venerdì 31 dicembre 2010

QUESTO È UN POST COME UN ALTRO

Scusate la vena polemica, ma perché tutti mi stanno facendo gli auguri ADESSO?!
Gli auguri si fanno a Capodanno, no? E siamo ancora a fine anno, giusto?! Quindi perché?!?!!?!
Mi piacerebbe andare a spiegare che è ancora l'ultimo dell'anno anche a quell'immensa testa di cazzo che da un po' sta sparando botti a ogni ora del giorno per non dire della notte. Io non sono una che si scoccia facilmente, tanto rumore e casino ne faccio anch'io in casa, voglio dire, e se vuoi sparare i mortaretti toh, anche verso le 22.30 o 23 del 31 dicembre va bene, siamo in festa, chi se ne sbatte... MA CINQUE GIORNI PRIMA?!?!?!!? Ma quanta cacca hai nel cervello che ti impedisce di pensare che forse rompi il cazzo a sparare continuamente petardi?!!?!?!?!!?

Quest'anno festeggerò ancora meno che gli anni scorsi, perché coi ladri che girano su e giù per la via non mi fido a lasciare i gatti incustoditi neanche per andar giù in centro un'oretta a vedere un po' di fuochi. Li guardo da casa, al caldo, che è ancora meglio. Tra un po' inforniamo la torta salata, inzeppiamo i gamberetti di salsa rosa, affoghiamo le code di gambero in altre grasse leccornie e per finire ci diamo alla pazza, colesterolica gioia.

Detto ciò, aggiungo solo che non ho voglia di fare il bilancio di fine anno, non ho voglia di guardarmi indietro e pensare a quello che c'è stato di buono e quello che c'è stato di cattivo, che tanto appartiene tutto al passato, e ne ho ancora meno di guardare con più o meno speranza al futuro.
Per la serie "QUI E ORA": ho comprato un cuscino nuovo appositamente studiato per chi tende a dormire steso sulla pancia quindi ho smesso di svegliarmi col mal di schiena, oggi ho mandato a fare in culo le pulizie del venerdì con immensa soddisfazione, ho finito di leggermi il libro di Krishnananda e sto per finire "La sposa in nero" di Woolrich che mi piace un casino quindi STO BENE, sono felice e tanto mi basta.

E voglio bene a tutti ma sono troppo pigra per fare gli auguri singolarmente, senza contare il fatto che dell'ultimo dell'anno non me ne frega una cippa quindi spero che nessuno si offenderà...

Tchuss!!!!

mercoledì 29 dicembre 2010

PULP

<<Ero dotato, sono dotato. A volte mi guardo le mani e mi rendo conto che sarei potuto diventare un grande pianista o qualcosa del genere. Ma che cos'hanno fatto le mie mani? Mi hanno grattato le palle, hanno scritto assegni, hanno allacciato scarpe, hanno tirato la catena del water ecc. Ho sprecato le mani. E la testa.>>


<<Pensate ai divi del cinema, prendono la pelle del culo e se la fanno mettere in faccia. La pelle del culo è l'ultima a diventare rugosa. A una certa età andavano tutti in giro con facce da culo.>>


<<Ma i guai e i dolori erano ciò che teneva in vita un uomo. O che gli faceva cercare di evitare i guai e i dolori. Era un lavoro a tempo pieno. E qualche volta non si riusciva a riposare neppure quando si dormiva. Nell'ultimo sogno che aveva fatto ero disteso sotto un elefante, non riuscivo a muovermi e lui stava mollando uno degli stronzi più grandi che avete mai visto, e stava proprio per cadere quando il mio gatto, Hamburger, mi aveva camminato sulla testa e mi ero svegliato. Se raccontate un sogno simile a uno strizzacervelli lui ne cava fuori qualcosa di terribile. Dato che lo pagate troppo, vuole assicurarsi che vi sentiate male. Vi dirà che lo stronzo è un pene e che voi o ne avete paura o lo desiderate, qualche cavolata del genere. Quello che intende davvero è che lui ha paura del pene o lo desidera. È solo un sogno a proposito di un grande stronzo di elefante, niente di più.>>


Charles Bukowski

sabato 25 dicembre 2010

MERRY bastard CHRISTMAS, FOLKS!

"Sai una cosa? Quando avevo la tua età non mi serviva un gorilla ed ero più piccolo di una delle tue gambe. In quattro mi hanno picchiato una volta e io sono corso dal mio papà e lui che ha fatto?"
"Ha messo le cose a posto?"
"No, mi ha gonfiato di schiaffi, e sai perché?"
"Hai portato i piatti della mamma in bagno per farci la pipì?"
"Ma che t'inventi...no"
"Perché voleva insegnarti che un uomo non piange mai?"
"No, perché era un perfido alcolizzato figlio di puttana che quando finalmente smetteva di rompermi le palle mi spegneva le sigarette sul collo. Il mondo è ingiusto, devi prendere quello che ti serve quando ti capita, devi cercare di difenderti da solo, devi smetterla di fare la femminuccia e tirare calci nelle palle a quei bastardi!"

Auguri people ;D

venerdì 24 dicembre 2010

HEY...MERRY CHRISTMAS FOLKS!!!!!!



"....beh ve ne pentirete signori...voi non sapete chi sono!"
"Sì. Winthorpe Louis III"
"Io so che ho diritto a fare due telefonate, mi dica subito dov'è il telefono"
"Togliti i vestiti!"
"Hey, aspetti un momento, conosco i miei diritti"
"Ho detto spogliati!"
"Le ripeto che sta commettendo un grave errore, stia bene attento a quello che fa, una decisione affrettata potrebbe compromettere la sua carriera e cambiare la sua vita in un attimo!"
"SPOGLIATI STRONZETTO, PRIMA CHE TI FACCIA UN ALTRO BUCO NEL CULO!!"

martedì 21 dicembre 2010

CACCIA AL TESORO

Non ce la posso fare stasera.
Sono indietro come il culo ma il pensiero che domani devo portare la Poppy a sterilizzare mi deconcentra, e so che finché non sarà tutto finito, e lei non si sarà risvegliata dall'anestesia, terrò le chiappe così strette che in mezzo non ci passerà neanche uno spillo.
Eh, sono paranoica che ci posso fare?! Se non lo sono riguardo la mia salute devo per forza trasferire l'ansia su qualcun altro, e meno male che il Topo non mi dà mai corda altrimenti gli scasserei la minchia molto più di quanto non gliela scassi già per altri mille motivi.
Comunque mi congratulo con me stessa per aver scelto questo come periodo dell'anno per portare a termine progetti titanici, giacché non potevo proprio dedicarmici in qualsiasi altro periodo insulso dell'anno, come settembre o gennaio, quando non dovevo fare cose, girare, gironzolare, cucinare e impacchettare mille milioni di cazzilli ("TANTO QUEST'ANNO NON FACCIO REGALI A NESSUNO!" ...disse una grandissima testa di cazzo di nome Valentina...).
Ho proprio un bel paio di occhiaie di Dalì (liquefatte fino al mento) e gli occhi iniettati di sangue tipo drogata in manca.
Devo andare a letto.

PS: sono stata venti minuti con la suocera stasera, e mi sono grattata tutto il tempo a causa di uno stronzo maglione di lana che mi pizzicava. Avrà pensato che ho le pulci?!!?

lunedì 20 dicembre 2010

DISDETTA

Sono già le 21, è tardi, sono a 3494 parole ma mancano solo 9 giorni alla scadenza e non posso credere che quella ragazza l'ho veramente chiamata SUKIE. Cioè, SUKIE... vogliamo parlarne? Tipo chiamarla Mary? Angela o Che Cacchio Ne So?!!?! No, l'ho chiamata Sukie.
Ma non è colpa mia, è NOMIX che mi tenta sempre.

Oggi ho preso troppo caffè, sono su di giri, sono troppo felice anche se mi fa un po' male questo maledetto molare (speriamo resti in sede almeno fino a gennaio, perché non ho voglia di andare adesso dal dentista. Quest'anno ho già dato, due volte anche) e domani mattina ho promesso di passare a prendere mia mamma alle 8.30, massimo 8.45 perché non abbiamo ancora prenotato la torta di compleanno per il nonno e ormai siamo agli sgoccioli, e così a parte la sveglia a orario antelucano a cui tanto sono abituata, mi perdo Starsky e Hutch, e penso che questa sia una vera disdetta.

Ok, mi faccio vedere, promesso...sì, da uno bravo...

domenica 19 dicembre 2010

SUNDAY READING

Ho passato una mattinata e mezzo pomeriggio a leggere.
Penso di aver perso cinque diottrie per occhio.
Aiuto...
Comunque credo di poter affermare senza più ombra di dubbio che in merito al Natale, e ai buoni sentimenti in questo particolare periodo dell'anno, Scrooge mi fa una pluripremiata pippa ("Oh ma quando cacchio finisce 'sto libro??!?!" cit. Vale su "Canto di Natale"). Ok, in realtà non cercavo buoni sentimenti o spirito natalizio, volevo solo leggere il libro e l'ho letto, fine della storia.
Ero sicura di aver già letto "L'amico ritrovato" di Uhlman alle medie, ma dato che mi è sembrato un libro del tutto nuovo o mi sono sbagliata, oppure, cosa più probabile dato che una volta odiavo leggere, l'ho completamente rimosso dalla mia memoria.
E "Il curioso caso di Benjamin Button" non è stato questa grande emozione. È originale, nascere decrepiti e morire in fasce, però non mi sono emozionata, ecco tutto.

Adesso mi lacrimano gli occhi.
Vado a metterci un po' di collirio che è meglio. 

L'AMICO RITROVATO

"In apparenza non si potrebbe dare loro torto.
Ho tutto quello che ci vuole: un appartamento che si affaccia sul Central Park, delle automobili, una casa di campagna, senza contare che sono socio di parecchi club ebraici e via dicendo. Ma io non la penso così. Non ho mai fatto quello che mi sarebbe piaciuto fare: scrivere un buon libro e un'unica bella poesia.
All'inizio mi mancava il coraggio perché non avevo soldi, ma ora che i soldi li ho, il coraggio mi manca ugualmente perché non ho sufficiente fiducia in me. È per questo che, in fondo al cuore, mi considero un fallito. Non che questo importi molto. Sub specie aeternitatis tutti noi, senza eccezione, siamo dei falliti."


Fred Uhlman

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON

"Nel suo sonno di bambino non c'erano ricordi inquieti: non c'era traccia dei giorni di gloria all'università, o degli anni sfolgoranti in cui faceva battere i cuori di tante ragazze. C'erano solo le rassicuranti sponde bianche della culla e Nana, e poi un uomo che ogni tanto lo andava a trovare, e una gigantesca palla arancione che Nana indicava subito prima della nanna al crepuscolo, e che chiamava sole"


Francis Scott Fitzgerald

CANTO DI NATALE

"Non c'era nulla di straordinario in tutto questo. Non era una famiglia particolarmente bella; non erano ben vestiti; le loro scarpe erano tutt'altro che impermeabili; i loro abiti erano inadeguati e Peter avrebbe potuto conoscere, e probabilmente l'aveva conosciuto, l'interno di un banco dei pegni. Ma erano felici, e riconoscenti, e affezionati l'uno all'altro e contenti del presente; e quando si fecero meno visibili, e parvero ancora più felici nella pioggia di luce che la torcia dello spettro diffuse sui di loro al momento di andarsene, Scrooge non smise di fissarli, e in particolare Tiny Tim, fino alla fine."


"Oh, Morte! Fredda, dura, spaventosa Morte, ergi qui il tuo altare e drappeggialo degli orrori di cui sei padrona: poiché codesto è il tuo reame. Ma a una testa amata, riverita e onorata, non potrai torcere un solo capello o rendere odioso un tratto del volto per soddisfare i disegni tuoi spaventosi. E per se la mano è pesante e cadrà se lasciata, pur se fermo è il cuore e muto il suo battito, cotal mano, e ciò importa, fu aperta e magnanima e buona, il cuore valente, caldo e gentile, e il suo battito quello di un uomo. Colpiscilo, ombra, colpiscilo e vedi gli atti suoi buoni sprizzare dalle ferite, e spargere nel mondo la vita immortale!"


"Alcuni risero nel vedere quella sua trasformazione, ma lui li lasciava fare senza curarsene; era abbastanza saggio da sapere che a questo mondo non è mai accaduto nulla di buono che in un primo momento qualcuno non abbia deriso; e sapendo che gente come quella era cieca in ogni caso, pensò che potevano pure strizzare gli occhi in un ghigno, piuttosto che mostrar la loro tara in forme meno piacevoli. Anche il suo cuore rideva, e ciò gli bastava."


Charles Dickens

venerdì 17 dicembre 2010

FUFFA IN PILLOLE

*Oggi ha nevicato tutto il giorno, adesso è sereno e siamo completamente glassati di ghiaccio ("Eh ma COL CAZZO che tu domani mattina prendi la macchina e vai a lavorare...e se il vecchio del box doccia si lamenta me lo passi che gli dico io un paio di parole, alla faccia del Bianco Natal!" cit. Vale a marito che un attimo dopo tira fuori set da domatore di leoni).

*Ho un herpes dentro il naso che mi causa dolore a mezza faccia, dolore che sopporto stoicamente pensando che esiste anche l'herpes genitale, e allora via, un herpes nel naso non è poi così male. THINK POSITIVE!

*Mi sono schiacciata un dito sotto una scatola piuttosto pesante e devo dire la verità, stavo un bel po' meglio prima di schiacciarlo.

*Avrei voglia di scriverti, davvero, ma sto approntando il tuo regalo di Natale e quindi stasera proprio non ci riesco.
E questa è la mia faccia mentre appronto il tuo regalo di Natale:
  (hohohohohoho).
Sono proprio curiosa di vedere la tua di faccia quando saprai (hohohohohoho -reprise).

OFF TOPIC: radiosveglia in dormiveglia + due, tre giorni che passano la stessa canzone = a un certo punto della giornata, senza neanche rendermene conto, sto canticchiando MELE KALIKIMAKA tipo tic nervoso. Alla faccia del potere della mente...

martedì 14 dicembre 2010

CERVELLO A GAMBERO

Devo celebrare questo momento con un piccolo post demente.
È necessario.
Ho appena finito di scrivere il finale di un romanzo.
Allora, vorrei sottolineare "HO FINITO IL FINALE" cioè non è che ho finito il romanzo, ma solo il finale, perché se TUTTI a questo mondo, dai giornalisti ai romanzieri, dai bambini delle elementari coi pensierini fino agli universitari con le tesi scrivono partendo dall'inizio e arrivando alla fine, IO sento il bisogno di fare l'opposto. Vi prego, datemi un premio alla deficienza.
Ho un cervello a gambero.
A gambero imbriago...

PS: e dire che sono semi-astemia. E dire che l'ultima canna l'ho fumata tipo quattordici anni fa.
Cosa succede se mi faccio di qualcosa? O.o

lunedì 13 dicembre 2010

PENSIERINI DELLA SERA

Se non mi ostino a voler pensare e fare mille cose contemporaneamente, tutto alla fine si incastra alla perfezione da sé.
Oggi la giornata è partita in delirio ed è finita proprio bene: ho comprato il biglietto per il concerto dei Chem, ho fissato tutti gli appuntamenti per la settimana e deciso che a) troverò il tempo per le mie 1000 e più parole quotidiane nonostante le cose da fare e b) farò il possibile per mettere le paranoie in stand by, ma so che non dovrò impegnarmi tanto perché tra qualche giorno vedo la Tì (♥) e sono sicura che smetterò di essere così fottutamente emo!

Tchuss!!!

domenica 12 dicembre 2010

GIORNATA FALLICA

Va bene, oggi è stata veramente una giornata DEL CAZZO, soprattutto perché non riesco a comprare il biglietto per il concerto dei chimici e non capisco se dipende dal sito che è andato in frittola per i fatti suoi o se i biglietti sono già finiti (minchia, sold out in due giorni mi farebbe davvero strano o__o nel caso buon per loro!), ma a furia di pedate nel culo il mio immenso e stronzo Ego si è rimesso al suo posto e mi ha lasciato combinare qualcosina.
Dato che non riuscivo a entrare in clima scrittura neanche dopo due caffè e il Moment per il mal di testa da "ieri sera sono andata a letto troppo tardi" (l'una e cinque... -__-) mi sono dedicata ai lavoretti di archiviazione che tanto mi piacciono, anche in previsione dell'imminente fine dell'anno, momento canonico per l'archiviazione nonché il controllo della produzione annua (non guardate male me, è il mio Inquisitor interiore che tiene l'archivio...). Poi ho riunito i Fogli Sparsi del 2009 e di quest'anno in un documento unico e insomma, pensavo di avere più materiale, 37 pagine fanno una raccolta veramente stitica quindi la terrò da parte in attesa di rimpolparla un po'. E ravanando di cartella in cartella, ascoltando X-Ray Dog che mi gasa in una maniera assurda, ho scoperto tra le altre cose alcune pagine di DRTN che ho scritto quest'estate e che poi ho rimosso completamente dalla memoria. Roba discreta, se devo dirmi la verità. Di sicuro ho scritto cose peggiori. Adesso non so se sono entrata in clima, in compenso mi è passato il mal di testa quindi mangio il tofu coi cavoli e poi vedo di scrivere.
Mi manca "tanto così" per finire quello scritto che ho cominciato subito dopo la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden, e se ci riuscissi almeno darei un senso compiuto alla giornata del ciccio.

Non so da voi, ma qui fa un freddo porco!

Questo post è così scurrile che mi faccio schifo da sola, ma giusto per spezzare una lancia in mio favore, vorrei sottolineare che il linguaggio triviale altro non è che il prodotto di anni di impiego a tu per tu con magazzinieri nonché operai di officina meccanica, che nonostante tutto il rispetto e l'affetto che ho nutrito per loro, devo dire che non erano esattamente dei piccoli lord. 
Abbiate pazienza, faccio quello che posso...

OFF TOPIC:
mi chiedo, seriamente, ma come ha fatto quella santa donna a sopportarmi per tutto questo tempo?! Quale misteriosa forza l'ha convinta a non mandarmi a cagare per direttissima?!?!!?
Certe volte sono più irritante di un eczema, cazzo!

venerdì 10 dicembre 2010

VOGLIA DI NORMALITÁ

Prima o poi i miei buchi emozionali/energetici finiranno, giusto?
Perché ho voglia di normalità. 
Finalmente c'è il sole. Fa un freddo becco e tira una bava che solo a mettere fuori la testa dieci secondi dalla finestra mi è venuta la testa di Medusa, ma c'è il sole dopo settimane di pioggia continua e io voglio essere felice, perché ho combattuto dieci giorni di ansia e depressione e adesso che sono arrivata in fondo non posso non essere felice perché mi devo fabbricare delle paranoie sui gatti che si ammalano o su qualsiasi altra cazzo di cosa più o meno insignificante.
Certe volte la voglia di spaccarmi questa immensa testa di cazzo che mi ritrovo è così forte che mi chiedo come riesco a trattenermi. Ditemi che cazzo ci sto a fare a questo mondo se non riesco a essere felice per più di due giorni di fila.
Adesso vado a prendere un po' di tappi, vediamo se non li chiudo questi buchi energetici di merda!!!!!

PS: non ho nessuna voglia di fare buone azioni. Sono stanca di fare buone azioni. Perciò non farò nessuna buona azione, rassegnatevi!

PS²: in verità ho deciso che qualunque cosa succederà nella mia vita, io continuerò a scrivere. Ogni volta che ho avuto un problema, o che sono stata particolarmente felice, divertita, o incazzata, o seria, o romantica, o triste ho fatto sempre e unicamente una cosa: HO SCRITTO. diari, lettere, storie, cazzate, mezze frasi su una salvietta o sul cartone della pizza, sui mille quaderni sparsi per la casa, sulle agende, sulle lavagnette, sulle braccia. La verità è che io sono nata per scrivere.

mercoledì 8 dicembre 2010

STORIE DEL TERRORE

Quello di quest'anno è stato il primo 8 dicembre che non abbiamo trascorso facendo l'albero di Natale e confezionando la casa come un pacco regalo (macché, io non ho assolutamente la mania di appendere cose dappertutto, figuriamoci. Non ho assolutamente la casa piena di cazzilli inutili che non spolvero MAI...), ma dato che abbiamo già mangiato la prima fetta di pandoro ben zuccherata, diciamo che in un certo qual modo abbiamo compensato.

A parte questo, sono così stanca che tra cinque nanosecondi sverrò vomitando, ma poi mi riprenderò e qualcosa la scriverò per forza, perché è tutto il giorno che ho voglia di scrivere ma che son costretta a zompare da una parte all'altra senza pace, e non mi va di andare a letto con le dita che mi friggono per l'impazienza e la frustrazione.
E per finire sappiate che se anche domani dovesse piovere (non so in giro, ma qui è un mese che piove ininterrottamente TUTTI I GIORNI, perché quelle tre ore in tutto in cui s'è fatto vedere il sole non me la sento di calcolarle) la sottoscritta uscirà completamente di testa, correrà in strada brandendo una pagaia e urlando imprecazioni e di conseguenza verrà internata e non potrà aggiornare il blog per un po'.

Ps: acquistarlo è stata una compulsione, lo so, e potevo farne a meno dato che la mia casa ormai è peggio di quella di Pina Fantozzi quando si innamora del panettiere Cecco e ficca shfilatini in ogni cassetto e pertugio... però questo libro è davvero STUPENDO



domenica 5 dicembre 2010

HELP

Dio aiutami.
Mi sto sforzando di non essere critica, mi sto sforzando di non urlare AAAAAAAAAAHHH MA PRIMA DI ESSERE SACCENTE IMPARA QUELLA FOTTUTA GRAMMATICA ITALIANAAA! e via dicendo, ma ho paura che a sforzarmi troppo mi parta un embolo. Allora, dato che il traguardo giornaliero l'ho raggiunto e superato (1446 parole ...*THESE DICKS* ovvero *E STICAZZI*) mi sa che spengo il piccì, mangio i pop corn e vado a leggermi "Canto di Natale".
Cioè dai, è IMPENSABILE che io non abbia mai letto "Canto di Natale"...comunque spero mi faccia riflettere, e mi ricordi che notare le altrui mancanze non fa di me una persona migliore.

PS: come mi gasa la musica classica e come sono felice di aver grattato al mio babbo tutti i cd di "GRAN CONCERTO Classico" nonché "SECONDO GRAN CONCERTO Classico". Mi rammentano ogni volta che anche se il mondo adesso non è tanto bello una volta lo è stato, se sono esistite persone in grado di produrre musica simile...♥

PS²: con questo romanzo io ti stendo per davvero. Ti piglio dalla prima pagina e ti rigiro come un pedalino fino all'ultima. Tu pensi di conoscermi, magari <<immagini che...>>, ma io ho milioni di risorse e nessuna paura di usarle!
...sì, ho finito di scrivere cagate.
È che oggi ho cercato OVUNQUE un album della Pimpa da colorare e non l'ho trovato, allora devo compensare in qualche modo. Scrivere cagate è l'unico che conosco.

Ciao, 'notte...

SARÒ LANGUIDA O RINCOGLIONITA?

Il tempo passa e io continuo ad avere una gran voglia di 2007.
E di partire per dove ti pare purché non si dica niente a nessuno fino a tre giorni prima di salire sull'autobus, perché voglio salire ancora su un autobus e starci dentro delle ore, per tenere il naso schiacciato contro il finestrino gelato, fare un centinaio di foto tutte mosse e tenermi perennemente sulle ginocchia la valigetta magica con dentro l'mp3, la merenda, i libri, il diario e le penne glitter (cit. "Chiedi a tua moglie se ha anche la neve dentro la sua valigetta magica..." ...tzè, tutta invidia la vostra...).
Invece siamo a casa. 
Tu ciaffi col tuo presepe, io sono una gomma sgonfia che cerca di fermare le fantasie per mettersi a scrivere seriamente. Ma comunque non dubito del fatto che un giorno partiremo di nuovo, piuttosto posso dubitare del fatto che una volta partiti, torneremo indietro...

sabato 4 dicembre 2010

SONO UNA VECCHIA IN VESTAGLIA A POIDS

L'ultima mezzora a pc prima di Kafka.
Giuro, solo mezzora, ché il computer alla sera mi è deleterio.
Sinfonia numero 5 in do minore, op.67 -Allegro con brio in cuffia. Lo so, pare la pubblicità di un'acqua minerale e invece è il buon Ludovico Van, che in una notte stellatissima e ghiacciatissima è la compagnia ideale.

PS: mi sa che di questo passo domani per strada si pattina...

BABBO truffa NATALE

Oggi mi sono lasciata leggermente contagiare dal clima natalizio.
Ma giusto un po' ...(da quando mi sono alzata non ho ancora bestemmiato. Questo rientra nello spirito natalizio, vero?).

Marito: "NO! Non puoi mettere una croce rovesciata sopra la capanna del presepe!!"

E dire che io volevo solo dare una mano...
Stamattina al mercatino di Natale allestito in un noto vivaio della zona, mi sono accorta che il Babbo Natale dentro la casetta che aspetta i bimbi con le letterine È UN PUPAZZO!!!!!!
MALEDETTI TRUFFATORI, io che avevo già scritto la letterina e preparato un discorsino sull'amore cosmico...
Per dispetto volevo mettermi a urlare in mezzo ai bambini presenti che BABBO NATALE NON ESISTE, ma alla fine la dolcezza della cioccolata calda ha avuto la meglio sulla mia dispettosa acidità mattutina.
 E poi non l'ho detto perché io a Babbo Natale ci credo.

Caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata buonissima (*naso si allunga di 20 cm*) quindi per favore, fammi felice: fai scendere un metro e mezzo di neve che duri dalla vigilia fino alla Befana, così posso evitare TUTTI i pranzi e le cene in famiglia. O se in alternativa vuoi farmi vincere qualche miliardo per andare in vacanza a Inculo Al Mondo va benissimo lo stesso, scegli tu...


Chaeo!

venerdì 3 dicembre 2010

BAR SPORT

<<Colombo tornò in Spagna, e appena giunto alla corte della regina Isabella, si chinò ai suoi piedi con la cuccumana in mano e le fece una grossa macchia sul vestito intarsiato di diamanti. La regina adirata disse: "Que fais?" (cosa fai?), anzi, non disse proprio così, comunque da quel giorno la bevanda si chiamò Quefé e poi Caffè, anche se il popolo irriverente insisteva nel chiamarlo Cazzofè.>>

<<Il poker.
Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo. Per prima cosa bisogna dare le carte. Il vero giocatore compie l'operazione in sei secondi con la sigaretta in bocca. Il dilettante ci mette tre minuti con la lingua fuori. Al termine dell'operazione quasi sempre il suo compagno di destra urla perché ha ricevuto in mano quattro carte e una cicca accesa, mentre il dilettante sta fumando il re di quadri.>>

Stefano Benni, Bar Sport

mercoledì 1 dicembre 2010

CUORE IN LOOP

Tornavamo a casa ed ero contenta, mentre mandavo sms alla Ele e intanto ti facevo il riassunto di "Fahrenheit 451" piena di entusiasmo.
Dopo due minuti è arrivato il primo attacco.
È vero, non è la prima volta che mi viene la tachicardia e raramente ci faccio caso perché dopo un attimo passa, ma questa volta non è passata. Non è passata per almeno un'ora e mezza, e ci sono volute tante preghiere per convincermi a smettere di pensare e immaginare che avrei chiamato l'ambulanza, che sarei andata all'ospedale, che mi sarebbe venuto un attacco violento, eccetera, pietosamente eccetera.
Più ascolti il cuore che va per i cazzi suoi più ti sale l'ansia e più il cuore va per il cazzi suoi, evviva il loop.
Poi è passata.
Poi ti ho cercato e ho pianto sulla tua spalla (= ho smocciolato sul tuo pigiama nuovo) e in quel momento mi è venuto un altro attacco, solo vagamente più leggero, e allora ho capito che il problema non è di sicuro nel mio cuore, e che non serve a niente raccontarmi la storia della sindrome disforica della fase luteale tardiva (riassumibile in: OCCHIO CHE HO UN PREMESTRUO CHE SE T'AVVICINI DI SPIEZZO IN DUE CON LA SOLA FORZA DEL PENSIERO *roar*) così da avere un motivo in più non tanto per continuare a stare male quanto per stare peggio (e infatti se ci penso non faccio che peggiorare): il problema è dentro la mia testa quando mi convinco che non mi ami più (in base ai miei standard e alle mie idee di amore, naturalmente), quando dipendo da te che sei lontano tante ore e io mi sento sola e misera, quando faccio un tot di passi indietro e risento la mamma che mi dice che in fondo ho ancora paura dell'abbandono come quando ero piccola, anche se io vi dico la verità, che da piccola ho avuto un coraggio che adesso me lo posso sognare la notte, e allora forse è normale che sia arrivato il momento di concedermi tutta quella paura che per anni mi sono sempre negata.
Comunque adesso il cuore si è sistemato.
Non sto qui a tastarmi un'altra volta il polso ma sto meglio e tanto basta, e me ne posso andare a letto tranquilla a leggermi un po' Benni e un po' Kafka pensando che domani è un altro giorno, e che se una settimana fa ero convinta di morire e stasera mi sono limitata a pensare a un ricovero in ospedale, lasciatemelo dire, è un gran cazzo di passo avanti!


...eh, il cuore...

"Alcuni pensano che io sia una persona orribile, ma non è vero. Ho il cuore di un ragazzino...in un vaso sulla scrivania." (S. King)

PS

Non so se sono mai stata così sola in vita mia...

IL MALATO IMMAGINARIO

Beraldo: Niente. Non c'è che da stare fermi e tranquilli. Quando lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
Argante: Ma bisogna convenire, fratello, che certe cose possono aiutare questa natura.
Beraldo: Dio mio! fratello, sono illusioni di cui amiamo pascerci; si sono sempre insinuate tra gli uomini tante belle fantasie, cui arriviamo a credere perché ci lusingano e vorremmo che fossero vere. Quando un medico vi parla di dare aiuto, soccorso, sollievo alla natura, di toglierle quello che le nuove e darle quello che le manca, di ristabilirla e riportarla alla sua piena funzionalità; quando vi parla di rettificare il sangue, di temperare le viscere e il cervello, di sgonfiare la milza, di aggiustare i polmoni, di riparare il fegato, di fortificare il cuore, di ristabilire e conservare il calore naturale e di avere dei segreti per allungare la vita di molti anni: vi dice precisamente le favole della medicina. Ma quando arrivate alla verità e all'esperienza, di tutto questo non resta più niente, e accade come con quei bei sogni che al risveglio lasciano soltanto il dispiacere di averci creduto.


Molière, Il malato immaginario
(Terzo Atto, scena terza)