di rilettura della prima bozza, per il nervoso il fegato mi era diventato un mappamondo. Così com'è adesso, Myrtle, mi piace molto di più. Si spippa mentalmente come prima, ma con un po' di melodramma in meno, che è cosa buona e giusta. 

2 commenti:

  1. Mi piace un sacco questo NaNoWriMo.. Si può iscrivere chiunque? Magari al prossimo partecipo anch'io.. :)
    Non ti curar di sta donna e non preoccuparti che sei in buona compagnia, ormai la mia intolleranza alle persone è ormai a livelli irrecuperabili.
    Ci vuole tanta pazienza e tempo in solitaria per defluire..

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  2. Cara Valentina, ma certo che al NaNoWriMo si può iscrivere chiunque!! Il NaNo "ufficiale" si tiene ogni anno a novembre, ma ci sono anche due versioni estive di Camp NaNoWriMo, che è un campeggio virtuale in cui, tra l'altro, puoi anche sceglierti dei compagni di stanza virtuali (da tutto il mondo) e puoi fissare un massimo di parole a cui vuoi arrivare in un mese (per il NaNoWriMo di novembre sono 50.000 - cioè 1667 parole al giorno).
    Le due sessioni di Camp NaNoWriMo di solito si tengono d'estate, a giugno e agosto, o luglio e agosto, ma quest'anno c'è stato ad aprile e agosto quindi credo che le date cambino di anno in anno.
    In rete comunque trovi tutte le informazioni che vuoi, e se poi ti serve altro non esitare a contattarmi :)

    Tutti i NaNi degli anni passati li ho fatti in solitudine, quest'anno ho pensato che sarebbe stato carino condividere l'esperienza con un gruppo di Facebook, "NaNoWriMo Italia" e, in effetti, per molti versi è stata una buona idea. La maggior parte delle persone, e chi gestisce la pagina, è assolutamente ok, ma come puoi immaginare, come accade purtroppo in tutti i contesti, LE STRONZE non mancano mai.

    E quanto al resto, sono contenta di non essere la sola a non avere tutto questo bisogno di socialità, adesso sembra che sia una cosa indispensabile per essere felici... MA ANCHE NO, dico io ;)

    Grazie mille per essere passata a leggere e commentare.

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