“Ma questi sono solo bei sogni. Oh, ditemi, chi è stato il primo a dichiarare, chi è stato il primo a proclamare che l’uomo compie infamie solo perché non conosce i suoi veri interessi; e che, se lo si illuminasse, se gli si aprissero gli occhi sui suoi veri e normali interessi, allora l’uomo smetterebbe subito di compiere infamie, diventerebbe subito buono e nobile, perché, essendo illuminato e comprendendo i suoi veri vantaggi, vedrebbe appunto nel bene il suo proprio vantaggio, ed è noto che nessun uomo può agire consapevolmente contro i propri interessi, dunque, per così dire, si metterebbe a fare del bene per necessità? O infante! O puro e innocente fanciullo! Ma, in primo luogo, quando mai è successo, in tutti questi millenni, che l’uomo abbia agito solo per il suo semplice vantaggio? Che dire dei milioni di fatti che testimoniano come gli uomini consapevolmente, cioè comprendendo a pieno i propri veri vantaggi, li abbiano lasciati in secondo piano e si siano gettati su un’altra strada, a rischio, a casaccio, senza esserne obbligati da niente e da nessuno, ma appunto solo come se non desiderassero una strada indicata, e testardamente, seguendo il loro arbitrio ne abbiano battuta un’altra, difficile, assurda, cercandola quasi nelle tenebre? E dunque quella testardaggine e quell’arbitrio erano per loro in effetti più piacevoli di qualunque vantaggio…"
Fëdor Dostoevskij
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