sabato 13 ottobre 2012

DEUS IRAE

«Strano, pensò. Ci preoccupiamo solo della nostra piccola città; una vittoria esterna, nel resto del mondo, da parte del Dio dell'Ira non ci turba -ci limitiamo a curare il nostro giardinetto. Ecco come ci ha ridotto la guerra, considerò. I nostri orizzonti sono affondati; la nostra visione del mondo si è rattrappita. Siamo come delle vecchie, che grattano nella polvere con gli artigli reumatici. Che raschiano lo stesso ridotto perimetro di caccia di nutrimento. Eccomi qui, allo scoperto, impaurito; voglio tornare a Charlottesville, ed è probabile che l'inc si senta come me. Siamo stranieri che viaggiano per il mondo, infelici e stanchi, presi dal desiderio di tornare alla loro terra.
 Una immagine femminile gli si avvicinò, a piedi nudi sul suolo desolato, le braccia protese.
 L'estensione del Grande C.»

Philip K. Dick, Roger Zelazny

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