martedì 26 maggio 2020

MA LE MANI, METTERLE IN TASCA NO?

Due settimane sulla scheda del protagonista di Asylum (comunque con mille punti di domanda perché, ma non era un romanzo corale????!) e sono stanca prima ancora di rimettermi per davvero al lavoro sulla revisione. Il punto è che devo riscrivere TUTTO, a parte eliminare l'infodump ci sono delle assurdità che non so come ho fatto a fa passare nella precedente revisione. Vuol dire scene da cambiare, altre da scrivere ex novo, dinamiche da rivalutare. Dove la trovo la voglia, che ultimamente ho fatto ogni genere di capriola pur di non trovare il tempo di mettere giù della narrativa? 
Come se non bastasse oggi la ventola del portatile ha cominciato a gracchiare (sei mesi di utilizzo e giusto per scrivere e guardare qualche video su YT, niente giochi né altre attività impegnative), mi dà un fastidio indescrivibile e non so valutare se si tratta del segnale di un problema più grave o se si è solo impolverata - e chi ce le mette le mani per fare le pulizie? Io no di sicuro, che quanto a competenze in materia so giusto accendere e spegnere. 
Sono in questo stato emotivo e non è ancora arrivato il caldo fetente. Capita la gravità del problema?
So che sei lì dietro l'angolo, Caldo Fetente. Che ho cercato di non mettere le mani avanti quest'anno, di non prepararmi < < come ogni anno > > al peggio, ma è da fine febbraio che dico al dottor G. «Sa, dottore, preferisco continuare le sedute adesso che arriva la bella stagione perché, non per mettere le mani avanti, ma il caldo tende a crearmi dei grandissimi scompensi». Giuro, fine febbraio. Poi magari andrà davvero meglio di quanto immagini, chi può dirlo. Potrebbe capitare un'estate come quella del 2014: pioggia, temperature sotto le medie, mai acceso il climatizzatore, sempre dormito con il lenzuolino e i pantaloni del pigiama quelli lunghi. Che spettacolo.

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