Che dire, insomma?
Natale è già passato, è arrivato talmente in fretta che neanche me ne sono accorta.
[Ho aspettato tutto il giorno che quel trippone di Babbo Natale mi deponesse i Cippilippi sotto l'albero ma niente, ormai è santo Stefano e ho perso le speranze. E dire che ero stata chiara nella mia letterina! E dire che ho chiesto una cosa facile quest'anno!! -L'anno scorso il regalo era più impegnativo, volevo che Jack White tornasse in Italia e che i The Raconteurs cacciassero fuori un nuovo album- Suvvia, diciamoci la verità Babbo: HAI BATTUTO LA FIACCA! I Cippilippi sono solo in quattro, non ci mettevi niente a ficcarli dentro un volo Ryanair -che risparmiavi pure!- e a mandarmeli a casa, 'tacci tua!]
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Sono SEMPRE su un altro pianeta.
In questi giorni mi sono dedicata con grande impegno allo studio e la lettura delle carte angeliche (mi segnalano tra l'altro una sfilza di eventi positivi, abbondanza, felicità, nuove opportunità sul lavoro... ok, mi faccio i pop-corn, mi siedo e aspetto) e di un nuovo libro, «The Healing Codes», che illustra una tecnica rivoluzionaria e scientificamente dimostrata in grado di eliminare lo stress a tutti i livelli (conscio, inconscio, cellulare) e quindi di guarire il corpo e la mente attraverso l'uso delle mani su quattro punti chiave del corpo. Ho cominciato ad applicare il codice tre giorni fa andando un po' per tentativi, come succede sempre quando si comincia un nuovo lavoro, e quello che ho ottenuto per ora è stato di smuovere un sacco di robaccia che credevo non esistesse da nessuna parte dentro di me (non vi dico gli incubi nelle ultime notti...), e di rendermi conto che per quanto mi riguarda quasi tutto si riduce alla mia incapacità di perdonare.
Chiariamo le cose: non mi riferisco a fatti recenti, che in quanto tali potrebbero giustificare una mia mancanza di elaborazione/digestione, ma mi riferisco a cose che mi sono successe nella notte dei tempi e a cui rimango ancora in qualche modo attaccata (pare tuttavia che sia normale per la maggior parte di noi, che ne siamo consapevoli o meno). Nei prossimi giorni (settimane, mesi, anni... vediamo quanto mi occorre) ci lavorerò, sono molto curiosa di vedere che impatto avrà tutto questo nella mia quotidianità.
Per il resto non ho un cazzo voglia di andare in giro a vedere parenti domani, che tra l'altro piove in orizzontale, fa un freddo porco e si starebbe tanto meglio in casa sotto la copertina a fare le nanne (io avrei quelle solite due, tre settimane di sonno arretrato da recuperare), ma mi tocca sicché non potrò fare altro che rassegnarmi.
Che belle le feste.
Ma passare direttamente al 7 di gennaio no?
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