Quando ti prepari al Camp NaNo, e rileggi i vecchi appunti |
Fare Camp NaNoWrimo Prep come piace a me. Cioè alla cazzo di cane.
Negli ultimi giorni mi sarei dovuta concentrare sulle nuove schede personaggi e invece, siccome ero depressa, ho fatto una serie infinita di copertine per ogni singolo scritto salvato nell'hard disk, e adesso sono soddisfatta ma anche indietro come il culo con il lavoro principale.
Pazienza, oh. Un ciclo che arriva dopo cinquanta giorni può avere delle conseguenze inimmaginabili, del tipo che tra martedì e mercoledì volevo seriamente morire e stanotte ho finito di rileggere Cime Tempestose e mi sono messa a piangere.
Emotività incommensurabile. Le crisi adolescenziali mi fanno un raspone proprio.
Comunque, in qualche modo sono pronta per il Camp. Ci sono la Laura e la Silvia. Le word wars, le moffette e i quokka-plot-twist.
Perdindirindina.
Perdindirindina.
Me lo godrò, questo mese di aprile. Ho abbassato il totale di parole da 37.000 a 35.000 per non dover impazzire (farlo una volta l'anno mi basta), ma ci darò dentro e vaffanculo al resto. Anni passati ad analizzare ogni cosa che mi capitava, dalla più insignificante alla più importante, con la convinzione che prendere in esame tutto mi avrebbe aiutata a capire e a migliorare: direi che ho spazzato bene sotto il tappeto, e ho fatto un mucchio di spazio per buttarci un po' di ciarpame che adesso non ho proprio voglia di guardare.