sabato 6 agosto 2011

L'ESTATE DEI FANTASMI

"L'aria era calda e umida, come quella che proviene da un falò. Stesa sulla tomba di Cecily, avrei dovuto essere completamente sudata e pronta per una limonata ghiacciata, invece avevo freddo.
Le mie orecchie percepivano delle voci confuse. Non era esattamente una mgia piacevole, era come una tempesta in arrivo. Sulla pelle sentivo delle gocce di pioggia.
Mi girai a fatica verso Colette, ma non mi vide. Sembrava serena, sospesa su una pietra immobile come il suo corpo. Per un momento, pensai che fosse morta. Avvertivo un dolore al petto, un grido che non riuscivo a tirare fuori, quando qualcuno mi toccò i capelli.
Un flash accecante mi passò davanti, lasciando poi il posto all'ombra di un volto con due occhi scurissimi. Una folata di vento mi accarezzò l'orecchio e sentii una voce.
Aveva il sapore del trifoglio, era verde, fresca e dolce.
-Che cosa fai, Iris?-"


"Che fosse stata o meno opera mia, mi presi tutto il merito per l'arrivo del temporale. Forse il segreto di ogni miracolo stava nel saper aspettare il momento giusto per provare a realizzarlo."


Sandra Mitchell

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