domenica 27 agosto 2017

DAI, SOLO UN ALTRO PO'

Quasi le quattro di mattina, ascolto Chopin con le braccia incollate alla tavola per il caldo e cerco di tenere gli occhi aperti ancora per un po', dai, solo un altro po'. Finalmente ho ingranato con DR (ho scritto un migliaio di parole ma con grande trasporto, che mi importa molto più che scriverne duemila con il culo e senza sentimento) e ho preparato la linea temporale per la song-fiction. 
Frega niente di come viene e di dove mi porterà: ho deciso di scriverla e lo farò. Ci vorrà un po' più di un fine settimana per una stesura completa, forse quindici giorni, e dovrei cavarmela con una cinquantina di pagine. Ventisei con interlinea 1,5 le ho già buttate giù ad agosto del 2014 e non sono da scartare, quindi un solido inizio non mi manca. Ipoteticamente potrei esser pronta per un nuovo appuntamento con Amazon KDP a fine settembre (crediamoci sul serio, per una volta).
Quanto a DR, uno dei principali villain adesso ha una nuova faccia e con quella una nuova storia personale, che per il momento conosco in modo superficiale ma di cui aspetto con ansia i dettagli. È un gran mascalzone e lo adoro già, e in questa nuova stesura sono pronta a dargli lo spazio che merita e che non ha avuto nella stesura precedente - che per inciso mi sembrava proprio niente male, ma riletta a distanza di anni mi sta facendo venir voglia di frullarmi i bulbi oculari col Minipimer. 
Ho soltanto il problema del flusso inarrestabile di parole da gestire, di questo passo mi toccherà spezzare il libro in due/tre volumi (MA ANCHE NO), per il resto è di nuovo "Stay in the Flow" (parafrasabile in "Stay in the Fotth" o "with the Fotth" - cara, carissima Fotta, al contrario dei trentacinque gradi notturni tu mi sei mancata tantissimo). E allora stiamoci finché dura. 

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