Ancora oscillo tra il sentire che questo romanzo mi sta salvando la vita e no, in realtà me la sta rovinando. Oggi devo dire che sono stata più Team Salvataggio. Stamattina terapia: ho pianto. Credo più di quanto io abbia pianto in passato durante le mie sedute del lunedì. Nel pomeriggio sono uscita a fare una passeggiata e mi sono incazzata come un caimano, vorrei sapere quali sono le turbe della vecchia saccentona che ogni volta che ci incontriamo e c'è da approcciare quelle due adorabili cagnoline, di cui lei NON è proprietaria, sottolineo, deve rimproverarmi di qualcosa o suggerirmi qualcosa o farmi notare qualcosa...
«Ma no, la cagnolina non la devi accarezzare così! No, non darle un altro biscottino, dagliene solo uno perché altrimenti si abitua e poi se non ti rivede domani ne può soffrire!»...
... insomma, signora, ma si faccia un anfiteatro di cazzi suoi! Oggi ho sorriso e ho deciso di soprassedere ma è già la terza volta che mi succede di sopportare un pistolotto per carità, bonario, fatto col sorriso, ma fuori luogo e non richiesto. Non le concederò una quarta possibilità di farmi venire mal di fegato perché anche di trattenermi e di essere sempre accomodante comincio francamente a stufarmi. Educata e rispettosa sì, quando educazione e rispetto sono reciproco.
A seguire è stato un lunedì ordinario di cambio biancheria e lenzuola senza particolari slanci emotivi e di energia, ma non sempre la pera di endorfine post camminata Feat. bicchierone di acqua e magnesio è immediata, oggi ci ha messo un po' a salire, e dopo cena ero convinta di ignorare il file del romanzo e di fare qualunque altra cosa che non fosse scrivere narrativa. Invece l'ho aperto, ho cominciato, ho lavorato. E toh, guarda, mi sento meglio. Magari non mi è ancora tornata la fotta totale ma ho avuto una semi-fotta, che è sempre meglio di zero fotta.
Ne avevo bisogno. La questione delle ricerche sul DPTS è stata seria, mi ha cagionato veramente tanto dolore, e così la prospettiva di dover rivedere una ventina di pagine — tutto il lavoro della scorsa settimana — per tagliare e correggere e buttare quello che mancava di coerenza e realismo. I tempi si sono dilatati, dovrò aggiustare l'intero piano di lavoro per il resto dell'anno e potrei non riuscire a pubblicare per ottobre ma hey, il lavoro del giorno è finito. Ho riletto, aggiustato, tagliato, corretto e stampato le note di lavoro per domani mattina e il mio mondo interiore è tornato a un suo ordine, a un suo equilibrio (... dei, sembra lo spot dei fermenti lattici che fa tornare il sole dopo la tempesta intestinale, quanta poesia -_- ).