venerdì 1 agosto 2014

TRASLOCARE CASINO DA UNA CASA ALL'ALTRA: FATTO!

Giorno 3 di vere pulizie.

Ieri è stato il turno di riordinare un po' di foto, e guardando il mio album della prima comunione e qualche foto del battesimo sono giunta alla conclusione che la mia idiosincrasia per i sacramenti è un tratto stampato nel DNA. 
Questo, oppure c'è una serial killer dentro di me e nel caso be', sono cazzi vostri! 

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Dalle foto del mio primo compleanno emerge invece con  prepotenza lo scazzo assoluto quando un qualunque familiare cerca di farmi fare quello che non voglio fare, come guardare l'obiettivo, sorridere, agitare le braccine... la mia gamma di espressioni varia da «Cazzo vuoi?» a «Ma insomma, si può sapere che cosa cazzo vuoi da me???» fino a «Vi odio tutti.», precedenti e seguenti il momento in cui vengo prelevata dal box, dove si vede benissimo che sono felice di farmi i fatti miei, per essere messa di forza sul seggiolone davanti a una torta che di sicuro non ho neanche mangiato.
Quale parte della frase 
«Non rompetemi le balle!» 
non vi è chiara???!
Le grasse risate che mi sono fatta non ve le immaginate neanche (alternate a momenti di crollo emotivo del tipo «Cristo santo, non finirò mai, MAI!!!!» che tuttavia ritengo comprensibili, dopo aver trascorso metà settimana chiusa in una stanza a ravanare tra la polvere).
Mi rendo conto di essere ridondante, ma quello che mi sta sconvolgendo di più di queste pulizie estreme non è tanto la quantità di sporco accumulata dove non pulisco mai (you don't say?!) bensì la quantità di scatole, scatolette, chincaglieria, pupazzini, quadretti, diari, biglietti del tram, abbonamenti dell'autobus, barattoli di crema corpo scaduta ancora mezzi pieni, tubi di crema corpo rinsecchita mezzi vuoti, carte di caramelle, mollette per capelli, paccottiglia assortita, orecchini anneriti che sono riuscita a stipare in una sola stanza, e anche il fatto che tale accumulo non è il risultato di nove anni di convivenza con il topo, bensì del trasloco che ho fatto nel 2005 da casa dei miei... cioè ho volutamente traslocato questa roba dalla mia cameretta alla camera degli ospiti della nuova casa. Che cazzo...
Non ho mai pensato di essere una di quelle persone che "tengono tutto", mi guardavo intorno in casa e mi dicevo be', sì, c'è un po' di roba in disordine qua e là ma è nella norma, e solo adesso mi rendo conto di aver vissuto per nove anni nell'ignoranza e la cecità (dovevo essere ancora cieca anche a gennaio, quando ho affermato di aver "riordinato a fondo" le camere da letto). Solo ora capisco di non essermi mai posta le domande fondamentali per decidere se tenere o meno un oggetto:

1) Vale, ti serve?
2) Sei sicura che lo usi?
3) Lo usi DAVVERO?
4) Tra dieci anni, quando farai di nuovo le pulizie accurate, sarai contenta di rileggere queste lettere?

Per tre quarti di quello che ho esaminato negli ultimi giorni la risposta a ogni domanda era, ovviamente, NO.
Ma adesso basta parlare di pulizie.
Oggi mi prendo un giorno libero riposare le stanche membra (e pittare i capelli), perché stasera c'è la cena di fine corsi in palestra e non ci voglio arrivare trascinandomi come un morto vivente.

PS:

Ed ecco la giovane vittima
che sta per essere immolata
sull'altare del sanguinario dio azteco... (è il battesimo, LoL)
«Vi ucciderò tutti nel sonno»

2 commenti:

  1. Grandissima Vale , l'ironia in questi casi , è l'arma migliore....ci siamo passati tutti e siamo tutti sopravvissuti , consolati...
    Sono sicura che sarai stata bellissima alla cena del dopo palestra!
    Mi sono iscritta d'impeto, fiduciosa in un tuo ricambio!
    Abbraccio piovoso!
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

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  2. Cara Nella, grazie di cuore per la tua visita, farò sicuramente un salto a vedere il tuo blog :)

    Un abbraccio, Vale

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