domenica 29 luglio 2012

IL POST CHE MI SERVE

Ho sonno ma non vado a dormire. Non ancora.
Prima mi serve un post veloce ma che sia un post, perché questa appena trascorsa è stata una di quelle serate in cui avevo bisogno di scrivere cagate, niente di serio, ma comunque dovevo usare la tastiera e non l'ho ancora usata abbastanza. Poi mi prudono le falangi, ecco.
FUCK THIS SHIT!
Un'ora fa mentre ero in bagno (va specificato che ero in bagno perché è nello spazio tra il cesso e la doccia dove prendo le decisioni più importanti e dove, spesso mentre faccio la cacca ho delle vere e proprie epifanie) ho deciso che non sono più sicura di voler iscrivere «L'attesa di Sofia» al Camp NaNoWriMo di agosto perché a dispetto dell'entusiasmo con cui ho radunato testi e appunti ancora mesi fa in fase preparatoria, non sento più la spinta giusta per avviare la stesura del romanzo. Non voglio iniziare un lavoro e poi fermarmi a metà strada perché sono stanca e non mi raccapezzo più. Inoltre vorrei dire, ma può una persona normale scrivere due romanzi E occuparsi dell'editing di un libro di psicologia contemporaneamente?
Credo proprio di no, o almeno non senza fare un lavoro di merda.
E se non può farlo una persona normale figuriamoci se lo posso fare io, che ci sono giorni in cui a momenti non mi ricordo neanche dove sto di casa. No, quello che dovrei fare in questo momento della mia vita è mandare tutto affettuosamente a fanculo, leggere libri e dare aria al cervello, non continuare a riempirmi le giornate di incombenze che non hanno senso.
Per chi le faccio poi, tutte queste gare? A chi devo dimostrare di essere Wonder Woman?!

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