lunedì 18 aprile 2011

IL MONDO NUOVO - ALDOUS HUXLEY

Solitamente non scrivo recensioni (solo raramente dei commenti) a proposito dei libri che leggo, ma stavolta farò un'eccezione seppur limitata a uno schema, perché non mi riusciva di entrare nello spirito del libro, non mi riusciva di farmi avvincere dalla lettura finché non mi sono fermata e ho pensato che forse lo stavo leggendo dalla prospettiva sbagliata. Questa riflessione mi ha suggerito uno schema, che una volta finito mi ha fornito la risposta che stavo cercando.
A prescindere da questo schema, con delle sconvolgenti analogie tra una realtà immaginata nel 1932 e quella attuale, da parte mia non trovo che il mondo sia orribile, né che sia in sfacelo, tantomeno migliore o peggiore di quello che era durante la mia infanzia, credo solo che ogni momento storico, come ogni cosa nella vita, abbia il suo lato positivo e il suo lato negativo, e che tutto stia nel fare (o non fare) determinate scelte, perché non esistono cose/persone/situazioni buone o cattive, esistono cose, situazioni e persone, e siamo noi a qualificarle come positive, neutre o negative e sempre noi a scegliere da che parte stare.




IL MONDO DI HUXLEY
1932
IL NOSTRO MONDO
2011
*Esseri umani concepiti in provetta *Uteri in affitto
*Ruoli sociali stabiliti alla nascita *Discriminazioni sociali (per quanto queste in effetti ci siano sempre state...)
*Nessuna individualità *Esaltazione della massa, moda uniformante
*Inesistenza del nucleo familiare *Crollo dei valori di base legati alla famiglia, genitori distratti e impotenti di fronte a figli esigenti e intrattabili
*Consumismo estremo *Consumismo come status symbol (desiderio smodato di avere la macchina “che va adesso”, il telefonino con mille funzioni, l'mp3 Tal Dei Tali, il MacBook...) (---> il MacBook lo voglio anch'io. Non ho mai affermato di essere immune dalle mode, anzi...)
*Droghe condizionanti *Droghe per tutti a buon mercato e facilmente reperibili
*Bambini che s'intendono sessualmente come adulti *Ragazzini/e che si prostituiscono per beni di consumo (ricariche telefoniche, vestiti firmati...)
*Divertimenti oltre ogni limite *Nessun limite a nessuna età, nessun mistero per la vita
*Orrore per la vecchiaia e il decadimento del corpo (il corpo viene preservato perfetto ESTERIORMENTE, e la morte viene programmata come “fine” del lavoro degli organi interni) *Chirurgia estrema (anche in giovane età), esteriorità come unico metro di giudizio
*Condizionamenti di ogni genere fin dalla tenera età *TELEVISIONE (non in quanto TELEVISIONE, dato che esiste anche quella intelligente e divertente, ma in quanto PESSIMI PROGRAMMI che sono il MALE ASSOLUTO ---> Padre Amorth e i suoi colleghi dovrebbero iniziare esorcizzando le televisioni prima delle persone), social network che qualificano gli utenti in base al gradimento e alla popolarità (ok, può essere una versione telematica delle classiche, vecchie ma mai demodé beghe    scolastiche o di quartiere tra la figa e la cessa di turno con rispettive amiche)
*Odio razziale inculcato dalla nascita *Guerre e razzismo tra individuo e individuo, non solo tra razze diverse
*Proibizionismo letterario ritenuto necessario ai fini del consumismo. Ciò che è “vecchio” non può circolare, men che meno piacere, in quanto non stimola a comprare qualcosa di nuovo *Letteratura scadente e scadente approccio con la letteratura (che si tratti di insegnanti impreparati o di studenti rincretiniti), letteratura politicamente condizionata e di parte
*Culto dell'apparenza *Perfezionismo fisico, canoni di bellezza e di perfezione DISUMANI
*Annichilimento delle passioni (in quanto portatrici di disordini sociali) *Terrore per le umane passioni e conseguente annichilimento per stordimento psico-fisico




Immagino che chiunque avrebbe da ridire su questo schema o sul fatto che sembra che io abbia generalizzato troppo, ma dato che la mia intenzione era semplicemente quella di descrivere in un post le riflessioni che sono scaturite dalla mia lettura di questo libro abbiate pazienza, e sappiate che non intendevo essere polemica


PS
tra le tante, questa è senza alcun dubbio la frase che ho trovato più geniale in assoluto:
<<Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi.>>

9 commenti:

  1. Io AMO George Orwell e il suo 1984. E' il primo libro che ho letto per certi versi - per il resto nel mio passato c'erano piccoli brividi e battello a vapore.

    Dato questo amore viene da sé che Huxley è nella mia lista desideri. Sino a qualche mese fa c'era anche Farenight 951 ma con quello ho rimediato.
    La distopia e l'utopia mi hanno sempre affascinato e il modo in cui un autore della prima parte del secolo scorso può arrivare a descrivere una società così simile alla nostra mi ha sempre lasciato di sasso.

    Per il resto sono d'accordo con te. "Non c'è solo marcio in Danimarca."

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  2. Sono assolutamente d'accordo, anche per me Orwell al momento rimane imbattibile ♥ (hai letto anche "La fattoria degli animali"??! Spettacolo!!!).
    Però devo ammettere che sono un po' combattuta, perché anche di Bradbury mi sono innamorata follemente, per "Cronache marziane" ma soprattutto per il titolo che hai citato tu.
    Huxley non ha toccato le corde del mio cuore, ma sai, a volte non ami un libro solo perché lo leggi nel momento sbagliato e quindi non riesci ad apprezzarlo, perciò credo che lo terrò da parte un po' e lo riprenderò ;)

    Il mondo non è poi tutto questo male, vero?
    Basta pensare che ci sono delle gran belle persone come NOI u___u

    XD

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  3. Ovvio U__U

    Sì, ho letto anche la Fattoria degli Animali. Immenso anche questo. Winston Smith però è una cosa a sé.

    Cronache Marziane me l'ha consigliato un amico tempo fa ma non l'ho ancora preso.

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  4. Hai ragione, alla fine "1984" non lo batte nessuno!!
    Se dovessi leggere "Cronache marziane" una volta o l'altra, poi fammi sapere se ti è piaciuto. Non è bello come l'altro, ma merita, fosse anche solo per il fatto che ti fa riflettere (ma come del resto fanno tutti i libri di questo genere) sulla straordinaria capacità dell'essere umano di rovinare tutto XDD

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  5. 1984 è un cult-book che non ho ancora trovato il coraggio di affrontare. Forse per il fatto che temo di leggere qualcosa di così pesantemente e tristemente simile alla realtà ma, invero, all'epoca solo immaginato, che non riesco a leggerlo. E' il timore di pensare che al peggio non ci sia mai fine e che, una volta letto, non possa più esserci via di scampo...
    Lo so, è un discorso strano.
    Anch'io penso che non ci sia solo del marcio in Danimarca, però per me è più facile arrabbiarsi che rimanere incantati. Lo so, anche questo è uno strano discorso...

    P.S. ma tutte quelle droghe facilmente reperibili e a buon mercato, dove le vendono? ^^

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  6. Cybsix, pagale moneta vedele cammello (salò il plimo cinese che vende cammelli ma la globalizzazione è anche questo)

    1984 è stato costruito partendo dalla nostra base storica. Quando Orwell scrive erano gli anni post nazismo e dell'avvento dello stalinismo. Prende tutti gli elementi insieme e li esaspera, li porta avanti sino a creare ad esempio il bis-pensiero che, imho, è l'idea di base di molti illustri comunicatori di noantri: muoversi in modo dal non lasciare spazio alle contraddizioni.

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  7. Cyb: se sei abbastanza paranoica da temere che qualcuno ti controlli e che la tua casa sia infestata da cimici e telecamere FORSE, forse, 1984 può turbarti (io sono convinta che ci siano microcamere in ogni piccolo oggetto/scatolina/cosa che porto a casa, inclusa la base dove appoggio lo spazzolino elettrico quando sta in carica, e una volta scesa a patti con questa realtà ho iniziato ad avere delle lunghe conversazioni con persone inesistenti e con tutta la paccottiglia che ho in casa, il che da un certo punto di vista fa di me una squilibrata perfetta. Ah, per non parlare della mia convinzione che anche le foto e i poster possano vedermi, convinzione che ho fin dall'infanzia -giusto per farti capire l'immensa solitudine in cui sono cresciuta- e che non riesco a sradicare. Questo, unito al fatto che nonostante i miei 32 anni ho una stanza piena di poster peggio di una ragazzina - BiMbAsTyLoSa VaLe, la personalità BIMBAMINKIA- fa sì che io abbia quotidianamente delle conversazioni più o meno intellettuali con Matt Bellamy, e faccia inoltre dei commenti molto volgari sul bassista della sua band.).
    Scherzi a parte (non che tra parentesi io abbia scherzato, al contrario...), 1984 è un gran libro. È inquietante senza dubbio, ma merita di essere letto perciò spero che un giorno deciderai di approcciarlo!

    E a proposito delle droghe, la mia affermazione nello schema in verità è incerta e non verificata perché non ho mai provato di persona quanto sia facile acquistarle, e le mie fonti sono quindi i rari telegiornali che per sbaglio mi capita di sentire (sto cercando di disintossicare mio marito ma a volte va in manca e non può fare a meno di guardare STUDIO APERTO -aborro!!!!) e qualche quotidiano, in cui da come mettono le cose sembra che al giorno d'oggi alle feste ci sia gente che ti tira addosso la ketamina o la coca o le nuove droghe FAIGHE tipo il GHB, che secondo me i giornalisti lo citano perché si sono fatti una maratona di CSI di troppo (cosa che del resto faccio anch'io e me ne vanto pure, solo che io non scrivo per nessun giornale, il che fa un'enorme differenza).
    Ad ogni modo, volendo basta essere un po' creativi, e cavarsela così con pochi euro (per un vasetto di Coccoina, un po' di acetone, un indelebile da infilarsi nel naso...qualcuno pare abbia anche provato a bere il Tantum Rosa, infatti adesso alla pubblicità è stato aggiunto l'avviso "SOLO PER USO ESTERNO"...).

    Paradigma: hai scritto proprio una gran bella recensione. E non lo dico in tono ironico. Breve, concisa, efficace. Ovvero perfetta u.u

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  8. Sì, va bene, ho capito.

    Ma le droghe. Non mi avete ancora detto DOVE si trovano le droghe!!

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