Se ci ripenso non so se ridere o piangere,
meno male che ho un marito molto più capace di me a sdrammatizzare.
Stamattina alle sette mi sono svegliata di botto e lui non c'era.
So che quando lavora alla festa in piazza fa tardi, ma le sette di mattina mi sembrava decisamente TROPPO tardi,
così mi sono fatta venire un infarto, mi sono riavuta, mi sono scapicollata in cucina in cerca del cellulare e ho trovato il suo messaggio delle ore 4.19 del mattino: «Amore mi apri? Sono rimasto fuori da casa.». A quel punto sono volata giù in garage e il poveretto era lì che dormiva in macchina,
e tutto perché ieri sera prima di andare a dormire mi sono dimenticata di togliere il catenaccio alla porta di sotto, che una volta chiuso mette la casa in modalità «Fortezza Inespugnabile» e poi stamattina non ho sentito né telefono né campanello.
Il topo l'ha presa sul ridere, si è lavato i denti ed è volato a letto.
Io volevo seppellirmi.
C'ero rimasta così male per la mia idiozia che non sono più riuscita a prendere sonno, e per smettere di insultarmi mi sono infilata la tutina e sono andata a camminare appesantita da cavigliere, pesi e pesetti
(se avessi avuto un cilicio mi sarei messa anche quello) e con tutta l'intenzione di sfogarmi. Del resto non sarebbe stata la prima volta che andavo a camminare facendomi un pianto nel frattempo, non mi sono mai neanche preoccupata di quello che poteva pensare la gente che mi incrociava in certe condizioni pietose (anche se tra berretto, cuffie grandi e occhiali da sole, detto tra noi è tanto se mi si vede il naso), ma alla fine non ho pianto per niente.
Poco dopo che ero partita un tizio sudatissimo mi ha superata correndo e mi ha fatto un cenno di saluto con la mano. Non so perché ma il gesto mi ha fatta sorridere, e pensare a qualcosa come
«Hey, ecco un'altro sudatore della domenica mattina...ciao amichetto!!». Poi più avanti ho incrociato una tizia sorridente a spasso con il cane, e un tipo col panzone e senza maglietta che sculettava a ritmo di musica. E alla fine sono tornata a casa un po' meno depressa.
Ho fatto la doccia, mi sono tagliata un melone
(e anche un dito -.-), ho bevuto un tè bancha con lo zenzero fresco, e adesso inizio a sentire gli effetti della pera di endorfine.
Quando sentirsi idioti porta a cose buone...
(eh...)
Forse oggi scrivo un po'.
Ah perché non l'ho detto a nessuno, ma dopo la pausa di qualche giorno ho ripreso a scrivere.
Cioè,
non proprio a scrivere, ma a trascinarmi al pc per battere un po' i polpastrelli *tip tip tip* sulla tastiera che non è la stessa cosa che "produrre" o "scrivere cose sensate" ma ci si avvicina di molto, e comunque è un tentativo coraggioso che in fondo mi fa onore, e allora se prendo la cosa un po' così, di largo, pensando
«Oggi sbatto un po' i polpastrelli sui tasti» anziché
«Oggi scrivo» magari ottengo di più che non alzando il tiro e partendo con chissà quali aspettative.
A proposito di
FUFFA scrittura, questo è l'ultimo
UPDATE per
«I veleni di Oysya», che dato l'enorme successo
(-____-) ho deciso di troncare così.
Speriamo che adesso nessuno si uccida per il dispiacere...
(-____________-)