domenica 10 gennaio 2016

#RIGHT IN THE FEELS


Stavo cercando di continuare l'editing di Dark Roads ma sono finita qui, non riesco a concentrarmi e ho bisogno di scrivere qualche riga di diario dopo aver scoperto che Fotolog ha ufficialmente chiuso i battenti, cancellando di colpo quasi sette anni di foto, ricordi e parole che gli avevo affidato. Ammetto di averlo usato davvero pochissimo nell'ultimo anno, ma comunque l'ho usato, lo aggiornavo (intendevo ricominciare ad usarlo di più proprio nell'anno nuovo) e ci tornavo spessissimo a rileggere i vecchi post. Insomma, era uno spazio a cui tenevo.
Questa notizia mi ha fatto tornare in mente una caterva di cose. 
Tipo il mio primo profilo su Fotolog del 2008, che poi ho cancellato, dove postavo delle foto di cacca e scrivevo ancora peggio. 
Tutte le foto dei My Chemical Romance che scaricavo dai profili stranieri (credo che metà delle foto che ho salvato da qualche parte nel vecchio hard disk provengano da lì), e le notti che poi passavo su a scrivere alla Lennie delle email chilometriche come pretesto per condividerle. E a proposito di quella bestiaccia, su Fotolog avevo aperto un profilo dedicato soltanto a lei, con tutti i miei pensierini d'amore sotto scatti pseudo-artistici e dall'aria un po' romantica che non so se poi ha mai visto, perché non ricordo se gliene ho parlato prima di decidere di cancellarlo. 
Il secondo profilo, quello più longevo, da circa metà del 2009. Quello che ha accolto TUTTO il periodo di sclero per i Muse, coi viaggi avanti e indietro per l'Italia per i loro concerti, le madonne di quando facevo tardi la notte, sempre in chat con la bestiaccia, a cianciare del Trio Paloma. Il profilo coi ricordi dell'amicizia (se di amicizia si può davvero parlare) con la Giorgia, dei miei dieci giorni di gloria coi capelli turchesi, degli scleri con l'Anita prima che partisse per Londra e ci si perdesse per strada.
Non mi piace come mi sto sentendo in questo momento, sono triste, un po' divertita ma nell'insieme a disagio come se stessi seduta sul bagnato. 
Sono passati soltanto sette o al massimo otto anni, non è trascorsa una vita... eppure mi sembrano dieci vite. Un'eternità da quando ho avuto l'adsl a casa dopo il matrimonio, e dovevo attaccare un cavo al modem perché il portatile era troppo vecchio per la connessione wireless. Un'eternità e trentordicimila cambi di personalità dalle notti su msn (che quand'è sparita quella chat e con la bestiaccia siamo passate a Skype un po' ne soffrivo, perché non potevo usare tutte le gif bellissime con le scimmiette e gli Onion Head), quando ci davamo la buonanotte con le gif dei My Chemical Romance, o da quei post da passiva-aggressiva che scrivevo alle quattro di mattina quando ero incazzata dio solo sa per quale motivo (magari mi succedeva anche perché bevevo otto o nove tazze di Nescafé al giorno). 
Un milione di vite anche dall'inizio di Dark Roads che a febbraio del 2008, mentre ero in treno diretta a Venezia per una "riunione creativa", era poco più che una mezza idea e quattro righe su un foglio a quadretti, mentre adesso sta per diventare un romanzo vero, intero, finito.
Ok, sto ufficialmente male, e devo chiudere questo post prima che troppi feels gettino le premesse per un'altra notte insonne. Comunque, GRAZIE FOTOLOG... grazie per i ricordi di cui avrei fatto volentieri a meno ma che, chissà, magari un giorno mostreranno la loro utilità. 

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