sabato 22 ottobre 2011

CHE SPETTACOLO GLI ART ATTACK!

Notare BENE la ragnatela come tocco finale u.u
Della serie che mi invento di tutto pur di non fare le pulizie della settimana, oggi ho decorato un paio di sacchetti coi pensierini per il prossimo Allouin, così oltre a sporcarmi le mani e i pantaloni della tuta e seminare graffette, punti della cucitrice, riccioli di nastro e cartoncino su tutto il pavimento di cucina, ci ho messo tre ore per fare due pipistrelli e due zucche con il cartoncino, col risultato che i pippastrelli fanno ridere e le zucche più che a forma di zucca sembrano a forma di mela, però che bello cacchio, era una vita che non paciugavo coi colori!!!!!
Mi dispiaccio solo di non aver saputo come affrontare i fantasmi che dopo un paio di prove non mi hanno convinta.

Si vede che non ho più mano per queste boiatine...ma comunque, CHE FIGATA GLI ART ATTACK XD

6 commenti:

  1. aggiornamento primi due deliri:
    Solidità narrativa.
    Grande comunicativa.
    Orecchio per i dialoghi.
    Ritmo.
    Molta vita –non vitalità: sono due cose diverse la vita e la vitalità – ma anche malinconia di vita, nella tua scrittura. (può sembrarti strano, ma io ce l'ho trovata)
    Sono molto diversi l'uno dall'altro, i primi due capitoli, ma efficaci. Nel secondo si nota un bell'equilibrio, sembra più articolato e introspettivo.
    Chi li legge non riesce a distrarsi o a pensare a quanto sia giusto o sbagliato quello che scrivi. Non gliene dai il tempo. Finisci dentro quel mondo, senza speranza di sparare diavolerie su quello che sarebbe stato meglio fare.
    C'è un'immagine davvero perfetta, di massima efficacia, che avviene nel secondo capitolo, quando la spogliarellista getta la testa all'indietro: vedi, in quel punto lì si vede e si sente lo scrittore, la natura di chi può scrivere: perché mi è arrivato l'odore dei capelli, il profumo e anche la vita, il punto della vita dove arrivano i capelli e anche la forma, anche se non l'hai descritta. La chiave sta nel fatto che la fai ridere subito dopo. Un tocco di gran classe, che molti sapientini della scrittura, che si mettono in cattedra, non riuscirebbero a fare così bene. Sei molto dentro. La foglia accartocciata nel fuoco è un altro momento molto forte.
    Insomma: come inizio niente male. Sei molto forte ma anche molto incavolata, di brutto, anzi di bello, penso, visti i risultati.
    Ai prossimi aggiornamenti. Credo che un romanzo sia una pratica da vivere e non un reperto, ecco perché sono stato così immediato.
    Saluti.
    l.s.

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  2. proseguo, a caldo:
    Belli tutti i deliri, ma la prima Ossessione è davvero fortissima. L'ho divorata, davvero. Hai una scrittura molto fluida, molto chiara. La storia pare semplice, ma nasconde diversi piani di esplorazione: da "La finestra sul cortile", a Freud, all'occhio che guarda senza essere visto. Noto che i racconti, mano a mano che si procede, si illuminano di una forza interna e attrattiva, come se li hai congegnati in un crescendo nella disposizione del loro ordine. Non ti limiti al fatto da descrivere o al compiacimento di farlo bene, ma infoltisci il tutto con diversi strati di osservazione e di sensazioni, spesso c'è anche una certa ironia. L'Ossessione 1 è la più articolata. Bello anche l'episodio dell'autostrada, le mosche in macchina, le belle gambe della moglie addormentata e la protezione civile. Da incubo!
    Ciao e buona Domenica.
    luigi

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  3. Caro Luigi, tanto per cambiare sono senza parole per ringraziarti. Mi sono salvata e stampata i tuoi commenti da rileggere nel caso dovessi attraversare altri giorni di buio. Non sai che cosa hai fatto per la mia autostima, come minimo ti dovrei pagare una cena. Ma che dico una cena...facciamo anche due o tre!!!

    Grazie, davvero, hai trovato significati e sfumature nei miei scritti di cui nemmeno io mi ero accorta. Sono così felice e orgogliosa che mi sta per scoppiare il cuore ♥

    Il richiamo a "La finestra sul cortile" nella prima Ossessione è assolutamente voluto, è uno dei miei film preferiti di Hitchock, comunque l'idea mi è venuta una sera di due o forse tre anni fa, che mia mamma aveva rotto la sua lavatrice e mi aveva riempito un sacco di quelli neri della spazzatura di biancheria e tute da lavoro di mio padre da lavare. Un peso assurdo. Una volta scaricato il sacco dall'auto mi sono resa conto che non riuscivo a tenerlo manco con due mani e così mi sono messa a trascinarlo dal bagagliaio dell'auto che stava in giardino fino al seminterrato dove ho la lavanderia, e dentro di me in quel momento ho pensato "Se mi vede qualcuno qui, al crepuscolo, che trascino 'sto sacco nero dall'aria pesantissima chissà che cosa pensa!!!!!" XD
    A volte sono le cose più semplici e apparentemente più inutili a fornire spunti che non t'immagini.

    Detto ciò ti ringrazio ancora di cuore, e mi vado finalmente a leggere il tuo racconto di Halloween!!

    Un abbraccione (tipo Formato Famiglia)

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  4. Ossessione successiva: forse la più complessa, dal punto d vista della sruttura, anche la più Kinghiana, almeno nella prima parte, quella dove riesci a snodare un lungo passo, quasi teatrale, con molta tenuta della tensione e dei tempi. Bella la comunicazione tra le due donne, e lo sfondo del carcere, anche se nel giardino, che poi questo carcere si impiglia con le figure che poi muovi e con il tuo spirito. E anche il bicchiere sull'erba, sul finale, ha la sua forza. La parte terribile dell'omicidio, è davvero disturbante. Ricorda atmosfere alla Lucio Fulci, non so se conosci, regista discusso, ma che secondo Tarantino avrebbe girato il miglior film sugli Zombi. In ogni modo ritornano ancora libreria e caffetteria: saranno dei topos? E poi anche molto bella la finestra, stavolta vista da parte dell'osservato e non dell'osservatore. Insomma, hai energia da vendere e tante idee.
    La figura della zia ricorda una delle tre madri di Argento.
    Un salutone e in gamba con Halloween (questa risata del blog, mi ha fatto saltare per ben due volte!).
    l.s.

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  5. Libro finito. L'ultimo racconto ha una sua fisionomia particolare, più intimo, forse anche più rarefatto. Lascia il lettore in una sospensione di diminuendo e di mistero.
    È stato bello leggerti.
    In gamba e continua così. Ci si rivede ad Halloween!
    l.s.

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  6. Continuo ad essere senza parole, mi hai scritto una recensione che non so, non mi sarei mai aspettata!!!
    Grazie Luigi, grazie di cuore!!!!!!!!! =D

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