domenica 11 febbraio 2018

SPEGNI E RIAVVIA

Domani sarà trascorsa una settimana esatta da quando ho smesso di prendere lo Xanax. Dato che il dosaggio era molto basso e che l'ho preso soltanto per un mese e mezzo non mi sono posta grandi problemi per gli effetti dell'astinenza - mi correggo: non ci ho pensato affatto - incoraggiata anche dall'insolito e costante buonumore dei primi tre giorni senza farmaco.
Poi giovedì, senza alcun segno premonitore, LA DEBACLE.
Pianto regolato a forza 15 già dal risveglio, la fatica bestia prima di prendere sonno pur non avendo bevuto il caffè, e venerdì notte un'insonnia quasi totale. A seguire, crampi addominali, bruciore di stomaco, tensioni muscolari. L'ansia perché ho male dappertutto, l'ansia perché non ho appetito (devo per forza star male malissimo, perché quando mai io non ho fame), l'ansia perché dormo poco e non riposo, l'ansia perché ho l'ansia... e una vocina nella mia testa che canticchia «stai più o meno come stavi prima di iniziare la cura, non è fantastico?? Uacci uari uari, uacci uari uari!!!!!!!!»
Quando mi son detta, e l'ho anche scritto, "va bene, smetto con lo Xanax e sto a vedere cosa succede" non dovevo essere molto in me, perché l'ho detto e l'ho anche scritto ma poi l'ho dimenticato, rimosso, cancellato, annullato. Solo stasera, a quasi una settimana di distanza dalla sospensione, mi si accende un piccolo neon nel cervello - scoppietta, tentenna, si spegne e si riaccende sei o sette volte prima di decidersi - e penso cazzarola, ma non sarò mica un pochino in astinenza, eh?
Che genio del male.

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