mercoledì 1 dicembre 2010

CUORE IN LOOP

Tornavamo a casa ed ero contenta, mentre mandavo sms alla Ele e intanto ti facevo il riassunto di "Fahrenheit 451" piena di entusiasmo.
Dopo due minuti è arrivato il primo attacco.
È vero, non è la prima volta che mi viene la tachicardia e raramente ci faccio caso perché dopo un attimo passa, ma questa volta non è passata. Non è passata per almeno un'ora e mezza, e ci sono volute tante preghiere per convincermi a smettere di pensare e immaginare che avrei chiamato l'ambulanza, che sarei andata all'ospedale, che mi sarebbe venuto un attacco violento, eccetera, pietosamente eccetera.
Più ascolti il cuore che va per i cazzi suoi più ti sale l'ansia e più il cuore va per il cazzi suoi, evviva il loop.
Poi è passata.
Poi ti ho cercato e ho pianto sulla tua spalla (= ho smocciolato sul tuo pigiama nuovo) e in quel momento mi è venuto un altro attacco, solo vagamente più leggero, e allora ho capito che il problema non è di sicuro nel mio cuore, e che non serve a niente raccontarmi la storia della sindrome disforica della fase luteale tardiva (riassumibile in: OCCHIO CHE HO UN PREMESTRUO CHE SE T'AVVICINI DI SPIEZZO IN DUE CON LA SOLA FORZA DEL PENSIERO *roar*) così da avere un motivo in più non tanto per continuare a stare male quanto per stare peggio (e infatti se ci penso non faccio che peggiorare): il problema è dentro la mia testa quando mi convinco che non mi ami più (in base ai miei standard e alle mie idee di amore, naturalmente), quando dipendo da te che sei lontano tante ore e io mi sento sola e misera, quando faccio un tot di passi indietro e risento la mamma che mi dice che in fondo ho ancora paura dell'abbandono come quando ero piccola, anche se io vi dico la verità, che da piccola ho avuto un coraggio che adesso me lo posso sognare la notte, e allora forse è normale che sia arrivato il momento di concedermi tutta quella paura che per anni mi sono sempre negata.
Comunque adesso il cuore si è sistemato.
Non sto qui a tastarmi un'altra volta il polso ma sto meglio e tanto basta, e me ne posso andare a letto tranquilla a leggermi un po' Benni e un po' Kafka pensando che domani è un altro giorno, e che se una settimana fa ero convinta di morire e stasera mi sono limitata a pensare a un ricovero in ospedale, lasciatemelo dire, è un gran cazzo di passo avanti!


...eh, il cuore...

"Alcuni pensano che io sia una persona orribile, ma non è vero. Ho il cuore di un ragazzino...in un vaso sulla scrivania." (S. King)

2 commenti:

  1. Bro, ci vuole sempre un tot di tempo perché le ferite guariscano.
    Se non si muore di infarto prima XDDD ...sigh...

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