Passare da 8 gradi a 35 gradi CON AFA (temperatura percepita 50 gradi all'ombra) nell'arco di due settimane è LAMMERDA.
Sto malissimo e non so più in che modo commentare il tempo, e dire che quest'anno avevo deciso di impegnarmi per chiudere con le lamentele e godermi il caldo anche se notoriamente mi fa schifo...
Ma non pensiamoci.
E poi potrebbe andare peggio.
Tipo potrebbero esserci 35 gradi CON AFA tra nove giorni a Torino. Con la puccetta abbiamo studiato piani nei minimi particolari, però se c'è 'sto caldo non so come ci arrivo al palco e neanche come ci faccio DUE PRATI uno di fila all'altro.
Ma non pensiamo nemmeno a questo.
Può sempre andare peggio.
Tipo può non passarmi in tempo questa fottuta contrattura muscolare che mi fa vedere il firmamento ogni volta che muovo il braccio sinistro. Ma in fondo è soltanto una contrattura, per la verità sono più triste al pensiero che mercoledì prossimo c'è l'ultima lezione di zumba della stagione e poi devo stare senza per due mesi e mezzoh...tragedia D:
Va bene, forse è il caso che vada davvero a rivedere le mie priorità.
In attesa di ulteriori sviluppi sulla calura e i miei interessantissimi dolori: CONGAAAAA!!!!!!!!!!!
Ascolta i Muse, dicevano, sono musicisti coi controcazzi, dicevano...
mercoledì 19 giugno 2013
venerdì 14 giugno 2013
FRIDAY I'M IN LOVE
Avrei voluto lavorare stasera, ma a parte «Lie to me» sul 39 sto facendo il backup generale da un HD all'altro sicché nessun documento è disponibile.
Per una volta, dato che a poker c'era già stato a giocare mercoledì sera, mi sarebbe piaciuto che il marito avesse detto «Hey, questo fine settimana sei via, stasera allora usciamo e stiamo un po' insieme»...e invece STICAZZI.
Non è per il poker, ma per il pensiero, ecco tutto.
Waldo mi sta dicendo che gli occorrono altre 2 ore e 25 per finire di trasferirsi i file, spero che si sbagli perché non ho voglia di stare alzata così tanto.
Adesso vado a fare una doccia e a preparare la valigia per domani, poi mi infilo in quel forno crematorio che è la camera da letto e sto un po' con Asimov e i gatti, ecco.
Certe volte non posso fare a meno di compatirmi da sola per questi venerdì sera.
Per una volta, dato che a poker c'era già stato a giocare mercoledì sera, mi sarebbe piaciuto che il marito avesse detto «Hey, questo fine settimana sei via, stasera allora usciamo e stiamo un po' insieme»...e invece STICAZZI.
Non è per il poker, ma per il pensiero, ecco tutto.
Waldo mi sta dicendo che gli occorrono altre 2 ore e 25 per finire di trasferirsi i file, spero che si sbagli perché non ho voglia di stare alzata così tanto.
Adesso vado a fare una doccia e a preparare la valigia per domani, poi mi infilo in quel forno crematorio che è la camera da letto e sto un po' con Asimov e i gatti, ecco.
Certe volte non posso fare a meno di compatirmi da sola per questi venerdì sera.
domenica 9 giugno 2013
MA DE CHE??!!
Arriva puntualmente un momento nella mia vita in cui smetto di fare quello che mi diverte, come aggiornare il blog con delle CAZZATE, perché sento la necessità di darmi un tono.
Ma un tono de che??
La necessità di darmi un tono nasce dal pensiero che «Be' ma qualcuno che legge il mio blog c'è, o ci sarà, mica vogliamo fargli leggere delle cazzate, no???!!!»
Sì.
Sì perché questo è solo il mio diario, e nel mio diario ho sempre scritto delle gran cazzate insieme ai pensieri sconnessi che partorisco quando vado in crisi e mi galoppa l'ipocondria, e sì perché quando mi sforzo di fare "la seria" e di andare contro la mia natura il più delle volte finisco per cancellare ogni post che inizio (perché non è mai abbastanza buono), e il blog non lo aggiorno più.
È inutile, non scriverò mai dei post pieni di brillanti trame, acute osservazioni sul mondo che mi circonda o profonde riflessioni magari annotate con cura dal tavolino di un caffè. Non sono e non sarò mai contorta ma raffinata come Kafka, o una nuova Virginia Woolf, un Hemingway versione femminile, o qualcuno "tipo" Stephen King. Ho provato a mettermi addosso questa immagine romantica, anche uscendo con penna e Moleskine sotto il braccio per andare a prendere appunti in contesti diversi dalla mia cucina (al parco dove sto scomoda, e dove se c'è un maniaco in circolazione viene da me a chiedermi se sono tutta sola -no, sto con gli amici invisibili, testa di cazzo!- oppure al bar, dove c'è casino e non hanno il latte di soia) e il massimo che riesco a scrivere è una mezza pagina di cazzate.
Io sono io, e le cazzate fanno parte di me e questo è quanto.
Riuscirò a darmi pace, prima o poi, o almeno a smettere di voler essere quella figa che non sono per godermi un po' la vita?
Ai posteri l'ardua sentenza?
Ma anche no.
Ma un tono de che??
La necessità di darmi un tono nasce dal pensiero che «Be' ma qualcuno che legge il mio blog c'è, o ci sarà, mica vogliamo fargli leggere delle cazzate, no???!!!»
Sì.
Sì perché questo è solo il mio diario, e nel mio diario ho sempre scritto delle gran cazzate insieme ai pensieri sconnessi che partorisco quando vado in crisi e mi galoppa l'ipocondria, e sì perché quando mi sforzo di fare "la seria" e di andare contro la mia natura il più delle volte finisco per cancellare ogni post che inizio (perché non è mai abbastanza buono), e il blog non lo aggiorno più.
È inutile, non scriverò mai dei post pieni di brillanti trame, acute osservazioni sul mondo che mi circonda o profonde riflessioni magari annotate con cura dal tavolino di un caffè. Non sono e non sarò mai contorta ma raffinata come Kafka, o una nuova Virginia Woolf, un Hemingway versione femminile, o qualcuno "tipo" Stephen King. Ho provato a mettermi addosso questa immagine romantica, anche uscendo con penna e Moleskine sotto il braccio per andare a prendere appunti in contesti diversi dalla mia cucina (al parco dove sto scomoda, e dove se c'è un maniaco in circolazione viene da me a chiedermi se sono tutta sola -no, sto con gli amici invisibili, testa di cazzo!- oppure al bar, dove c'è casino e non hanno il latte di soia) e il massimo che riesco a scrivere è una mezza pagina di cazzate.
Io sono io, e le cazzate fanno parte di me e questo è quanto.
Riuscirò a darmi pace, prima o poi, o almeno a smettere di voler essere quella figa che non sono per godermi un po' la vita?
Ai posteri l'ardua sentenza?
Ma anche no.
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