Il 26 giugno del 2013 scrivevo una mail ad un'altra persona (con il mio inglese maccheronico -terribile) discutendo con lei di rapporti interpersonali soffocanti, di errori che avrei voluto non commettere più e cose del genere.
«Do I told you about my last bestfriend, who is no longer my bestfriend?
We've known each other on the net, six years ago. One day she took a train and travelled at least 3 hours to come to see me, and when I saw her get off the train I've been sure that I would have loved her for the rest of my life, like a sister or better like a part of my soul.
From that day, I've started to do my best for her...to do EVERYTHING to be loved.
I wrote emails, and poems and short and long stories for her.
I can't remember how many presents I've bought for her...big present, small presents...everything that she could like.
There have been just another bestfriend in my life, a girl I would have died for, and we've been best friends for five years, but one day she found a boyfriend and everything went wrong. I've started to be jealous, and to be aggressive because of jealousy, to make her unhappy till she has got away from me. I've never seen her again, but I've spent seven years thinking about that girl and our friendship, and when I meet my last bestfriend I didn't wanted to make the same mistakes I made before, but...guess what I did.
I thought I would have never lived without her, and you can't imagine the pain I've felt when she started to feel the pressure and so she vanished.
I don't know how many times we've quarreled in the past six years, and how many nights I've spent thinking of her and crying, or damning the day we've known, but the truth is that I can't expect her to do what I want. I can love someone else with all my heart, but I have to deal with the fact that this person is free not to reciprocate.»
Mentre tu pensavi che ti considerassi come un cesso in cui riversare tutta la mia merda io facevo autoanalisi, tanto per cambiare, e lo facevo senza darti colpe né accusarti di niente. Ragionavo sui miei errori e sulle mie aspettative sbagliate ed esagerate.
Queste parole adesso non le scrivo con rabbia, ma come una semplice constatazione: per un po' ho pensato sinceramente di essere stata una cogliona a non ricambiare la tua cattiveria, toccando ogni tuo punto debole come hai fatto tu con me per poi voltarti le spalle e andarmene come se non avessi fatto niente di male, magari pensando che in fondo le mie parole piene di veleno non avrebbero avuto conseguenze su di te e non prendendomi la responsabilità di quello che mi era uscito dal cervello, ma adesso sono contenta di non averlo fatto.
Sono contenta e sono orgogliosa di aver ascoltato la parte migliore di me, di aver cercato di capirti nonostante tutto. Pensavo anche che fosse stupido scrivere altri post e frasi e frecciate su di te perché era pur sempre una manifestazione di un qualche interesse, che sentivo quando invece avrei voluto darti un bel calcione e in culo e andare avanti con la mia vita, ma era anche quella soltanto una fase che dovevo superare.
Ciao cara, spero che la vita ti sorrida e che riuscirai a realizzare tutti i tuoi fantastici sogni... quelli che "per scaramanzia" non hai mai voluto rivelarmi.
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