martedì 17 maggio 2011

NIMROD

"E lì finalmente ce l'aveva fatta. Dipingere tra tappeti e cuscini in una vecchia chiesa era fantastico, gli dava un senso di pace incredibile. Le sue creature erano ormai sempre più complesse e articolate, e non sembravano più solo delle semplici croste sulla tela, ma delle forme compiute, disciplinate. Aveva comprato pennelli e colori professionali, rubacchiando qualcosa di tanto in tanto perché non poteva permettersi spese così ingenti, ma aveva anche trovato il modo di fare un po' di soldi vendendo alcuni dei suoi quadri, anche se la maggior parte di questi erano all'interno della chiesa, tutti appesi in bell'ordine, a raccontare la loro storia. La storia di un ragazzo solo, emarginato, disilluso, preso in giro dagli amici, che cercava di adeguarsi al resto del mondo in ogni modo, senza mai riuscire ad essere al posto giusto nel momento giusto, anzi."


Eleonora Piazzi

Una volta ho detto alla Ele che la passione che ci mette nello scrivere "si sente" quando si leggono le sue righe, e alla fine di Nimrod resto sempre della stessa idea.
Qualunque emozione si cerchi un libro io qui l'ho trovata, e sono una che legge abbastanza, e sono anche una lettrice pignola, esigente, e quando leggo non mi interessa chi è lo scrittore, se un grande autore universalmente conosciuto o un'amica con cui ho fatto foto in cui sembro una deficiente, so di poter essere abbastanza distaccata da fare un commento sincero. So che in fondo i gusti sono personali, ma qualunque lettore più o meno accanito sarà d'accordo con me sul fatto che è l'emozione che si cerca di un libro, è il senso di appartenenza, è quello che ti incatena alle pagine e ti fa dimenticare che c'è un mondo reale che ti aspetta al di fuori e Nimrod li ha, questi ingredienti.
Nimrod è come un mezzo su cui sali e non sai dove ti porta. A volte ti ritrovi in alto fino a toccare il cielo, altre volte giù col naso ficcato nella terra o dentro l'oscurità. Ti parla come ogni libro che si rispetti dovrebbe fare, sbattendoti in faccia senza tanti giri di parole il lato ruvido della vita, ma arrivando anche a toccarti il cuore con le emozioni semplici, con quelle che tanto facilmente si dimenticano.
Ho voluto tanto bene a questo libro, in cui mi sono persa e poi ritrovata, e riconosciuta in tante righe come a volte ci si riconosce nelle parole di una canzone e ci sente meno soli, e finalmente capiti.

(LEGGETELO, NE VALE DAVVERO LA PENA!!!)

2 commenti:

  1. sis è bellissima...grazie mille, davvero!!

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  2. Come ti ho già detto, grazie a te di aver scritto Nimrod!!!!! Un bacio sister ♥

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