lunedì 27 febbraio 2012

LUGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO

Quando mi sono vista le ginocchia ieri non ho potuto fare a meno di chiedermi se per caso non sono una deficiente masochista per aver pagato per farmi male contro una transenna, e aver rischiato di essere pestata da un tipo alto quasi due metri che io a mia volta ho pestato (cioè, in verità gli ho solo schiacciato le dita della mano con il gomito a più riprese quando ha cercato di infilarsi in transenna e cacciarmi via. Spero di avergliele fratturate, tra parentesi.). Tra l'altro avevo male dappertutto, dalla testa ai piedi all inclusive (le costole mi fanno male ancora oggi) ma se ripenso a quello che è stato il concerto la risposta è sempre la stessa, e cioè che il gioco vale la candela anche quando la candela in questione è la mia fragile prigione di carne.
Tipo vaffanculo alle ginocchia contuse e ai dolori everywhere, quando mi sono ritrovata in transenna al centro del palco con la Lennie e l'Anita ero così felice che volevo tirar giù il Teatro Geox urlando! 
I Kasabian sono stati spettacolari, e pazienza se tra il pogo e la sicurezza che ogni tanto mi si piazzava davanti e mi copriva la vista (porca puttanaaaaaa!!) mi sono persa qualche momento, per esempio all'inizio di Empire () e durante Vlad the impaler (), alla fine posso dirmi ugualmente più che soddisfatta.
Poi le ore fuori al freddo senza riuscire a rimediare uno straccio di autografo non le calcoliamo (che in realtà non era così tanto freddo, è che all'uscita dal teatro zuppe di sudore lo sbalzo termico sembrava di un milione di gradi fahrenheit), in ogni caso NOI E SOLO NOI abbiamo rincorso il tourbus in autostrada con la mia Panda fino a Vicenza ovest con Re-Wired in sottofondo (la nostra "canzone da inseguimento" →più appropriata di così non so), poi se avessimo avuto più benzina o almeno i contanti per fare un po' di rifornimento temo che ci saremmo ritrovate in Svizzera la mattina dopo con un'espressione da "Minchia ragazze, ma come ci siamo arrivate fin qua?!?!?"
Credo che potremmo girare un cortometraggio su questo inseguimento, io il cappello stiloso già ce l'ho, e faccio presto a rimediare la telecamera.
Eniuei, non mi resta che aggiungere luglio, col bene che ti voglio, SPERO CHE ARRIVERAI IN FRETTA!!!

venerdì 24 febbraio 2012

PRINTEMPS ANTICIPATA

Della serie "Imbastiamo un post partendo da qualunque cagata" oggi ho a) due tazzine vuote e b) i miei panini per domani e questo la dice lunga, anzi lunghissima, ma prometto che sarò breve.

La passeggiata in un soleggiato pomeriggio di quasi primavera ha avuto l'effetto del concentrato di 521465431 antidepressivi, con conseguenze simpatiche e inaspettate tipo che ho dato gli ultimi spicci che mi erano avanzati dal pagamento del parcheggio a un indiano che vendeva rose sciupate (la rosa poi non me l'ha neanche data, pazienza, tanto non sapevo che farmene) io che di solito non do mai soldi a nessuno tranne al signore col cane che suona la fisarmonica in centro ed è sempre sorridente.
Le tazzine vuote sul tavolino del baretto superfiquo della libreria Galla mi ricordano la grande lezione imparata oggi, ovvero che farsi una stracazzo di risata può bastare a mettere tutto a posto, che in fondo a volte sto male per delle infami cazzate e che sono cresciuta davvero se certe cose non mi bastano più, se voglio altro, se voglio qualcosa di importante. Per non parlare del fatto che con la Titty siamo giunte alla conclusione che o siamo due geni incompresi oppure siamo due grandissime coglione (che può anche essere ma la prima ipotesi ci piace di più).
I miei panini per domani sono sei, hanno tutti il patè di funghi shitake, l'affettato di tofu e l'insalatina fresca.
Poi ho preparato le merendine, mi sono tagliata a fette due mele rosse, ho preso le noci, le mandorle e un litro di acqua e ho messo tutto nello zainetto insieme a un libro proprio come se dovessi andare in gita (mi stavo dimenticando il biglietto del concerto comunque. Non sarebbe la prima volta che mi dimentico a casa il biglietto del concerto dei Kasabian tra l'altro, l'altra volta è stato nel 2010 e sono dovuta tornare indietro da Rovigo per prenderlo -.-) solo che non mi sento di andare in gita, mi sento come un uovo sbattuto e anche se so che poi il concerto sarà elettrizzante non sono entusiasta lo stesso e spero che la giornata passi in fretta. Sono fatta male, che cosa ci posso fare??!
Adesso vado a buttarmi sotto la doccia e a nutrire il mio scosso capellume con un impacco di crema al mango, e poi a leggere un po' di Bradbury.
Have a nice saturday people.

giovedì 23 febbraio 2012

AVANZI

La triste merenda delle ore 18.

Allora, la mia idea di partenza per oggi era semplice: ho lo sgranfo quindi non rimango a casa, mi faccio una doccia, scendo in centro col manoscritto di UMS, vado al bar della libreria e ci do dentro di brutto con la correzione, fuck yea!
Poi non so cosa cacchio è successo nel frattempo ma sono veramente andata in centro, solo che ho finito per scarrozzarmi il manoscritto sotto al braccio ore mentre pirullavo da una libreria all'altra, e non solo non ho corretto una pizza (non mi sono manco seduta cinque minuti), ma sono tornata a casa con tre libri nuovi.
Ma che cazzo...

E poi ho avuto un momento di estasi alla libreria Galla quando ho trovato PENSA E ARRICCHISCI TE STESSO e anche LA MEDICINA SOTTOSOPRA...E SE HAMER AVESSE RAGIONE? seguito da un attimo di profondo scoramento quando mi sono resa conto che non mi bastavano i contanti per tutti e due i libri. Però poi mi sono ricordata che avevo il bancomat, asdhuadjhduhuiafaah.
Insomma gente, camminare fa bene (in centro città forse no -viva lo smog e il fumo passivo dei passanti fumatori, trallallà- però è sempre camminare) e anche farsi dei regali, alla fine il bruciore di stomaco che avevo oggi dopo pranzo mi è passato, poi mi è tornato, ma poi mi è passato di nuovo e adesso non lo so, neanche ci penso allo stomaco perché ho un sonno becco e mi sa che vado a dormire.
Ciao, 'notte.

lunedì 20 febbraio 2012

CAZZATINE EVERYDAY

Con la scusa che il nuovo Fotolog mi fa uppare foto illimitate ogni giorno adesso son sempre lì anziché qui, a postare cazzatine everyday, ma dato il bene che voglio a questo mio blog eccomi a rimediare alle mancanze degli ultimi giorni.
Pensavo di aver voglia di scrivere un post sulla mia rinnovata emotività, sulle cose che sto leggendo in questi giorni che mi intrippano e di come la meditazione quasi quotidiana, il tè bancha e un regime alimentare rigoroso stiano cambiando il mio corpo e la mia mente ma invece no, perché ho da finire Under my skin e allora sarò breve e circoncisa. 
A proposito di Under my skin noto ai più affezionati come Cotante Ciuffole, qualche giorno fa sul più bello che avevo finito la correzione ed ero psicologicamente pronta per far preparare le stampe da mandare all'editore SBAM!!!! ...mentre ascoltavo Innuendo e facevo tutt'altra cosa mi è venuto in mente un nuovo finale che nonostante non incontri assolutamente il mio gusto in fatto di finali mi sembra infinitamente più efficace di quello che ho scritto nella prima bozza, e così eccomi qui di nuovo impastoiata a cercare di capire come uscire dal romanzo in modo dignitoso. Porco cazzo, non è veramente mai finita!! Meno male che almeno habemus copertinam (della quale abbiamo una diapositiva in anteprima mondiale assoluta) con foto della Giò e made by Giò, così riscritto il finale e data un'ultima ulteriore occhiata al file potrò lanciare le stampe, alleluia!

E poi niente, tra meno di una settimana c'è il concerto dei Kasabian a Padova ma ancora non ho iniziato a gasarmi, mi aspetta una settimana così zeppa che arriverò a venerdì senza neanche rendermene conto, il che non so se sia un bene o un male perché che il tempo corra non è proprio bello ma neanche che passi lentamente e mi dia troppo spazio per pensare. Sembra brutto da dire, I know, ma se c'è una lezione che ho imparato bene in questi ultimi tempi è proprio quella che riguarda il cervello quando si intasa di pensieri e va in tilt e insomma, no grazie, di recente ho già dato e anche in passato ho già dato, della serie che sono trent'anni che do in questo senso e adesso mi sarei un po' scartavetrata i maroni.

lunedì 13 febbraio 2012

EMO...E mò???

Negli ultimi tre/quattro post sembro veramente emo e mi vergogno un po' di me stessa.
Vabè, cercherò di rimediare...

PS: la macchia sulla gamba è un pizzicotto, si sta schiarendo.
Vedi Persy che avevo ragione io?!?!!?

domenica 12 febbraio 2012

NEWS FROM PERSY

Dopo un discreto periodo di silenzio ecco tornare la mia amica del cuore.
Va bene, cercherò di omettere il tono ironico e anche quello iroso mentre parlo di lei, visto che è una parte di me.
Se qualcuno legge il mio blog per la prima volta, Persefone meglio nota come Persy è la voce che vive un po' nella mia anima e un po' nel mio cervello e che mi ruga le palle per ogni cosa che faccio (la regola è: se la fai male -ovviamente male a giudizio suo- sei una merda, se la fai bene -ma è un caso raro- non te la tirare perché potevi comunque farla meglio) ma che soprattutto come simpaticissimo passatempo mi mette in testa che deve venirmi il cancro e che devo morire giovane. Ogni più piccola cosa che secondo i suoi standard in me non va è un potenziale sintomo di un male incurabile. Ormai ho avuto ogni cancro e malattia invalidante e potenzialmente letale che sia nota al panorama medico. Ho persino dovuto smettere di guardare il Dottor House perché in svariati casi arrivavo alla diagnosi prima che ci arrivasse il suo staff, come la tipa che aveva la rabbia della quale io per motivi paranoici che non sto ad elencare ora SO TUTTO.
Questa settimana LA PERSY ha deciso che la macchia sospetta che mi è comparsa sul polpaccio sinistro è un melanoma.
A me sembra un pizzicotto, anche se non mi fa male e non mi ricordo né dove né quando né come potrei essermelo fatto, ma lei urla che è un melanoma, perché io ho davvero troppi nei addosso per ricordarmi se lì sotto la macchietta viola ce n'è uno, e allora basta un sospetto per darle la certezza.
Quando fa così non dovrei ascoltarla.
Voglio dire, lei lo fa in continuazione ma io credevo di aver imparato a non sentire il suo odioso brusio, il punto è che dopo tutto lo stress del mese scorso sono diventata più vulnerabile, e così ci ha messo davvero poco per infettarmi con le sue chiacchiere.
Scusa Persy se racconto la nostra intimità così spudoratamente nel blog, il fatto è che io voglio vivere, capisci? Se tu non ci tieni proprio a questa vita puoi finirla, ce la farò anche senza di te, ma per quanto mi riguarda ho cose da fare, posti da vedere, gente da frequentare e amare e non ci tengo a fare la fine che tu hai programmato per tutte e due.
Vabè, questo era per dire che sono dolorosamente divisa a metà tra il pensiero di avere un melanoma (perché non ho resistito alla tentazione di guardare roba in rete, maledizione!!!) e quello di aver preso un pizzico che tra qualche giorno si riassorbirà.
Nel frattempo, spero di non impazzire più di quanto non sembri da quello che ho scritto (che non è nemmeno italiano, diobò!).

PS: -13 ai Kasabian.
Ti pare che possiamo star male proprio in questo periodo di pre-concerto, cazzo?!?!?!?!?!

martedì 7 febbraio 2012

KEEP GOING ON (EVEN IN A SHITTY MOOD)

A rilento, ma vado avanti.
Quando non mi apprezzo (cioè 300 giorni all'anno...anzi, facciamo 250, che sto migliorando un po'...) dovrei ricordarmi sempre della quantità di merda tossica che riesco a mandare giù senza ammalarmi, senza perdere nonostante tutto la voglia di rimettermi in piedi e ripartire.
Scrivo poco, ma scrivo. E faccio progetti, ma mi impegno a non dipenderne per essere felice, e cerco di imparare come si fa a meditare profondamente, a capire qual è il senso di questa vita, e che quando si ama qualcuno dal profondo del cuore si può lasciarlo libero di fare ciò che vuole, di prendere la sua strada anche se lo conduce lontano da noi e tutto questo mi fa onore, solo che tendo sempre a dimenticarlo come tante buone lezioni che leggo nei libri ma poi non applico nella vita quotidiana, perché ancora inciampo nelle vecchie abitudini eccetera eccetera.
La merda tossica è sempre la stessa.
Il mese scorso è morto il nonno in un modo tragico e inaspettato e tutto quello che mia madre ha saputo dirmi al telefono è stato che se io avessi chiamato più spesso i nonni avrei saputo della sua malattia, come se saperlo per me avrebbe fatto una qualche differenza, o in quel momento fosse importante ricordarmi che tanto per cambiare non sono capace di vivere da sola e di ragionare con la mia testa, che ho bisogno che lei ancora mi dica che cosa è meglio fare e che cosa no, e soprattutto che comunque vadano le cose io sbaglio, e poi da quel giorno non l'ho mai più sentita, e per quanto sia diventata tollerante non riesco ancora a perdonarla, non per la cattiveria che non ha saputo risparmiarmi nemmeno in un giorno di lutto ma perché non ha mosso un passo verso di me, che in fondo sono la sua stramaledettissima figlia.
Anche mio padre è sparito, mio padre che "Ti ho sempre voluto bene, anche se mi hai fatto dannare" perché non sono stata svelta a riabilitarlo come genitore quando lui si è sentito pronto, e non ho rispettato i suoi sentimenti come se lui invece avesse avuto cura dei miei, o come se bastasse dire che mi ha pensata ogni giorno della sua vita per rimettere tutto a posto. Lui mi sbatte in faccia l'orgoglio che prova per suo figlio mentre io mi sento la figlia di nessuno però io vado avanti lo stesso, come un treno, dritta alla meta.
Non ho vissuto la storia più tragica del mondo, lo so, ma certe volte quando sono sola, quand'è notte e all'improvviso mi sveglio e non riesco più a riprendere sonno, o apro gli occhi troppo presto la mattina ma non ho voglia di alzarmi lo sento, il dolore del rifiuto, ma poi mi riaddormento oppure mi alzo, e continuo la mia vita con un mal di schiena fottuto che mi tormenta da Dio solo sa quanto tempo ma che sono sicura che un giorno passerà per non tornare più.
Ogni tanto mi dimentico quanto sono forte, quanti passi avanti ho fatto DA SOLA, e quanti ancora ne posso fare, ma allo stesso modo poi mi vengono in mente, e li vedo riflessi nelle cose che riesco a fare, nelle persone meravigliose che ci sono nella mia vita, quelle persone che sono la mia vera famiglia.
E poi mi ricordo che ho anche un blog da aggiornare, e allora eccomi qua a sfornare post che sembrano seri ma che non lo erano nelle intenzioni iniziali, è solo che la carogna ci mette sempre un po' a schiattare, come i cattivi dei telefilm che per quanti cazzotti prendano continuano a tirarsi su, o che corrono più veloci dei poliziotti che con una mira di merda non riescono mai a sparare alle gomme della loro macchina.

PS:
oggi ho iniziato la revisione di Under my skin e mi sto sforzando di non trovarlo orribile. Anche questo è un passo avanti, no?