giovedì 3 gennaio 2013

ORA E PER SEMPRE

Si spostò ancora, e sfiorò nuovi volumi.
«L'ultima poesia di Edgar Allan Poe, rifiutata. L'ultimo racconto di Herman Melville, mai visto.»
«In che modo?»
«Siamo andati a trovarli sul letto di morte nelle loro ultime ore di vita. I moribondi, a volte, parlano in altre lingue. Se conosci l'idioma del delirio sei in grado di trascrivere le loro strane e tristi verità. Ci occupiamo di loro come guardiani speciali nella notte profonda, raccogliamo un ultimo lampo vitale, li ascoltiamo da vicino e conserviamo le loro parole. Perché? Dal momento che siamo i passeggeri del tempo, abbiamo pensato che bisogna salvare ciò che può essere salvato nel nostro passaggio verso l'eternità, per conservare quello che può andare perduto se trascurato, aggiungendovi qualcosa della nostra lunga vita errante.»

Da qualche parte suona un'orchestrina


«Meno uno e inizia il conteggio.»
Noi eravamo distesi in attesa di essere presi e lanciati nel cielo dal vento di fuoco.
E fummo afferrati e scagliati via.
"Oh, mio Dio" pensai. "Aiutami a gridare: Stiamo salendo, stiamo salendo."
Ma il silenzio ci strinse, come monaci penitenti, al suo petto.
Perché persino il razzo tuonante, che squarcia l'anima sulla Terra, a qualche chilometro di altezza procede in silenzio, cammina sulle stelle senza rumore di passi, come in ammirazione della grande cattedrale dello spazio.

Leviatano '99


RAY BRADBURY

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