Cara Me del Futuro,
oggi sono fuori di testa. È ancora venerdì, vero? Sono le 23.37 quindi sì, è ancora venerdì. Forse è perché gli ultimi tre o quattro giorni sono stati tutti uguali - alla mattina un po' di sole, il pomeriggio, la sera e la notte vento, tuoni e pioggia - oppure sto semplicemente dando i numeri, ma non mi sono accorta che giovedì è trascorso e stamattina non avevo idea di che giorno fosse. Mi erano già capitate le intere settimane di incubi, e anche che qualcuno mi rimanesse attaccato addosso per qualche ora dopo il risveglio, ma di portarmelo in giro per tutto il giorno no, non ricordo che mi sia mai successo. Solo con i sogni belli, quelli in cui sono innamorata.
Magari è stata la faccenda della zia a mettere in moto tutto, o forse il fatto che con la mamma ne abbiamo riparlato per almeno quaranta minuti in quella telefonata di un'ora - troppo, troppo tempo. Mi sono avvelenata e la colpa è mia, avrei potuto dire "Adesso basta" in qualunque momento e non l'ho fatto, perciò se ti ricapita e rileggi queste parole cerca di farlo tu. Di' BASTA quando senti che la misura è colma, non aspettare sempre che il fiume rompa gli argini che non è il Nilo, non nutre la terra, fa soltanto danni irreparabili.
Altra cosa: puoi leggere tutti i manuali di questo mondo, anche quelli di auto-aiuto, ma quello che ti diranno sarà sempre che se vuoi qualcosa è inutile stare seduta con le mani in mano ad aspettarla, e per esteso - questo lo aggiungo io - non ti serve nemmeno continuare a ripeterti che "tanto non ce la farai". Magari non a fare quella cosa che hai in mente, ma un altro risultato comunque scaturirà dai tuoi tentativi.