Ormai ho capito che devo (a malincuore) rinunciare all'aggiornamento quotidiano del blog, perché l'unica grande differenza che sto vedendo tra il NaNoWriMo del 2011 e quello attuale è che allora non avevo la stessa vita sociale, e avevo invece molto più tempo libero. Chiariamo: è una cosa STUPENDA, le mie amicizie al momento sono l'Amore con la A maiuscola, non mi sto certo lamentando. E comunque, alla fine quello che conta è che il NaNo stia proseguendo per il meglio.
HO LA FOTTA, ancora. È una cosa pazzesca.
Ma la cosa ancora più pazzesca è che non ho ben capito che cosa sia successo di preciso che mi ha fatto cambiare idea sulla scrittura, che nel giro di una notte ha spezzato ogni mio indugio e mi ha permesso di cominciare a scrivere ogni giorno dopo che ho trascorso gli ultimi cinque anni a bestemmiare per mettere insieme un titolo e dieci righe di sinossi (e nient'altro).
Ogni volta che immaginavo di tornare a un momento come questo, niente sogni di gloria ma solo un intenso e soddisfacente lavoro quotidiano, pensavo che avrei avuto bisogno di una specie di miracolo. Pensavo che prima o poi mi sarebbe accaduto qualcosa di sconvolgente, che magari avrei avuto una rivelazione durante il sonno, o avrei visto un segno in cielo. Invece niente, un cacchio di niente, mi sono svegliata la mattina di Halloween tutta agitata pensando al NaNoWriMo e quand'è stato il momento ho iniziato a scrivere. Tutto qui.
Era davvero così semplice? Probabilmente sì, ma è altrettanto probabile che prima avessi bisogno di complicarmi la vita per arrivare a questa sconvolgente semplicità. Anche il perché di questo bisogno, tra mille altre cose mi è ignoto, ma qui preferisco davvero non indagare.
MOOD:
Ti amo, NaNoWriMo! |
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