Oggi pomeriggio mi sono comprata una maglietta con La Pantera Rosa e una con Pucca e Garu, e prima che qualcuno commenti sappia che: a) me ne sbatto se sono inadatte alla mia età b) me ne sbatto se mi stanno "come un preservativo su un uovo di struzzo" (cit. Pulsatilla).
E poi mentre stavo per andare in cassa a pagare le magliette, alla radio del negozio hanno passato "I BELONG TO YOU" e dopo una reazione tipo jhgjhbhbgyhbhb di cinque secondi, mi sono rifatta il giro di TUTTO il negozio CANTANDO.
Waaaaaaaaaaah, che belle le Muse-Sorprese!!
martedì 31 maggio 2011
sabato 28 maggio 2011
ASDNHGUHGIT
Qualche volta mi voglio veramente bene, se non altro perché mi faccio ridere da sola
giovedì 26 maggio 2011
A ENZO MICCIO PIACERÀ QUESTO ELEMENTO
...ma perché devo avere un culo al posto di una faccia normale?! -___-'' |
Eh sì, è inutile tenerlo nascosto.
Ci abbiamo provato fino alla fine, abbiamo lottato strenuamente, ma ormai questo scatto ha iniziato a girare per le riviste di gossip e quindi ci tocca ammetterlo...che siamo andate anche noi al ROYAL WEDDING con questi deliziosi cappellini che Enzo Miccio (♥) SICURAMENTE approverà u_u
A parte questo, oggi ho mangiato il gelato più buono del mondo, ho fatto i discorsi peggiori in ogni negozio in cui abbiamo messo piede e cosa ancora più importante, mi sono divertita un casinoooo!!!!!
Lale aka Cyb, dopo oggi te lo devo dire, che io sarò la tua POLPETTA forever ♥
martedì 24 maggio 2011
IPOTIZZANDO
Può sembrare prematuro, ma io ho già fatto i miei bravi conticini calendario alla mano e TECNICAMENTE il 26 giugno non avrò il ciclo e SEMPRE TECNICAMENTE non sarò in pieno premestruo, quindi IPOTETICAMENTE vivrò il secondo concerto della mia vita senza sentirmi un bidone per la raccolta dei rifiuti urbani solidi E NON È COSA DA POCO u_u
OFF TOPIC:
ecco la foto INUTILE del giorno ovvero LE TAZZINE COLORATE DI OVVIO, che vogliono sottintendere il mio desiderio di uscire di nuovo al più presto per stare tutto il pomeriggio dentro un negozio a palpare ogni cosa saltellando ed esclamando "Chebello chebello chebello bellobellobello!!!" come se normalmente vivessi in un mondo in cui non esistono tazze, tazzine e cazzilli simili (in realtà è uno degli effetti collaterali, ma anche dei lati positivi, di non uscire mai di casa...quando esci scopri il mondo per la prima volta come un bambino)
OFF TOPIC:
ecco la foto INUTILE del giorno ovvero LE TAZZINE COLORATE DI OVVIO, che vogliono sottintendere il mio desiderio di uscire di nuovo al più presto per stare tutto il pomeriggio dentro un negozio a palpare ogni cosa saltellando ed esclamando "Chebello chebello chebello bellobellobello!!!" come se normalmente vivessi in un mondo in cui non esistono tazze, tazzine e cazzilli simili (in realtà è uno degli effetti collaterali, ma anche dei lati positivi, di non uscire mai di casa...quando esci scopri il mondo per la prima volta come un bambino)
sabato 21 maggio 2011
LIBERTÀ
A volte i passi difficili, quelli che fanno paura, quando li fai poi ti aprono un mondo che non immaginavi esistesse.
Mi ci è voluto tanto tanto coraggio per scrivere quell'e-mail e dire la verità, ma ancora di più per guardarla in faccia questa verità e capire che non ero più attaccata a una persona ma solo al ricordo di un tempo finito da tanto. Da una parte c'era l'urgenza di dare una svolta alla situazione, di chiuderla, perché ci stavo troppo male e la schiena me lo stava dicendo da giorni, ma dall'altra c'era il dolore di dover mettere la parola "FINE"...perché sapevo che questa volta era diversa dalle altre, che non avrei voluto affrontare ampie discussioni per trovare il modo di tornare indietro o di risolvere la cosa. Non c'è più modo di risolvere, o forse non c'è più niente da risolvere, questo è quanto. In fondo, pensandoci a mente fredda, volevo solo continuare a maltrattarmi, volevo continuare a ruminare, a recriminare, ad accusare e stare male. Volevo portare avanti un rapporto distruttivo per avere sempre modo di ricordare che sono sbagliata e indegna (secondo l'Inquisitrice, perché questa è opera sua senza dubbio), ma adesso è finita anche questa storia, e mi sento sollevata, e LIBERA, senza verità non dette alle spalle, e senza nessun rimpianto perché sono sempre stata convinta, e lo sono tutt'ora, che dare amore non sia mai sbagliato a prescindere da come va a finire un rapporto. Ogni tanto lo dico, per rabbia, che mi sento di aver sprecato tempo ed energie ma non lo penso davvero: voler bene è uno spreco solo se ci si aspetta di ricevere qualcosa in cambio e non lo si riceve.
Mi ci è voluto tanto tanto coraggio per scrivere quell'e-mail e dire la verità, ma ancora di più per guardarla in faccia questa verità e capire che non ero più attaccata a una persona ma solo al ricordo di un tempo finito da tanto. Da una parte c'era l'urgenza di dare una svolta alla situazione, di chiuderla, perché ci stavo troppo male e la schiena me lo stava dicendo da giorni, ma dall'altra c'era il dolore di dover mettere la parola "FINE"...perché sapevo che questa volta era diversa dalle altre, che non avrei voluto affrontare ampie discussioni per trovare il modo di tornare indietro o di risolvere la cosa. Non c'è più modo di risolvere, o forse non c'è più niente da risolvere, questo è quanto. In fondo, pensandoci a mente fredda, volevo solo continuare a maltrattarmi, volevo continuare a ruminare, a recriminare, ad accusare e stare male. Volevo portare avanti un rapporto distruttivo per avere sempre modo di ricordare che sono sbagliata e indegna (secondo l'Inquisitrice, perché questa è opera sua senza dubbio), ma adesso è finita anche questa storia, e mi sento sollevata, e LIBERA, senza verità non dette alle spalle, e senza nessun rimpianto perché sono sempre stata convinta, e lo sono tutt'ora, che dare amore non sia mai sbagliato a prescindere da come va a finire un rapporto. Ogni tanto lo dico, per rabbia, che mi sento di aver sprecato tempo ed energie ma non lo penso davvero: voler bene è uno spreco solo se ci si aspetta di ricevere qualcosa in cambio e non lo si riceve.
martedì 17 maggio 2011
NIMROD
"E lì finalmente ce l'aveva fatta. Dipingere tra tappeti e cuscini in una vecchia chiesa era fantastico, gli dava un senso di pace incredibile. Le sue creature erano ormai sempre più complesse e articolate, e non sembravano più solo delle semplici croste sulla tela, ma delle forme compiute, disciplinate. Aveva comprato pennelli e colori professionali, rubacchiando qualcosa di tanto in tanto perché non poteva permettersi spese così ingenti, ma aveva anche trovato il modo di fare un po' di soldi vendendo alcuni dei suoi quadri, anche se la maggior parte di questi erano all'interno della chiesa, tutti appesi in bell'ordine, a raccontare la loro storia. La storia di un ragazzo solo, emarginato, disilluso, preso in giro dagli amici, che cercava di adeguarsi al resto del mondo in ogni modo, senza mai riuscire ad essere al posto giusto nel momento giusto, anzi."
Eleonora Piazzi
Una volta ho detto alla Ele che la passione che ci mette nello scrivere "si sente" quando si leggono le sue righe, e alla fine di Nimrod resto sempre della stessa idea.
Qualunque emozione si cerchi un libro io qui l'ho trovata, e sono una che legge abbastanza, e sono anche una lettrice pignola, esigente, e quando leggo non mi interessa chi è lo scrittore, se un grande autore universalmente conosciuto o un'amica con cui ho fatto foto in cui sembro una deficiente, so di poter essere abbastanza distaccata da fare un commento sincero. So che in fondo i gusti sono personali, ma qualunque lettore più o meno accanito sarà d'accordo con me sul fatto che è l'emozione che si cerca di un libro, è il senso di appartenenza, è quello che ti incatena alle pagine e ti fa dimenticare che c'è un mondo reale che ti aspetta al di fuori e Nimrod li ha, questi ingredienti.
Nimrod è come un mezzo su cui sali e non sai dove ti porta. A volte ti ritrovi in alto fino a toccare il cielo, altre volte giù col naso ficcato nella terra o dentro l'oscurità. Ti parla come ogni libro che si rispetti dovrebbe fare, sbattendoti in faccia senza tanti giri di parole il lato ruvido della vita, ma arrivando anche a toccarti il cuore con le emozioni semplici, con quelle che tanto facilmente si dimenticano.
Ho voluto tanto bene a questo libro, in cui mi sono persa e poi ritrovata, e riconosciuta in tante righe come a volte ci si riconosce nelle parole di una canzone e ci sente meno soli, e finalmente capiti.
(LEGGETELO, NE VALE DAVVERO LA PENA!!!)
Eleonora Piazzi
Una volta ho detto alla Ele che la passione che ci mette nello scrivere "si sente" quando si leggono le sue righe, e alla fine di Nimrod resto sempre della stessa idea.
Qualunque emozione si cerchi un libro io qui l'ho trovata, e sono una che legge abbastanza, e sono anche una lettrice pignola, esigente, e quando leggo non mi interessa chi è lo scrittore, se un grande autore universalmente conosciuto o un'amica con cui ho fatto foto in cui sembro una deficiente, so di poter essere abbastanza distaccata da fare un commento sincero. So che in fondo i gusti sono personali, ma qualunque lettore più o meno accanito sarà d'accordo con me sul fatto che è l'emozione che si cerca di un libro, è il senso di appartenenza, è quello che ti incatena alle pagine e ti fa dimenticare che c'è un mondo reale che ti aspetta al di fuori e Nimrod li ha, questi ingredienti.
Nimrod è come un mezzo su cui sali e non sai dove ti porta. A volte ti ritrovi in alto fino a toccare il cielo, altre volte giù col naso ficcato nella terra o dentro l'oscurità. Ti parla come ogni libro che si rispetti dovrebbe fare, sbattendoti in faccia senza tanti giri di parole il lato ruvido della vita, ma arrivando anche a toccarti il cuore con le emozioni semplici, con quelle che tanto facilmente si dimenticano.
Ho voluto tanto bene a questo libro, in cui mi sono persa e poi ritrovata, e riconosciuta in tante righe come a volte ci si riconosce nelle parole di una canzone e ci sente meno soli, e finalmente capiti.
(LEGGETELO, NE VALE DAVVERO LA PENA!!!)
lunedì 16 maggio 2011
MATTATOIO N. 5
"Gli amici di Seymour Lawrence lo chiamavano Sam. E ora io dico a Sam: 'Ecco il libro, Sam'.
È così breve, confuso e stonato, caro Sam, perché non c'è nulla di intelligente da dire su un massacro. Si suppone che tutti siano morti e non abbiamo più niente da dire o da pretendere. Dopo un massacro tutto dovrebbe tacere, e infatti tutto tace, sempre, tranne gli uccelli.
E gli uccelli cosa dicono? Tutto quello che c'è da dire su un massacro, cose come 'Puu-tti-uiit?' "
"Nella mia camera al motel sfogliai la Bibbia sul comodino in cerca di storie di grandi distruzioni. Il sole si era levato sulla Terra quando Lot entrò in Zo-ar, lessi. Poi il Signore, dal cielo, fece cadere su Sodoma e Gomorra una pioggia di zolfo e fuoco; e abbatté quelle città, e gli abitanti delle città, e tutta la pianura e ciò che cresceva sulla terra.
Così va la vita.
Era gente spregevole quella di Sodoma e Gomorra, come tutti sanno. Il mondo stava meglio senza di loro.
E alla moglie di Lot, naturalmente, fu detto di non voltarsi indietro a guardare il luogo dove prima c'era tutta quella gente con le sue cose. Lei invece si voltò, e per questo io le voglio bene: perché fu un gesto profondamente umano."
"Qualcuno tra la folla dello zoo gli domandò attraverso la guida quale fosse la cosa più importante che aveva imparato su Tralfamadore fino a quel momento, e Billy rispose:
'Ho imparato come gli abitanti di un intero pianeta possano vivere in pace! Come sapete, io vengo da un pianeta che da tempo immemorabile non fa che compiere massacri insensati. Io stesso ho visto corpi di ragazzine bollite vive dentro un serbatoio dai miei compatrioti, tutti fieri di battersi in quel modo contro il male'. Questo era vero. A Dresda Billy aveva visto dei corpi bruciati. 'E di notte, in prigione, mi sono fatto luce con candele fabbricate col grasso di esseri umani uccisi dai fratelli e dai padri di quelle ragazzine. I terrestri devono essere il terrore dell'Universo! [...]"
Kurt Vonnegut
È così breve, confuso e stonato, caro Sam, perché non c'è nulla di intelligente da dire su un massacro. Si suppone che tutti siano morti e non abbiamo più niente da dire o da pretendere. Dopo un massacro tutto dovrebbe tacere, e infatti tutto tace, sempre, tranne gli uccelli.
E gli uccelli cosa dicono? Tutto quello che c'è da dire su un massacro, cose come 'Puu-tti-uiit?' "
"Nella mia camera al motel sfogliai la Bibbia sul comodino in cerca di storie di grandi distruzioni. Il sole si era levato sulla Terra quando Lot entrò in Zo-ar, lessi. Poi il Signore, dal cielo, fece cadere su Sodoma e Gomorra una pioggia di zolfo e fuoco; e abbatté quelle città, e gli abitanti delle città, e tutta la pianura e ciò che cresceva sulla terra.
Così va la vita.
Era gente spregevole quella di Sodoma e Gomorra, come tutti sanno. Il mondo stava meglio senza di loro.
E alla moglie di Lot, naturalmente, fu detto di non voltarsi indietro a guardare il luogo dove prima c'era tutta quella gente con le sue cose. Lei invece si voltò, e per questo io le voglio bene: perché fu un gesto profondamente umano."
"Qualcuno tra la folla dello zoo gli domandò attraverso la guida quale fosse la cosa più importante che aveva imparato su Tralfamadore fino a quel momento, e Billy rispose:
'Ho imparato come gli abitanti di un intero pianeta possano vivere in pace! Come sapete, io vengo da un pianeta che da tempo immemorabile non fa che compiere massacri insensati. Io stesso ho visto corpi di ragazzine bollite vive dentro un serbatoio dai miei compatrioti, tutti fieri di battersi in quel modo contro il male'. Questo era vero. A Dresda Billy aveva visto dei corpi bruciati. 'E di notte, in prigione, mi sono fatto luce con candele fabbricate col grasso di esseri umani uccisi dai fratelli e dai padri di quelle ragazzine. I terrestri devono essere il terrore dell'Universo! [...]"
Kurt Vonnegut
mercoledì 11 maggio 2011
MERAVIGLIE DEL MERCOLEDÌ
Arrivare largamente in anticipo a un appuntamento (oltre al fatto che nel mio caso è un evento più unico che raro), significa avere del tempo morto per fare foto stronze, TIPO QUESTA ---------->
Ma la cosa VERAMENTE DIVERTENTE è che sono arrivata con venticinque minuti di anticipo MA NEL CENTRO RADIOGRAFICO SBAGLIATO, dal quale poi mi sono allontanata con una nonchalance che non so dove ho trovato. Per fortuna me ne sono accorta in tempo per fare un altro mezzo giro della città, fermare un signore simpa e chiedergli dov'era il posto che stavo cercando, che peraltro avevo davanti agli occhi.
Eniuei, tra accettazione, lastra e attesa del referto ci sono voluti 10 MINUTI, i restanti TRE QUARTI D'ORA mi sono serviti per togliere e rimettere i piercing (per fortuna che ne ho solo due), soprattutto quello al naso che non toglievo dal 2007. Adesso a furia di pastrugnare ho il buco che è diventato un pomodoro.
Choè...MERAVIGLIE DEL MERCOLEDÌ!!!!!!
Ma la cosa VERAMENTE DIVERTENTE è che sono arrivata con venticinque minuti di anticipo MA NEL CENTRO RADIOGRAFICO SBAGLIATO, dal quale poi mi sono allontanata con una nonchalance che non so dove ho trovato. Per fortuna me ne sono accorta in tempo per fare un altro mezzo giro della città, fermare un signore simpa e chiedergli dov'era il posto che stavo cercando, che peraltro avevo davanti agli occhi.
Eniuei, tra accettazione, lastra e attesa del referto ci sono voluti 10 MINUTI, i restanti TRE QUARTI D'ORA mi sono serviti per togliere e rimettere i piercing (per fortuna che ne ho solo due), soprattutto quello al naso che non toglievo dal 2007. Adesso a furia di pastrugnare ho il buco che è diventato un pomodoro.
Choè...MERAVIGLIE DEL MERCOLEDÌ!!!!!!
martedì 10 maggio 2011
A VOLTE LA GENTE È PROPRIO GENTE DEL MENGA
La casa mi puzza tremendamente di fagioli (credo di averne cotto un chilo o giù di lì) ma non è questo il punto, e neanche il fatto che vorrei farmi una rinoplastica e smettere così di avere UN FOTTUTO NASO A PATATA che occupa TUTTO LO SPAZIO di una foto (Dio che schifo, ma non mi si può veramente guardare ) e poi già che ci sono una liposuzione che mi ciucci via tutto il grasso che mi è rimasto sui fianchi, perché a furia di camminare mi si è un po' rimpicciolito il culo però mi è rimasta una gondola di lardo ai lati che non dovendo vivere in ambiente acquatico in cui è necessario galleggiare, non mi è di alcuna utilità (al massimo posso fare la boa nella vasca se faccio il bagno, ma detto tra noi non è 'sta gran soddisfazione).
A dire il vero non so qual è il punto, so solo che negli ultimi tre giorni mi sono un po' persa ma poi mi sono anche ritrovata e alla fine ho capito ancora una quantità di cose, tipo che le spedizioni punitive dell'Inquisitrice arrivano sempre quando sto male per qualcuno, perché per abitudine non valuto le situazioni in base a quello che sono (situazioni e basta) né sono capace di riconoscere che certe volte, e sottolineo CERTE VOLTE, anche gli altri possono essere dei grandissimi stronzi olimpionici e quindi "la colpa", ovunque e comunque la si voglia contestualizzare, non è sempre mia. In pratica significa che non sono sempre io quella sbagliata, quella esagerata, quella che travisa i fatti o che fraintende. Ah che bello, questa è una grande notizia.
L'altra buona notizia è che la Psico (♥) mi ha riletto la linea della vita e ha ribadito quant'è lunga e radiosa. Lasciamo pure perdere il fatto che mi abbia detto anche che non ho un gran rapporto col denaro, perché avendo fatto dei progetti futuri assai costosi è una verità che preferisco ignorare, o meglio, che preferisco raggirare pensando che in effetti FINO AD OGGI non ho avuto un gran rapporto coi soldi, ma che UN DOMANI le cose potranno anche cambiare, ecco.
E per finire, la raccomandazione del giorno: "Stai troppo in casa: dovresti uscire e divertirti più spesso...e pensare un po' meno!!".
Cyb, hai capito? Me l'ha ordinato la psico: bisogna fare FESTON!!!!!!!!!!
Nel frattempo, domenica per la gioia del Topo (si sta già strappando i capelli e anche i peli delle ascelle per la disperazione) andiamo a Torino al Salone Internazionale del Libro dove, secondo la newsletter di Ibs, il loro stand ospiterà niente cacca di meno che GERONIMO STILTON. Sono sinceramente emozionata. Ma useranno un cartonato? O un tizio vestito da topo?
Hahahaha no, ok, Geronimo a parte sento già i piedi che al ricordo della fiera di due anni fa mi insultano e minacciano vendetta, ma io me ne sbatto, ci vado lo stesso e sto tre ore a gironzolare per gli stand pieni di libri.
E poi...basta, non aggiungo altro perché so che la mia vita così ricca e mondana vi sta facendo invidia e non vorrei mai che vi salisse la bile in gola.
A dire il vero non so qual è il punto, so solo che negli ultimi tre giorni mi sono un po' persa ma poi mi sono anche ritrovata e alla fine ho capito ancora una quantità di cose, tipo che le spedizioni punitive dell'Inquisitrice arrivano sempre quando sto male per qualcuno, perché per abitudine non valuto le situazioni in base a quello che sono (situazioni e basta) né sono capace di riconoscere che certe volte, e sottolineo CERTE VOLTE, anche gli altri possono essere dei grandissimi stronzi olimpionici e quindi "la colpa", ovunque e comunque la si voglia contestualizzare, non è sempre mia. In pratica significa che non sono sempre io quella sbagliata, quella esagerata, quella che travisa i fatti o che fraintende. Ah che bello, questa è una grande notizia.
L'altra buona notizia è che la Psico (♥) mi ha riletto la linea della vita e ha ribadito quant'è lunga e radiosa. Lasciamo pure perdere il fatto che mi abbia detto anche che non ho un gran rapporto col denaro, perché avendo fatto dei progetti futuri assai costosi è una verità che preferisco ignorare, o meglio, che preferisco raggirare pensando che in effetti FINO AD OGGI non ho avuto un gran rapporto coi soldi, ma che UN DOMANI le cose potranno anche cambiare, ecco.
E per finire, la raccomandazione del giorno: "Stai troppo in casa: dovresti uscire e divertirti più spesso...e pensare un po' meno!!".
Cyb, hai capito? Me l'ha ordinato la psico: bisogna fare FESTON!!!!!!!!!!
Nel frattempo, domenica per la gioia del Topo (si sta già strappando i capelli e anche i peli delle ascelle per la disperazione) andiamo a Torino al Salone Internazionale del Libro dove, secondo la newsletter di Ibs, il loro stand ospiterà niente cacca di meno che GERONIMO STILTON. Sono sinceramente emozionata. Ma useranno un cartonato? O un tizio vestito da topo?
Hahahaha no, ok, Geronimo a parte sento già i piedi che al ricordo della fiera di due anni fa mi insultano e minacciano vendetta, ma io me ne sbatto, ci vado lo stesso e sto tre ore a gironzolare per gli stand pieni di libri.
E poi...basta, non aggiungo altro perché so che la mia vita così ricca e mondana vi sta facendo invidia e non vorrei mai che vi salisse la bile in gola.
venerdì 6 maggio 2011
giovedì 5 maggio 2011
IL POST È QUELLO CHE È (scurrile come sempre)
2770 parole SECCHE SECCHE in meno di tre ore: posso stupirmi due secondi?
A un certo punto oggi pomeriggio mi è venuta una voglia insopprimibile di prendermi a scarpate in culo perché proprio non volevo mettermi in testa di scrivere. Pensavo cacchio, finalmente hai un intero pomeriggio "da dedicare a" e non lo sfrutti???! ma leggendo le tre paginette stitiche che avevo prodotto IN UN MESE (tre pagine TRE in UN mese UNO, sottolineo) la voglia di scrivere era sempre più direttamente proporzionale a quella di insultarmi.
Un bel casino.
L'Inquisitrice si è messa sul serio a far festa, dopo un attimo di profonda commozione si è ficcata sulla testa un cappellino e in bocca una trombetta, e saltellando ha cominciato a fabbricare striscioni pieni di improperi e di "ECCO SEI SEMPRE LA SOLITA!" che a lei piacciono tanto. Ma non l'ho mica fatta vincere, quella puttanissima, no no! Mi sono tenuta un quarto d'ora la testa tra le mani e poi è successa una specie di magia, tipo che ho tirato un gran VAFFANCULO, ho messo le mani sulla tastiera e sono partita in quarta senza rileggere. L'ho fatto poco fa prima di chiudere il file e devo dire che ohllà cacchio, adesso sì che ho ingranato, adesso sì che mi piace quello che scrivo.
Tò prendi questa Inquisitrice, e ficcatela dove non batte il sole insieme alla trombetta e al cappellino!!!
Ecco, questo è quanto.
Credo che i post carini, seri e intelligenti siano stati temporaneamente banditi dal mio blog, sempre ammesso che io abbia mai fatto entrare qui un post carino, serio e intelligente.
In realtà ce l'avrei qualcosa di serio da scrivere, del genere che mi sto dando alle cazzate sfrenate per sdrammatizzare e non pensare all'ansia, ma se scrivo questa cosa seria smetto di sdrammatizzare e allora l'ansia galoppa e allora Ciao Popa, non è più finita, stanotte non ci dormo.
Insomma, anche stavolta il post è quello che è, che vi devo dire?
A un certo punto oggi pomeriggio mi è venuta una voglia insopprimibile di prendermi a scarpate in culo perché proprio non volevo mettermi in testa di scrivere. Pensavo cacchio, finalmente hai un intero pomeriggio "da dedicare a" e non lo sfrutti???! ma leggendo le tre paginette stitiche che avevo prodotto IN UN MESE (tre pagine TRE in UN mese UNO, sottolineo) la voglia di scrivere era sempre più direttamente proporzionale a quella di insultarmi.
Un bel casino.
L'Inquisitrice si è messa sul serio a far festa, dopo un attimo di profonda commozione si è ficcata sulla testa un cappellino e in bocca una trombetta, e saltellando ha cominciato a fabbricare striscioni pieni di improperi e di "ECCO SEI SEMPRE LA SOLITA!" che a lei piacciono tanto. Ma non l'ho mica fatta vincere, quella puttanissima, no no! Mi sono tenuta un quarto d'ora la testa tra le mani e poi è successa una specie di magia, tipo che ho tirato un gran VAFFANCULO, ho messo le mani sulla tastiera e sono partita in quarta senza rileggere. L'ho fatto poco fa prima di chiudere il file e devo dire che ohllà cacchio, adesso sì che ho ingranato, adesso sì che mi piace quello che scrivo.
Tò prendi questa Inquisitrice, e ficcatela dove non batte il sole insieme alla trombetta e al cappellino!!!
Ecco, questo è quanto.
Credo che i post carini, seri e intelligenti siano stati temporaneamente banditi dal mio blog, sempre ammesso che io abbia mai fatto entrare qui un post carino, serio e intelligente.
In realtà ce l'avrei qualcosa di serio da scrivere, del genere che mi sto dando alle cazzate sfrenate per sdrammatizzare e non pensare all'ansia, ma se scrivo questa cosa seria smetto di sdrammatizzare e allora l'ansia galoppa e allora Ciao Popa, non è più finita, stanotte non ci dormo.
Insomma, anche stavolta il post è quello che è, che vi devo dire?
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