Non riesco ancora a rendermi conto che è passata UNA SETTIMANA da quando la Ele è stata qui, sette giorni fa a quest'ora stavamo bevendo il caffè nella mia cucina in mezzo ai libri che ci eravamo regalate, oggi invece sono quasi svenuta e ho dovuto dormire un'ora e mezza per poi svegliarmi più umida della spugna dei piatti, coi capelli acconciati in stile Super Gogeta e una crisi dì identità.
Sono a pezzi, cerco di rimettermi un po' insieme ma soprattutto mi chiedo come tornare alla vita quotidiana di una settimana fa, come tornare sul pianeta terra dove ho un sacco di email a cui rispondere, un editing da finire e il nuovo capitolo di una fanfiction a quattro mani da scrivere senza manco mezza idea nel cervello.
COME FACCIO
(dio delle città e dell'immensità!!!!!!)
Ah, poi non parliamo nemmeno del concerto dei Metallica di martedì scorso. Non ne parliamo altrimenti la poca razionalità che mi rimane se ne va a farsi fottere insieme a tutto il resto dei miei neuroni.
Domani Omar va a Torino con Davide a vedersi là l'ultima di Champions League, e ci ho messo giorni a convincerlo a fermarsi a dormire e a non tornare a casa subito dopo la partita, ma se ora penso che sarò sola da domani a domenica mattina in questo stato emotivo pietoso ho quasi un po' di paura.
Mi toccherà sfondarmi di libri e di musica nuova, ché prima di andarsene quella disgraziata della sister mi ha lasciato in eredità la trilogia della Palazzolo (a lei tanto cara), i Fort Hope e i Black Veil Brides. Insomma, annaspando, ma in qualche modo ne uscirò anche stavolta.
Forse.
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