mercoledì 30 luglio 2014

MARY POPPINS' BAG? BITCH, PLEASE!

Giorno 1 di vere pulizie: che dire?

Ho fatto bene a comprare una mascherina per proteggermi dalla polvere, altrimenti a quest'ora starei ancora starnutendo e avrei un naso che neanche il Pagliaccio Baraldi. Poi sinceramente io avevo già ripulito le camere da letto a gennaio (rimediandoci una rinite), quindi, da dove cazzarola sono saltati fuori DUE SACCHI E MEZZO di vestiti e biancheria da buttare? 
Le soluzioni sono due: o la mia casa produce ciarpame da sola oppure i miei mobili sono senza fondo peggio della borsa di Mary Poppins.
Adesso nell'armadio e nei cassetti ci sono i rotolacampi e si sente l'eco, e tra le varie cose ho scoperto di avere nr. 7 tovaglie di tutte le misure e i colori tra cui una da dodici, una da quattro e una da sei persone complete di tovaglioli (quando cacchio le ho comprate che non mi ricordo???) e molte con le mucche (tutti regali di mamma). Ho due coppie di asciugamani bianchi bordati di pizzo (regali della suocera) troppo belli e delicati per essere usati, i centrini all'uncinetto fatti dalla defunta zia Pina, una spazzola rotante con phon incorporato per farsi la piega "As seen on TV" (... mamma? Roba tua, vero?), una coppia di asciugamani rossi di Natale di dubbia provenienza (nel senso che non mi ricordo se sono regali o se li ho comprati io), nr. 6 borsellini omaggio della Boscolo Travel di varie misure, un ombrellino bianco (la domanda è: perché sta nell'armadio e non nel portaombrelli?), due borsette che tipo dentro ci stanno un burrocacao e le chiavi di casa e basta, un cappellino rosso stile "Royal Wedding" (WTF??! O_o), uno scatolone PIENO di canottiere e magliettine di Red's che non andrebbero bene neanche alla mia nipote piccola e nientepopòdimenoche un pigiama estivo del marito (ignoravo che mio marito potesse possedere un pigiama estivo dato che dorme in mutande da maggio a ottobre).
Non approfondiamo poi il discorso sulle scarpe, ma solo perché stavano in un altro armadio che ho appena iniziato a svuotare e anche perché dopo i sandaletti a cono non sono più sicura di voler approfondire tale discorso. Voglio dire, ci sono andata in giro con quei coni gelato da piedi, cristoddio.
Insomma, tanto per concludere il piccolo bilancio iniziale potrei dire che il problema non sta nel possedere troppi vestiti bruttissimi, vecchi come il cucco, strausati e coi pelucchi da eccesso di lavatrici, e nemmeno nell'aver avuto il coraggio di tenere delle ballerine con spelacchiature da usura malamente coperte con l'indelebile nero, bensì nel fatto di aver sparso questa merda per tutti gli armadi di casa.

Vabè, comunque per oggi ho finito e posso andare a sfondarmi di video dei Metallica finché non mi escono delle chitarre dalle orecchie (non so come commentare questa mia parentesi metal se non con le parole della Titta: «Vale, non è mai troppo tardi per diventare una metallara!»).

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