Dopo anni trascorsi a scrivere a braccio, oppure un po' a braccio e un po' seguendo scalette parziali che ad un certo punto si perdevano nel nulla cosmico, e ad avere alti e bassi creativi, stasera finalmente credo di aver unito i puntini: non riesco a completare decentemente i progetti se scrivo a braccio oppure basandomi su scalette imprecise e incomplete. Che sia perché ancora non ho le competenze e l'esperienza per farlo, o per chissà quale altro motivo, non importa, di fatto mi rendo conto che avere un'idea vaga di come si struttura un romanzo e di quello che deve capitare mi porta ad arenarmi venticinque volte prima di mettere la parola fine - e anche se la metto, non è raro che in fase di rilettura trovi comunque dei buchi di trama e delle gran incongruenze.
Sarei tentata di bestemmiare perché questa consapevolezza arriva a NaNoWriMo iniziato da quasi una settimana ma non cederò alla tentazione, in fin dei conti è meglio aver preso coscienza di questo problema adesso che andare avanti una vita scrivere a singhiozzo. Perché La Fotta può fare i capricci (e li fa), ma se io ho uno schema preciso da seguire e arriva il periodo in cui non sono in vena di scrivere, mal che vada faccio i compiti (e nessuno mi vieta di improvvisare con dei racconti, che richiedono uno sviluppo meno articolato).
Questo significa che, volendo farlo, potrei riprendere la scaletta parziale di WDF per ampliarla e completarla, conteggiando le parole per il NaNo - non è propriamente narrativa ma non è nemmeno la lista della spesa o Caro Diario, non immagini che cosa mi è successo oggi.
Domani ci provo. Stasera, che la musa mi perdoni, avevo la testa da tutt'altra parte e non sarei riuscita a cavarmi fuori nemmeno due parole. Ho un nuovo tarlo, che grazie al cielo non riguarda la salute ma che ugualmente si sta succhiellando molte delle mie energie mentali, una questione che mi piacerebbe risolvere ma che non so proprio come prendere... quando so che anche per questo dovrei lasciarla lì dov'è, così come sta, cosicché si risolva da sola e non mi istighi ad andare a cercarmi i casini anche se ne ho veramente tanta voglia.
Merda.
Domani andrà meglio.
Sarei tentata di bestemmiare perché questa consapevolezza arriva a NaNoWriMo iniziato da quasi una settimana ma non cederò alla tentazione, in fin dei conti è meglio aver preso coscienza di questo problema adesso che andare avanti una vita scrivere a singhiozzo. Perché La Fotta può fare i capricci (e li fa), ma se io ho uno schema preciso da seguire e arriva il periodo in cui non sono in vena di scrivere, mal che vada faccio i compiti (e nessuno mi vieta di improvvisare con dei racconti, che richiedono uno sviluppo meno articolato).
Questo significa che, volendo farlo, potrei riprendere la scaletta parziale di WDF per ampliarla e completarla, conteggiando le parole per il NaNo - non è propriamente narrativa ma non è nemmeno la lista della spesa o Caro Diario, non immagini che cosa mi è successo oggi.
Domani ci provo. Stasera, che la musa mi perdoni, avevo la testa da tutt'altra parte e non sarei riuscita a cavarmi fuori nemmeno due parole. Ho un nuovo tarlo, che grazie al cielo non riguarda la salute ma che ugualmente si sta succhiellando molte delle mie energie mentali, una questione che mi piacerebbe risolvere ma che non so proprio come prendere... quando so che anche per questo dovrei lasciarla lì dov'è, così come sta, cosicché si risolva da sola e non mi istighi ad andare a cercarmi i casini anche se ne ho veramente tanta voglia.
Merda.
Domani andrà meglio.
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