Dopo un discreto periodo di silenzio ecco tornare la mia amica del cuore.
Va bene, cercherò di omettere il tono ironico e anche quello iroso mentre parlo di lei, visto che è una parte di me.
Se qualcuno legge il mio blog per la prima volta, Persefone meglio nota come Persy è la voce che vive un po' nella mia anima e un po' nel mio cervello e che mi ruga le palle per ogni cosa che faccio (la regola è: se la fai male -ovviamente male a giudizio suo- sei una merda, se la fai bene -ma è un caso raro- non te la tirare perché potevi comunque farla meglio) ma che soprattutto come simpaticissimo passatempo mi mette in testa che deve venirmi il cancro e che devo morire giovane. Ogni più piccola cosa che secondo i suoi standard in me non va è un potenziale sintomo di un male incurabile. Ormai ho avuto ogni cancro e malattia invalidante e potenzialmente letale che sia nota al panorama medico. Ho persino dovuto smettere di guardare il Dottor House perché in svariati casi arrivavo alla diagnosi prima che ci arrivasse il suo staff, come la tipa che aveva la rabbia della quale io per motivi paranoici che non sto ad elencare ora SO TUTTO.
Questa settimana LA PERSY ha deciso che la macchia sospetta che mi è comparsa sul polpaccio sinistro è un melanoma.
A me sembra un pizzicotto, anche se non mi fa male e non mi ricordo né dove né quando né come potrei essermelo fatto, ma lei urla che è un melanoma, perché io ho davvero troppi nei addosso per ricordarmi se lì sotto la macchietta viola ce n'è uno, e allora basta un sospetto per darle la certezza.
Quando fa così non dovrei ascoltarla.
Voglio dire, lei lo fa in continuazione ma io credevo di aver imparato a non sentire il suo odioso brusio, il punto è che dopo tutto lo stress del mese scorso sono diventata più vulnerabile, e così ci ha messo davvero poco per infettarmi con le sue chiacchiere.
Scusa Persy se racconto la nostra intimità così spudoratamente nel blog, il fatto è che io voglio vivere, capisci? Se tu non ci tieni proprio a questa vita puoi finirla, ce la farò anche senza di te, ma per quanto mi riguarda ho cose da fare, posti da vedere, gente da frequentare e amare e non ci tengo a fare la fine che tu hai programmato per tutte e due.
Vabè, questo era per dire che sono dolorosamente divisa a metà tra il pensiero di avere un melanoma (perché non ho resistito alla tentazione di guardare roba in rete, maledizione!!!) e quello di aver preso un pizzico che tra qualche giorno si riassorbirà.
Nel frattempo, spero di non impazzire più di quanto non sembri da quello che ho scritto (che non è nemmeno italiano, diobò!).
PS: -13 ai Kasabian.
Ti pare che possiamo star male proprio in questo periodo di pre-concerto, cazzo?!?!?!?!?!
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