Poco fa, per curiosità ma anche per testare il livello raggiunto dal cazzo che me ne frega della reunion dei My Chemical Romance (è sempre fermo al livello che non me ne frega un cazzo), ho fatto un giro su YT in cerca di video dei recenti live, ho guardato metà di Welcome to the black parade e poi ho spento tutto.
Ma a quel punto ho realizzato come il valzer del disturbo ansioso-depressivo che sto ballando da nove anni sia iniziato proprio a dicembre, e proprio in relazione ai My Chemical Romance, scatenato da un primo attacco di panico che mi è venuto dopo aver scoperto che nel marzo del 2011 sarebbero tornati in Italia ma io non sarei potuta andare al concerto con quella che consideravo la mia migliore amica, perché avevamo litigato di brutto e non ci parlavamo più (non ricordo assolutamente il motivo del litigio, ci siamo prese e mollate talmente tante volte negli anni che ho perso mille pezzi per la strada - grazie al cielo, aggiungerei).
La questione che sembrava semplice - io e lei avevamo parlato di andare insieme ad un concerto dei Chem praticamente da quando ci eravamo conosciute, non potevo credere che tutto fosse andato storto proprio sul più bello - in realtà voleva sottintendere concetti più ampi - il tempo che avevamo trascorso a scriverci, a frequentarci e a sognare come due bimbeminchia aveva rappresentato una fuga dalla mia triste realtà quotidiana, finita la quale ovviamente non mi restava che fare i conti con tutto ciò che avevo provato a rinnegare (dev'essere stato per questo che, in un primo momento, sono collassata).
Ricordo che poi è finita così: al concerto ci sono andata per conto mio, guidando piena di Xanax fino alle orecchie all'andata e strapiena al ritorno perché per sopportare la tensione non avevo fatto altro che spararmi gocce in bocca per tutto il giorno e la sera - è evidente che Lassù qualcuno mi ama moltissimo, visto che sono riuscita a tornare a casa tutta intera partendo da Milano all'una e mezza di notte con una piomba spaziale. In quel momento con l'ex BFF avevamo raggiunto una specie di accordo per cui ci saremmo ancora parlate e forse frequentate ma senza grossi impegni - era stata Sua Stronzità a dettare le regole, da me prontamente accettate perché allora ero un tenero esserino senza spina dorsale - sicché quel giorno lo avevamo trascorso io ad adorarla e lei a cagarmi di striscio giusto perché era in vena di magnanimità (le fosse venuto il cagotto fulminante mentre eravamo in fila per entrare, se lo sarebbe meritato).
Che i My Chemical Romance si siano riuniti proprio a dicembre di quest'anno, quando la terapia sta cominciando a darmi risultati concreti, ha avuto su di me un effetto stranissimo. Mi ha fatto pensare che ho iniziato con loro un periodo importante della mia vita e col loro ritorno questo periodo finisce, e mi auguro per sempre.
Così sono morti anche i sentimenti che provavo allora, i bei ricordi che la loro musica suscitava in me. Perciò non me ne frega niente che siano tornati sulle scene. Ignoro quali siano i loro piani futuri, ma se mai dovessero programmare un concerto in Italia io di sicuro non ci andrò. Continuo ad ascoltare volentieri le loro canzoni, ma l'impulso creativo che da queste ancora ricevo ha un valore inestimabile soltanto per la narrativa - nella vita reale di spazio per certi ricordi non ne ho davvero più.
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