lunedì 31 gennaio 2011

IL CIRCO MALEDETTO

"Rimasi seduto lì per un po' mentre la luce si faceva sempre più fievole e non si udiva che il ronzio di una mosca e i fruscii e gli scricchiolii che si sentono di solito nelle case disabitate. Sembra quasi che parlino con se stesse. Cigolii e rumori simili e di tanto in tanto un passo sulle scale. Iniziai a pensare a Halls e a come qualcuno -<<persona ignota>> lo chiamava il sergente- lo aveva fatto fuori per nulla. Perché a meno che non avesse uno scrigno segreto pieno di tesori di cui l'assassino si sera impossessato, Halls era stato fatto fuori per niente. Oppure uno di queli poveri diavoli che aveva imbrogliato era tornato a vendicarsi.
<<Supponiamo che l'assassino sia tornato sul luogo del delitto>>, pensai, mentre mi sembrava di sentire altri passi sulle scale. I rotocalchi dicono che gli assassini lo fanno sempre; tornano sulla scena del delitto per godersela e assaporare ancora il gusto del gesto compiuto. Con queste idee in mente mi guardai attorno in cerca di qualcosa con cui difendermi ma non trovai un bel niente. Rimasi quindi seduto lì, zitto e buono, iniziarono a farmi male le gambe e mi sentii i piedi di argilla, fissai la maniglia della porta finché rimasi nell'oscurità completa."


Ann Featherstone

Nessun commento:

Posta un commento

Siamo in un blog libero, dì un po' quello che te pare!